 La
Chiesa della Madonna della Stella risorse, dopo il terremoto del 1693,
nell'antico quartiere di Sant'Antonio Abate. La prima pietra della nuova fondazione
fu posta il 9 marzo 1722, e fu aperta al culto nel 1741. Il campanile, che risulta staccato dal corpo della chiesa, è
della metà dell'800. L'interno è diviso in tre navate. La pianta
era segnata a croce latina, ma manca del transetto e dell'abside. Misura
circa 50 m.
Il
disegno della maestosa facciata si attribuisce all'architetto Coniglio.
Una lapide marmorea, sovrastante la porta maggiore, ricorda Don
Bonaventura Baldanza che vi spese molto del suo patrimonio.
Moltissime
le opere conservate nel Tempio. Prima tra tutte una magnifica terracotta
policroma invetriata, attribuita allo scultore e ceramista fiorentino
Andrea della Robbia (fine del XV secolo). La ceramica si compone di tre
pannelli mirabilmente scolpiti e al centro domina la rappresentazione della
Natività di Nostro Signore. L'opera è stata portata a
Militello, dalla Toscana, da Giovanbattista Barresi nei primi del '500.
Originariamente era la pala d'altare della Cappella della Natività di Santa
Maria la Vetere.
Una
monumentale macchina lignea del 1753 arricchisce l'altare
maggiore della Chiesa, sopra il quale è posta una settecentesca pala con
la Natività della Vergine di Olivio Sozzi. All'interno della chiesa spicca inoltre il sepolcro di
Blasco II Barresi (XV secolo) su cui è scolpita una goticheggiante Annunciazione.
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