Il
complesso monumentale, secondo in Sicilia soltanto a quelli di
Catania e Monreale, fu fondato nel 1614 per volontà del Principe don
Francesco Branciforte e della moglie donna Giovanna d'Austria,
con l'elargizione di una rendita annua di 1500 scudi d'oro. Gli scavi per
le fondamenta furono iniziati nel 1615, ed il 6 ottobre dell'anno seguente
fu posta la prima pietra. La struttura ed il disegno dell'opera sono del cassinese
Padre Valeriano De Franchis. La spesa superò gli 80.000 scudi ed i lavori
furono terminati nel 1646, come si legge nella lapide posta sulla porta
maggiore.
Il
monumentale prospetto della Chiesa e del monastero è costruito con una
nobile e contenuta linea Barocca, costruita con intaglio di travertino
bianco locale, detto "Pietra di Santa Barbara". La Chiesa è costituita da un'unica navata con sei cappelle
laterali.
L'interno presenta raffinate decorazioni a stucco, e pregevoli altari in
marmo della prima metà del '700. Nella seconda cappella di destra,
dedicata a Gesù Bambino, una finestrella immette nella sepoltura del
fondatore, don Francesco Branciforti. Una lapide ricorda la sua prematura
morte, dovuta ad avvelenamento da Arsenico, ed i donativi che fece,
unitamente alla moglie, alla Chiesa ed al monastero.
Di
notevole importanza il coro ligneo in noce
intagliato del 1734, che occupa lo spazio presbiteriale dietro l'altare
maggiore. Esso raffigura centralmente i Misteri Dolorosi e Gloriosi, e
lateralmente le storie della vita di San Benedetto.
Un
crocifisso ligneo seicentesco di ottima fattura sovrasta il
coro. Inoltre annotiamo una tela intitolata Comunione di San
Benedetto del 1741 di Sebastiano Conca, una statua in legno
policromo della Vergine del Rosario risalente ai
primi del '600 e un busto argenteo del 1719 raffigurante San
Benedetto. L'ex Monastero è oggi adibito a sede municipale. Dal bel cortile interno si
accede alla ricca Biblioteca Comunale.
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