La chiesa, situata a fianco del Cimitero, fu fondata nel 1575 come si evidenzia dalla data incisa sul pilastro di destra. Dapprima di piccole dimensioni, cadde nel 1582 per poi essere ricostruita ed ampliata agli inizi del 1600. Porta il titolo di Santa Maria degli Angeli e sull'altare maggiore si ammira un grande quadro di Filippo Paladino della Madonna degli Angeli, circondata da Santi su un mirabile sfondo panoramico. Dietro il quadro si trova un grandioso reliquiario con più di cinquecento reliquie, fatto costruire ed indorare da padre Casimiro da Militello nel 1777, il quale portò da Roma il corpo intero di San Feliciano. La devozione principale è per la Madonna degli Ammalati, la cui festa ricorreva l'ultima domenica di maggio. Attualmente vi si celebra la Santa Messa il 13 di ogni mese in ricordo di Sant'Antonio da Padova, mentre il 13 giugno si celebra la devozione a allo stesso Santo.

Il convento è uno dei migliori della Provincia Siracusana e fu scelto come sede della celebrazione di capitoli ed esercizi spirituali del clero e dei frati. Fu sede ancora di un noviziato e studentato cappuccino.

Questo convento possiede una ricca biblioteca densa di magnifici testi originali di patristica, teologia, filosofia, storia e medicina. Con la legge della soppressione, venne chiuso ma subito dopo fu riscattato dal Padre Sebastiano da Militello, che nel 1881 comprò anche la Chiesa. Nel 1926 questa nuova comunità fu soppressa per mancanza di elementi.

Da una quindicina di anni l'ex Convento ospita una comunità per il recupero e l'assistenza di disabili psichici e mentali.

 

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