 La
storia di questa piccola chiesa cammina di pari passo con la vita di una
confraternita. Già nel 1500 esisteva una chiesa dedicata a San Michele
Arcangelo, sede del vecchio ospedale e retto dalla Compagnia dei
Bianchi, o della Carità. In alcuni atti notarili di Blasco Favara
dell'8 marzo 1542 vi si legge che il Governatore della Compagnia era D.
Giovanni Branciforte e Barrese, ed il Consultore D. Leone Fucile,
entrambi di Militello. Nel 1628 la Compagnia si aggregò alla
Congregazione dei Padri di San Giovanni di Dio, i quali aprirono un
nuovo ospedale con l'aiuto di Donna Giovanna d'Austria, vicino alla
chiesa di Sant'Antonio Abate, e quindi per tale motivo la chiesa fu
trascurata.
I
padri di San Giovanni di Dio, vista la non utilità della Chiesa, la
permutarono, con il permesso del Vescovo di Siracusa, con un terreno di
ulivo in Contrada Ragagliuso, di proprietà di Giovanni Battista Di
Giorgio, come si legge dagli atti del notaio Giacomo Magro dell'11
agosto 1639. Il Di Giorgio, poi vendette la chiesa per onze 9 e tari 15
al Sac. Giovanni Battista Vecchio, Pietro Millardo e Filippo Licciardino
che ricostruirono l'edificio con l'elemosina del popolo, dedicandola
all'Angelo Custode. Nella nuova chiesa si istituì, il 16 gennaio 1657,
una nuova Congregazione chiamata "Umile e Caritatevole
Congregazione di Maria SS. degli Agonizzanti. Questa aveva l'obbligo di
assistere i moribondi, seppellire processionalmente i defunti poveri e
raccogliere elemosine per far celebrare Messe a suffragio delle anime
degli stessi defunti.
La
Congregazione aveva un numero limitato di aderenti (dodici nobili e dodici delle maestranze)
a ricordo dei Dodici Apostoli. Potevano aderire anche diversi sacerdoti
e novizi, che rimanevano tali sino alla morte di uno dei dodici confrati
a cui il novizio apparteneva. Lo statuto fu approvato definitivamente
dal Vescovo di Siracusa, Mons. Giuseppe Antonio de Requesenz, durante la
visita pastorale a Militello del 18 ottobre 1710. Il 20 giugno 1682 la
Congregazione ebbe il privilegio di essere aggregata alla Congregazione
di Maria SS. degli Agonizzanti di Palermo.
 L'edificio
che oggi si ammira risale a dopo i restauri dovuti dal terremoto del
1693; è costituito da un'unica navata, le cui pareti e tetto sono
ricchi di stucchi in stile Rococò e richiamano i disegni del pavimento
in ceramica calatina del 1768, fatto ad opera di D. Bonaventura
Baldanza. Purtroppo nel 2000 alcune parti della bellissima
pavimentazione sono state fraudolentemente asportate da ignoti. I due
altarini laterali, aggiunti nel 1754, furono dedicati a San Michele
Arcangelo (a sinistra) e San Raffaele Arcangelo (a destra). I due
dipinti in olio su tela che ricoprivano gli altari si trovano nella
Parrocchia di Santa Maria della Stella. L'altare maggiore è contornato
da una ricca cornice il legno dorato (sempre del 1700) ma priva del
dipinto originale. Sulla cantoria vi era un piccolo organo a canne del
Settecento, provvisoriamente conservato (dopo il restauro) nella Chiesa
di Santa Maria della Stella. Il restante patrimonio della Chiesa è
costituito da alcuni paramenti in seta e da oggetti in argento
(conservati altrove).
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