LIBERTà di FUMO (OBBLIGATORIA!)

appunti di viaggio di Pio Salvatore Basso
addì Venerdì 10 Marzo, A.D. 2006

Vi siete mai chiesti dove si trova il Paradiso degli adoratori del fumo, l'estremo limite conosciuto dei nicotinadipendenti,  l'ultima frontiera del mozzicone ardente, la celebrata isola del catarro e della tosse convulsa, la cattedrale della Divinissima Madre Bruciata nella Bocca, Nostra Signora Sigaretta affusolata del Santo Tabacco, ecc. ecc. ecc.?  Ebbene, cari mortarellesi, tale meraviglioso luogo di delizie si trova a pochi passi da casa vostra. Proprio in Piazza Municipio, al numero civico 14. 

Attraverso l'immenso e complice portone di legno stagionato si accede infatti alla regina delle oasi dei fumatori di Mortarello, ormai spinti, come uno stormo di uccelli migratori, verso l'unico ed accogliente santuario che accoglie le loro voluttuose inalazioni. Nell'avito palazzo civico tutto è subordinato al soddisfacimento del più etereo e aereo vizio che mai abbia attanagliato (forse dovremmo dire, soggiogato o addirittura inebriato) la specie umana. Non esiste stanza, corridoio, balcone o cortile che non siano stati adeguatamente predisposti ad ospitare i devoti del fumo e le leggere volute delle loro sigarette.

L'Ente comunale, pertanto, come una amorevole mamma che tutti accoglie e che tutti difende nella loro sacrosanta  e insindacabile libertà di espressione (fumogena), non lesina lo spazio vitale ai suoi diletti figli, affinché essi possano sentirsi sempre a loro agio in tutti i luoghi del Palazzo senza tema di incorrere in controlli o reprimende da parte di chicchessia.  D'altronde, come è giusto che sia, i più alti esempi di moratoria vengono dagli stessi rappresentanti istituzionali. Una moratoria, va da sé, diametralmente opposta a quelle volgarmente conosciute, le quali si caratterizzano di solito per l'astensione da un atto piuttosto che per un'azione. Infatti, nel nostro caso, la regola è…… Fumare, Fumare, Fumare!  Una regola d'oro che viene osservata diligentemente da chiunque si aggiri per l'edificio benedettino. 

Lavoratori stagionali e impiegati comunali, assessori in carica e fuori corso, questuanti e molestatori, utenti adirati e mamme di famiglia, dementi fittizi e teppistelli da strapazzo, tutori dell'ordine pubblico e onorevoli decaduti, visitatori esteri e personalità d'alto bordo, tutti, ma proprio tutti, sono gratificati dalla identica, meravigliosa facoltà di potere girovagare o attardarsi con l'amato trastullo tra le dita in quella che è ormai divenuta la zona franca che mette d'accordo destra e sinistra, interisti e juventini, mariani e nicolini, màsculi e fìmmini (uomini e donne, n.d.a. per i non siciliani), cittadini dell'Unione ed extracomunitari.

Se qualcuno ha mai cercato, nel suo lungo peregrinare tra le italiche burocrazie, quale forma abbia la perfezione assoluta, guardando al Comune di Mortarello potrà toccarne con mano il più fulgido esempio mai visto in circolazione. Un esempio mirabile degno di essere esportato in ogni angolo del globo terracqueo. Uno spaventoso modello di efficienza da fare impallidire il più audace dei sognatori.  Niente è lasciato al caso. Ad ogni bravo e onesto cittadino è stata rilasciata la tessera del consorzio obbligatorio dei Tabagisti, che viene orgogliosamente esposta come uno stendardo, per dimostrare inequivocabilmente l'appartenenza al non ristretto circolo dei fumatori, di cui, gioco forza, fanno parte anche quelli che potremmo definire fumatori indotti. Parole come solidarietà e altruismo infatti si svestono del loro aleatorio significato per realizzarsi nella loro straordinaria concretezza.

Sospinti da un irrefrenabile impeto di fratellanza universale e di squisita sensibilità i fumatori più incalliti non esitano a beneficare gli altri concittadini dei loro carezzevoli miasmi, coinvolgendoli in un caleidoscopio di fragranze tali da estasiare i palati, anzi, gli olfatti più delicati.  Si può obiettivamente chiedere di più? Se mai i polmoni avessero il dono dell'intelletto non potrebbero desiderare niente di più meravigliosamente pregnante per la loro esistenza, e la loro gratitudine non potrebbe certo essere minore dell'abnorme quantità di sostanze che quotidianamente gli vengono generosamente somministrate con l'autorevole accondiscendenza degli organi preposti. Potremmo noi non lodare tanto disinteressato amore per la pubblica salute? E che dire degli attestati di stima che quotidianamente i mortarellesi rivolgono ai loro benefattori? "Date un bacio sulla bocca del vostro partner. Un'esalazione è per sempre!", recita una campagna recentemente promossa dal Comune. Un'iniziativa senza dubbio ammirevole, per unire l'utile al dilettevole.

Ormai non resta che eliminare gli ingombranti ed antiestetici avvisi che campeggiano nelle pareti della sede municipale, traboccanti disposizioni e regolamenti legislativi antifumo decisamente demodè, e lanciarsi nella danza delle ciminiere, facendo in modo di tenere sbarrate le finestre per non disperdere le sublimi essenze. E quando i nostri figli, spinti dalla loro naturale curiosità, ci chiederanno come mai i mozziconi siano disseminati per le stanze del palazzo comunale, risponderemo che essi non sono altro che le piccole odorose perle incastonate nel morbido tessuto della nostra civilissima città.

 

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