CONQUISTA SUL CAMPO (SANTO)

appunti di viaggio di Pio Salvatore Basso
addì Sabato 21 Luglio, A.D. 2007

Si sa, o forse no! Militello, al pari di altri centri della Sicilia sud orientale da qualche anno è parte integrante del Patrimonio Mondiale dell'Umanità, vulgo "Unesco". Già da solo questo marchio (Unesco, appunto), statisticamente (come confermato dai dirigenti dell'Agenzia delle Nazioni Unite), aiuta ad incrementare i flussi turistici di almeno un buon 25%. Se poi si attua una intelligente politica divulgativa ed informativa, una mirata campagna pubblicitaria, una proficua organizzazione di eventi ad hoc, allora le presenze turistiche dovrebbero far "scoppiare" la Città del Milite (ma a Militello questo purtroppo non succede).

Sull'onda dell'entusiasmo dell'inserimento nella tanto agognata "Lista", pochissimo tempo dopo la "nomina", Militello vede nascere il suo personale Club Unesco (che aderisce alla Federazione Italiana Club e Centri Unesco) i cui obiettivi e finalità sono indicati in calce al "pezzo". vai

«Carneade. Chi era costui?» (Alessandro Manzoni, I promessi sposi, VIII capitolo, incipit). La lapidaria frase proferita dal manzoniano Don Abbondio ben si addice al Club Unesco di Militello. Dopo l'organizzazione (in tempi ormai lontani) di un paio di mostre nella sede di Palazzo Iatrini, del Nostro si perdono le tracce sino a pochi giorni addietro, quando l'Amministrazione Comunale di Militello decide, con un impetuoso gesto di magnanimità ed intelligenza culturale (sic) di affidare al blasonato Club Unesco di Militello niente meno che... il servizio di apertura e chiusura del Cimitero nei giorni festivi (sic). Tocchiamo ferro... e se quel 25% invece andrà ad incrementare...

Correva l'anno (galop... galop...) 2002. Mortarello ebbe la (s)ventura di essere inserita nel Patrimonio dell'Umanità con grande soddisfazione da parte dell'esecutivo del tempo. Tutti felici, orgogliosi, impettiti da cotanta onorificenza. Pochi furono quelli che non salirono sul carro dei vincitori, quei pochi sventurati che non vi trovarono posto stante l'assembramento considerevole che vi regnava. Da allora non venne giorno nel quale la residenza municipale fosse risparmiata dalle profferte, variamente allettanti e moltiplicatesi a dismisura, dei tanti ammaliatori che offrivano i loro servigi per eccezionali reportages, documentari artistici, spettacoli fantasmagorici, grazie ai quali la fama di Mortarello sarebbe arrivata fino alle più lontane galassie dell'universo.

Sulla scia di tale inquietante fenomenologia non parve inopportuno patrocinare la fioritura di un rampollo indigeno, un club che, lungi dall'offrire chimere irrealizzabili o dispendiose, quanto meno esalava i suoi respiri nell'ambito locale, garantendo una attività di supporto all'Amministrazione Comunale mortarellese per la programmazione di varie attività "culturali", aventi l'unico fine di dare il giusto risalto al nuovo status "mondiale" della nostra… Città.

L'imberbe associazione, dall'altisonante nome che richiamava la casa madre iscritta nell'ONU, si cercò subito una sede-culla dove ripararsi dalle intemperie, partecipò attivamente alle celebrazioni in quel di Noto, in occasione del conferimento ufficiale dell'onorificenza al Comune di Mortarello, dopo di che mosse i primi incerti passi tra i perigliosi meandri del limaccioso fiume della cultura, al fine di raggiungere i prestigiosi scopi statutari.

Sennonché, addentratosi su un percorso variamente accidentato e, soprattutto, incerto, il nostro Club ha dovuto fare i conti con avversità imprevedibili che ne hanno, in un certo senso, rallentato la regolare crescita, acuendo le usuali sofferenze per i primi dentini.

Cosa sia avvenuto in quest'ultimo lustro di tempo non è dato sapere. Forse alle prime difficoltà hanno fatto seguito delle notevoli crisi d'identità che hanno minato l'ancora fragile apparato psicologico del benemerito sodalizio, ancora in una delicata fase evolutiva.

Come i più grandi artisti, di cui gli storici evidenziano le varie fasi creative (il "periodo rosa", gli anni dell'esilio, la decade futurista, …), anche il Club UNESCO di Mortarello, dopo avere attraversato la fase "lealista", tutta protesa verso scopi dichiaratamente allineati ai dettami dell'ente internazionale di cui si reputava una specie di derivazione, ha operato sul proprio timone, attuando un deciso cambiamento della direzione di rotta, che ai profani può apparire inconsueta o stravagante, mentre deve essere considerata come la normale tappa di una crescita sempre tesa verso l'eccellenza.

Così, ancora una volta incoraggiata dall'Amministrazione di turno, che non ne ha certo sminuito meriti e prerogative, il Club ha potuto spiazzare tutti, anche i più smaliziati osservatori delle patrie vicende, dando inizio al periodo cosiddetto "funebre". Non più lustrini, rinfreschi e simposi di alto profilo ma una spartana, corroborante, integrale deviazione, non si sa quanto definitiva, nella pace e nella ombrosa serenità dei cipressi e delle lapidi. Conquistato letteralmente sul campo (santo), il nuovo prestigiosissimo incarico prevede nientepopodimeno che la gestione relativa all'apertura ed alla chiusura del cimitero di Mortarello, ma solo "ogni domenica e nei giorni festivi", anche se ci pare eccessiva la cautela dell'Assessorato di riferimento che non ha voluto, almeno per il momento, affidare all'illustre associazione l'altissimo onore di provvedere anche alle sepolture.

Cosa dire di più? Molti cittadini mortarellesi hanno accolto con giustificato favore il nuovo corso del Club, che ha avuto il coraggio di intraprendere un percorso non certo facile, che, ne siamo certi, alla lunga ricompenserà i suoi membri per la coraggiosa scelta. Alle poche cornacchie malauguranti che gracchiano il loro dissenso risponderemo soltanto con una celebre frase, di manzoniana memoria: "Ai posteri l'ardua sentenza".


Obiettivi dei Club e Centri Unesco

Club e centri UNESCO sono associazioni cui aderiscono giovani e adulti, appartenenti a tutti i campi di studio, di lavoro e di specializzazione professionale, che condividono gli ideali di azione dell'UNESCO, cercando di realizzarli attraverso iniziative concrete ispirate al concetto espresso nell'Atto Costitutivo dell'UNESCO: "Poiché le guerre hanno orìgine nello spirito degli uomini, è nello spirito degli uomini che devono essere innalzate le difese della pace".

In un mondo in cui la cooperazione fra individui e popoli si rivela ogni giorno più essenziale, i Centri e Club UNESCO si propongono di offrire a tutti la possibilità di conoscere popoli e civiltà diverse.

Ciò allo scopo di sentirsi parte integrante e pienamente attiva di un mondo complesso, nel quale, il sempre crescente ritmo di mutamento e l'irreversibile processo di evoluzione sociale, devono tuttavia tutelare le diverse tradizioni culturali di cui ogni essere umano è tributario.

I Centri e Club UNESCO, favoriscono l'incontro di persone desiderose di impegnarsi insieme in attività diverse, in un clima di fiducia e tolleranza reciproca, senza alcuna discriminazione, così da portare alla comunità mondiale il contributo di un'azione impegnata, stimolante, su basi volontaristiche.

In questa linea ideale di azione, i Centri e Club UNESCO si propongono di:

- promuovere la comprensione internazionale, la cooperazione e la pace, attraverso una migliore conoscenza delle diverse civiltà, dei problemi passati e presenti, così del proprio Paese come di altri, in un'ottica mondiale, e di tutto ciò che costituisce il patrimonio culturale dell'umanità;

- promuovere la comprensione degli ideali d'azione del l'UNESCO ed adoperarsi per il successo dei programmi proposti;

- contribuire alla formazione civica e democratica dei cittadini e particolarmente dei giovani, attraverso studi ed attività connessi con la problematica proposta dalla Dichiarazione Universale dei Diritti dell'Uomo;

- stimolare l'interesse alla ricerca delle verità, attraverso lo studio dei maggiori problemi locali, nazionali ed internazionali;

- contribuire allo sviluppo sociale ed economico inteso come raggiungimento delle condizioni ottimali per il completo sviluppo della personalità umana;

- prendere iniziative nei Paesi tecnologicamente avanzati, con lo scopo di aiutare i Paesi in via di sviluppo, sensibilizzando l'opinione pubblica.

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