CI MANCA CARO MAESTRO

appunti di viaggio di Salvatore Carcò
addì Mercoledì 18 Luglio, A.D. 200
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C'era da aspettarselo!

In ricordo del Maestro Antonino Montecassino l'intero Consiglio Comunale in seduta straordinaria ha reso omaggio - per ironia della sorte - all'uomo che non ha mai conosciuto (almeno stando a coloro i quali hanno "ricordato" la figura del Maestro). C'è stato un dolore silenziosamente assordante che ha raschiato la mia anima alla notizia della scomparsa del Maestro, del filantropo, del Pedagogista, dell'insegnante, del Padre, del nonno, dell'amico, del compositore, dell'esecutore; di colui che ha saputo adattare e plasmare la musica - tutta la musica - ai capricci della propria fantasia.

Ci manca caro Maestro!

Così "Per Elisa" - di beethoveniana memoria - viene piegata, accartocciata e rivissuta attraverso le corde di uno strumento che ha amato - assieme al mandolino - tantissimo! "Nientedimeno, caro Salvatore, ho cambiato anche la tonalità perché altrimenti non avrebbe parlato l'anima della chitarra, ma la sua pancia! Che te ne pare....?? studiala e fammi sapere... ah! Cerca di adattare una diteggiatura facile". È venuto fuori un pezzo armonico straordinariamente naturale, nulla da invidiare al suono del pianoforte!

Ci manca caro Maestro!

E che dire poi di Giochi Proibiti, Lagrima, Polvere di stelle, Malaguena, Le foglie Morte, Asturias, Recuerdos de la Alhambra, Eternamente, rivisti e resi più facili da eseguire per la mia mano adolescente che non sempre riusciva a dominare lo strumento... e Bach? e Mozart? Ma che c'entra Bach e Mozart con la chitarra?? C'entra, c'entra!!! Sono spuntati pezzi originalissimi che hanno la mente degli autori e la parola del Maestro Montecassino;

Ci manca caro Maestro!

E Paganini? Si ma ovviamente anche Paganini: "Salvatore questo è un diavolo... aspetta un attimo che lo trasformo in un angelo". Maestro di musica e Maestro di vita nel senso più ampio; sempre attento, disponibile, mai presuntuoso, affabile;

Ci manca caro Maestro!

Ci sono molti altri brani che aspettano di essere ascoltati e rivissuti; Melodie per strumenti a fiato (ad ance e ad ottone) che attendono di essere accarezzati – perché accarezzava il pentagramma – non da musicanti (qualcuno stavolta mi lascerà passare il termine) ma da musicisti! Chi ha avuto la possibilità, e la fortuna, di vedere i manoscritti del Maestro si accorgerà subito dell’eleganza della nota, della pulizia, della grafia musicale straordinariamente limpida e chiara! Non potò mai dimenticare l’intera giornata passata a Catania saltando da un negozio all’altro a provare centinaia di penne, nella speranza che fosse quella giusta per comporre.

Ci manca caro Maestro!

E poi il mandolino! Strumento rappresentativo della nostra “italianità” – io aggiungo la nostra militellesità – come giustamente ha scritto nella prefazione a "Militello e la sua Musica" Michelangelo Bellofiore. Ha cercato con tutto se stesso di trasmettermi l’amore per questo speciale strumento figlio del violino; quanti brani mi ha trascritto di Gioviale, del grande Gioviale, interessando molto spesso anche un altro militellese, Nello Ragusa, mio amico carissimo scomparso qualche anno fa, nella ricerca di brani inediti di G. Gioviale. Ho un ricordo straordinario di entrambi, l’uno con la chitarra e l’altro con il mandolino, intenti ad eseguire un brano inedito di Gioviale! Entrambi mi hanno lasciato un pezzo della loro passione: due splendidi mandolini che custodisco con molto amore!

Ci manca caro Maestro!

Che gioia quando abbiamo consegnato alla storia dei brani incisi su CD, - grazie anche alla tenacia di Aldo Lanza, allora Assessore del comune - tutti rigorosamente scritti dal maestro e qualcuno addirittura scritti per clarinetto!?! Ma c’è qualcuno, tra quelli che hanno commemorato il maestro, che sa dell’esistenza di questo autentico gioiellino d’arte musicale nato dall’amore, dalla passione e dal ringraziamento nei confronti del Maestro! Che splendidi "ballabili", che suoni semplici, quante note semicromate eseguite dal sottoscritto al mandolino, da Gaetano Cristofaro e Fabio Lo Curto al clarinetto, da Michelangelo Bellofiore al Contrabbasso, da Mario Scirè Chiavetta alla chitarra! Se lo ricordano benissimo, ne sono sicuro, anche perché l’abbiamo fatto solo ed esclusivamente per lasciare qualcosa di straordinariamente vero del Maestro; sono stati cinque giorni di chiusura ermetica senza un soldo e solo con i soldi per un arancino da mangiare in fretta! Si è commosso il Maestro a sentire i suoi brani eseguiti magistralmente dai suoi allievi!

Ci manca caro Maestro!

Oggi a Militello si parla di Jazz, di Blues... Non ho dubbi! A Militello questo genere musicale si conosce solo perché è stato il Maestro a farlo conoscere, studiare, amare e suonare.

Ci manca caro Maestro!

Quante cose potremmo far rivivere a Militello solo se ognuno di Noi si fermasse a pensare, per un attimo….solo per un attimo, e a comportarsi con lo stesso spirito, con lo stesso entusiasmo, con la stessa disponibilità, con lo stesso amore, con la stessa solidarietà del Maestro! E Militello?? Cosa fa Militello?? Il giro della Banda Musicale, o delle Bande Musicali e il Consiglio Comunale Straordinario! E la notizia è quella solenne che finalmente le diatribe tra i vari corpi bandistici - forse - sono finite?

Ci manca caro Maestro!

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