I FANTASMI DEL PALCOSCENICO

appunti di viaggio di Pio Salvatore Basso
addì venerdì 1 ottobre, A.D. 20
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È proprio vero che la Sicilia è un laboratorio politico di prim'ordine. E non ci riferiamo certo a quello che avviene periodicamente nel Parlamento regionale o nelle sale ovattate di Palazzo d'Orléans. Altro che le manovre spregiudicate del Presidente Lombardo e dei suoi fedelissimi-anti fedelissimi-rifedelissimi-controfedelissimi. A Mortarello, centro del Val di Noto, pur ancora poco noto, per quanto moderatamente noto, ma certamente ancor più noto da questo momento, è stato raggiunto quello che generazioni di politicanti (Fascismo escluso, ovviamente; ché quello è fuori concorso) non hanno mai osato sperare o temere, a seconda dei punti di vista. Un'impresa che il Berlusca nemmeno se la sogna, soprattutto adesso che riesce a malapena a ricompattare i suoi "pesci azzurri", che in realtà gli sgusciano fuori da tutte le parti come delle anguille impazzite.

Ma di quale impresa stiamo parlando, si chiederà il mortarellese? Quali mirabilie si sono compiute nel paese natale del famoso divo televisivo Lippo Caudo? È presto detto.

Alle ore 20.00 del 30 settembre 2010, nell'unica grande aula dell'ex convento di San Domenico, riadattata, come è risaputo, a sala di conferenze, eventi e manifestazioni varie, il Consiglio comunale ha fatto il botto. In tempi di grande recessione economica, di cinghie da stringere e di sacrifici, come intendere diversamente l'auto-decurtazione di ben 6 consiglieri su 15 (ben il 40%!) alla seduta della civica assemblea? E mentre qualcuno si affrettava a sottolineare l'altissimo senso di responsabilità dei nostri rappresentanti locali, la verità si è fatta largo tra i presenti non appena il Segretario comunale ha finito la conta dei consiglieri. Sì, perché a ben guardare, gli unici ad avere risposto all'appello erano stati solo i consiglieri della maggioranza (tranne uno, fuoriuscito per motivi indipendenti da questioni politiche, la qual cosa farebbe aumentare la percentuale al 46,6 e rotti). E la minoranza che fine aveva fatto? Come se non fosse sufficiente già l'amaro destino di portarsi sul groppone quel ruolo che ti fa "stare all'opposizione", senza avere alcuna voce in capitolo, che ti fa sentire inutile, frustrato, impotente?  No, non bastava, evidentemente!

Così, la minoranza è diventata anche la… scomparenza! Un'impresa che, come dicevamo, nemmeno il Cavaliere di Arcore è mai riuscito a realizzare, lui che sul "ghe pensi mì!" ci ha costruito una carriera e che sbolognerebbe gratis una costola della sua milionaria squadra del cuore per vedere Montecitorio senza nemmeno un contestatore. Ma cosa ha spinto i sei transfughi a ritirarsi sull'Aventino?

È presto detto: la ragionevole certezza che quella non fosse altro che una seduta partorita da un grembo vuoto, in una sala parto inesistente. Un classico caso che i dotti della neonatologia definiscono di gravidanza isterica, con l'aggravante che non si era mai saputo dell'esistenza di alcuna gestante.

Data del… lieto evento: il 29 settembre, alle ore 20.40, nell'anno del Signore 2010, mercoledì.  

E qui bisogna fare un altro bel passo a ritroso per spiegare l'antefatto agli assenti (questa volta ci riferiamo ai semplici cittadini e lettori di queste righe). Nel Consiglio comunale del 28 settembre, previsto alle 19.30, era venuto a mancare (secondo consuetudine, a detta dei soliti maligni) il numero legale. La stessa cosa si era ripetuta un'ora dopo, per cui i lavori erano stati aggiornati all'indomani (stessa ora), senza la necessità di un'ulteriore convocazione. Si giungeva così al giorno fatidico. Il 29, appunto! Alle ore 19.30, con la gran parte dei consiglieri già convenuti nel vetusto edificio domenicano, si constatava, minuto dopo minuto, l'impossibilità di celebrare la seduta a causa del contemporaneo impegno del Segretario in un altro comune. Trascorso un ragionevole lasso di tempo si era pertanto deciso di soprassedere (come si dice in questi casi), lasciando ad una memoria scritta la decisione concordata di rinviare il tutto al giorno successivo, cioè al 30 settembre. Ma che cosa ti a va succedere? L'improvvisa, seppure tardiva, comparsa del redivivo Segretario sortiva l'effetto di stimolare energicamente le contrazioni uterine della gravida pattuglia di maggioranza, della cui dolce attesa, magistralmente tenuta segreta, nessuno si era accorto, e che era rimasta strategicamente sul chi vive nell'attesa dell'ostetrica… governativa.  In men che non si dica veniva approntata una rudimentale… sala parto, così che gli accaldati puerperi, dopo un breve travaglio, potevano dare alla luce, in pochi minuti, ben due floridi gemellini, che subito venivano battezzati, rispettivamente, Punto 11 (Variazione) e Punto 12 (Ricognizione). Nessuno, però, era in grado di stabilire il sesso dei due nascituri, ma il dilemma non sembrava preoccupare più di tanto il parentado, radunatosi festante attorno al lettino ginecologico. Tutta questa "furbata" (qualcuno l'ha chiamata proprio così, ma di fronte al mistero della vita, signori miei, bisogna togliersi tanto di cappello!) avveniva senza che i poveri consiglieri di minoranza si accorgessero di nulla. Tanto che forte era stata la loro sorpresa nell'apprendere, il giorno dopo (cioè il 30), che in serata ci sarebbe stato il seguito della fantomatica seduta del giorno prima (in gergo tecnico "aggiornamento"). Una seduta che, a sentir loro, non era mai stata fatta. E infatti, nonostante le pressioni, gli abboccamenti, le spiegazioni, le distinzioni, non c'è stato verso di ricondurre gli irriducibili ribelli alla ragion politica. E non è bastato a rabbonirli nemmeno la visione dei due dolci frugoletti, teneramente adagiati nel loro accogliente brogliaccio, coccolati dai genitori e da tutta la gongolante Amministrazione municipale (una visione olografica, probabilmente, cioè una di quelle immagini virtuali che simulano la realtà). Ma si sa, non c'è peggior sordo di chi non vuol sentire, né, aggiungiamo noi, peggior cieco (o non vedente?!) di chi non vuol vedere. Alle ore 20.00 del 30 settembre 2010, l'aggiornamento fantasma è diventato, anche, una sorta di seduta… spiritica, complice il gesto estremo dei martiri della minoranza, i quali, peraltro, non hanno ritenuto di affidare ad alcun video, come si usa oggi, alcun messaggio particolare. Non era difficile vagheggiare le figure ectoplasmiche dei 6 consiglieri che volteggiavano sul "bulgaro" consesso. Ma il Presidente, coccodrillescamente, non ha perso occasione, ad ogni nuova lettura dei punti all'Ordine del giorno, di ricordare, rispettosamente, il contributo dato dagli… scomparsi alla stesura degli argomenti da trattare, come se cercasse di allontanare le ombre dei poveri spettri da quell'irreale palcoscenico. Solo gli ascoltatori della sbertucciata radio locale, che mandava in diretta le fasi del… dibattito consiliare (chiamiamolo così), hanno sentito strani e acuti cigolii misti a ululati che si alternavano a repentini ed agghiaccianti silenzi, per tutta la durata della trasmissione. Ma in tale congerie i fantasmi non c'entrano proprio per niente!

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