Benedettonacque a Norcia intorno al 480. Compì i suoi studi letterari a
Roma, dove rischiò di farsi coinvolgere dalla corrotta gioventù romana
e per questo motivo si trasferì con la sua nutrice a Enfide (l'odierna
Affile). Qui compì il suo primo miracolo aggiustando un vaglio in legno
(la nutrice di Benedetto chiese in prestito un setaccio, che
accidentalmente si ruppe, Benedetto, viste le lacrime di dispiacere
della donna, lo ricompose miracolosamente). Intorno al 500 si ritirò in
una grotta nei pressi di Subiaco dove iniziò la vita eremitica.
Venerato
per la sua virtù, Benedetto, secondo la tradizione, viene invitato da
una comunità di monaci di Vicovaro ad assumere il governo del
monastero. I tentativi di Benedetto di creare i presupposti per una
nuova vita spirituale si infrangono contro l'ostinata volontà dei
monaci, che tentano di ucciderlo con una coppa di vino avvelenato.
Benedetto abbandona così Vicovaro e ritorna allo speco di Subiaco. Egli
ben presto comprende la necessità di abbandonare definitivamente la
vita ascetica per dedicarsi all'insegnamento. Fonda così dodici piccoli
monasteri. La fama di Benedetto si diffonde anche presso la nobiltà
romana, ma la gelosia e l'avversione per il successo che Benedetto
riscuote tra i giovani, spinge un monaco di nome Fiorenzo a tentare di
ucciderlo con del pane avvelenato. Il piano però non riesce e Benedetto
decide allora di abbandonare tanta malvagità e di trasferirsi in un
altro luogo, per edificare una nuova casa. Assicurato un definitivo
assetto alla comunità sublacense, Benedetto inizia il suo viaggio verso
l'antica città di Cassino, dove approda tra il 525 e il 529 e si
dedica alla costruzione del nuovo monastero, dove resterà per sempre,
dedito alla definizione della sua Sancta Regula.
La
tradizione vuole che Benedetto muoia a Montecassino nel 547, il 21 di
marzo. Nel 1964 Papa Paolo VI lo proclamò "Patrono d'Europa".
(A
cura di M.T. Sicurella)
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