MILITELLO.INFO
CHIUDE?
Forse
il giocattolo si è rotto! Forse è arrivato il momento di dire basta e
chiudere baracca e burattini!
Dopo
quasi due anni di indefessa (poco "inde", molto
"fessa") attività di informazione ad ampio raggio, ci si
rende conto che il tanto sudore (mai come in questi ultimi giorni) e
l'esborso economico sostenuto per tirare avanti una baracca come quella
di Militello.Info ed il tempo (sprecato!) per aggiornare i militellesi
sugli avvenimenti della propria Città e del comprensorio, a nulla sono
serviti.
"Semmo
misci sciä Marcheiza" è il titolo di una commedia o, se
preferite, "Cambiano i musicisti...". Prima ci lamentavamo che
Militello.Info non era mai considerato per tempo nelle manifestazioni...
ora idem! A parte i comitati religiosi che ci hanno sempre degnato di
una particolare attenzione, anche se in "condominio".
Ma
chi ce lo fa fare?
Noi
non vogliamo soldi, lo abbiamo sempre sostenuto (beh... se
arrivassero... ma tanto non arrivano perché soldi non ce ne sono,
forse...), ma vogliamo, esigiamo, pretendiamo, il giusto riconoscimento
morale.
Militello.Info
forse chiuderà. Non è più possibile sostenere i costi e, soprattutto,
la mancanza di considerazione.
Amici
lettori, se ne avete voglia provate a fare due conti: una pagina web
(mai aggiornata) ha una valore di mercato oscillante (considerandone i
contenuti) tra i 75 ed i 150 euro; una fotografia pubblicata sul web ha
un valore minimo (secondo le tabelle dell'Ordine) di 99 euro; un
aggiornamento "mensile" costa circa 25 euro; un articolo
redatto per il web da un giornalista professionista (sempre secondo le
tabelle dell'Ordine) ha un valore di 56 euro (per una notizia
"breve" il costo è di 22 euro); il tempo sprecato non ha
valore; il tempo rubato agli affetti non ha valore; il tempo non ha
valore. Noi tutto questo lo abbiamo sempre offerto gratis! Non
quantifichiamo, poi, i costi vivi per le connessioni ad internet, le
apparecchiature tecnologiche, i canoni per il mantenimento del dominio,
i canoni per il contatore di accessi, i costi per la corrente elettrica,
i costi per la sostituzione di parti danneggiate dall'utilizzo, i costi
per telefonate inerenti l'attività di Militello.Info. E non
consideriamo i costi per progetti richiesti (realizzati e mai
utilizzati) da... lasciamo perdere i nomi: tutto dev'essere fatto a
titolo gratuito, per il bene del Paese! "Semmo misci sciä
Marcheiza"!
E
va bene, non ci sono soldi (per noi), ma quando non c'è la benché
minima considerazione morale... "Non ci sto!", come disse l'ex
Presidente della Repubblica Oscar Luigi Scalfaro.
Qualcuno
se la sente di farsi avanti? (Alfonso Magno e Lucio Gambera, Sabato
19 Luglio 2003)
NON
ABBANDONATEMI PROPRIO ORA! (31/7/03)
SIAMO
SOLIDALI CON VOI PER LA MANCANZA DI SINERGIE (27/7/03)
MILITELLO.INFO
CHIUDE? NON SPEGNETE LE LUCI (26/7/03)
MILITELLO.INFO
CHIUDE? TUTTI DEVONO INTERVENIRE (24/7/03)
MILITELLO.INFO
CHIUDE? DOPO L'APPELLO IL... CONTRO APPELLO (24/7/03)
«PER
FAVORE NON CHIUDETE!» (23/7/03)
NON
ABBANDONATEMI PROPRIO ORA!
«Ciao,
spero che questa mail non venga cestinata e che soprattutto possa
aiutarvi nella vostra "battaglia". Da qualche anno non vivo più
a Militello... Quando ho saputo di questo sito ne ho appofittato subito.
È un modo per sentirmi sempre parte del "gruppo" anche se
ormai ne sono fuori. Leggo quasi ogni giorno le news del mio paese e mi
tengo così informata su cosa accade a Militello e dintorni. A volte
sono proprio io a raccontare a mia madre per telefono le notizie che
riguardono Militello, lette proprio su militello.info. Così ho seguito
il Carnevale, grazie anche alle foto di Alfonso, la Sagra e adesso il
Barocco. Seguo anche le vicende sportive e politiche... Spero non
vogliate abbandonarmi proprio adesso!!! Un caloroso saluto.» Così
ci scrive Salvuccia Murè, Giovedì 31 Luglio 2003.
TOP
SIAMO
SOLIDALI CON VOI PER LA MANCANZA DI SINERGIE
«Il
Comitato Festa Patronale SS. Salvatore, avuta notizia della prossima
ventilata chiusura del sito Militello.Info, prende atto del proficuo
lavoro finora svolto, atto a promuovere la millenaria cultura religiosa
della "città del milite", ed in particolare dei
festeggiamenti patronali in onore del Santissimo Salvatore.
Nell'esprimere
tutta la nostra solidarietà per la mancanza di concreta sinergia tra il
sito e le realtà locali, si augura il proseguimento del lavoro svolto e
si pone quale collaboratore per lo svolgimento delle attività
culturali-religiose all'interno dello stesso sito.» Così ci scrive
il Comitato per i festeggiamenti del SS. Salvatore, Domenica 27
Luglio 2003.
In
effetti al di là di ogni considerazione, è proprio ciò che voi
evidenziate il problema maggiore: la mancanza di sinergie tra noi e le
realtà locali.
Noi
abbiamo sempre, anche in tempi non sospetti, citato come esempio, la
concreta collaborazione che i Comitati per i festeggiamenti religiosi
(il vostro, ma anche gli altri) che c'è sempre stata. In effetti i
Comitati sono gli unici che hanno subito capito l'importanza non di
Militello.Info in quanto tale, ma l'importanza che ha la diffusione ad
ampio raggio di una realtà come quella militellese e, soprattutto,
l'importanza che ha il mantenere vivo il legame con chi a Militello non
vive, ma vorrebbe farlo. Questo altri non l'hanno capito (o forse non lo
vogliono capire.)
Viva
il Santissimo, viva Maria, viva San Benedetto. (Alfonso Magno e Lucio
Gambera)
TOP
MILITELLO.INFO
CHIUDE? NON SPEGNETE LE LUCI
«Militello.info
chiude! Io
spero non accada mai, per il valore e l'importanza che rappresenta per
tutti i Militellesi residenti e soprattutto per i tantissimi Militellesi
che per ragioni diverse abitano fuori dalle mura della nostra città.
È
un peccato e mi fa sentire male solo il pensiero, un pensiero il mio che
va lontano e raggiunge quei militellesi, nostri compaesani e ancora di
più amici e parenti che hanno deciso di lasciare per svariate ragioni
tutte legittime, la nostra città.
Credo
che, ciascuno di noi possa fare poco, al di là del contributo personale;
non credo si possa risolvere il problema, un problema banale se
vogliamo, visto soprattutto da un'altra dimensione: quella politica.
Ritengo
che Militello.Info, sia:
-
un giornalino on-line che trasferisce le notizie di una piccola
cittadina in tutto il mondo;
-
un portale che tiene informati costantemente e fa sentire a casa i
nostri compaesani che si trovano fuori da Militello;
-
un servizio di marketing di comunicazione che ha l'obiettivo anche di
promuove la nostra Città in tutti i suoi aspetti (culturali,
religiosi, sportivi, politici, ecc.) "alla quale si vuole dare
a tutti i costi un rilancio turistico".
Si
può senz'altro dire che diversi Comuni o Enti in generale, secondo
quanto mi è dato sapere, elargiscano cifre esorbitanti per mantenere un
ufficio stampa che curi tutte le notizie relative all'Ente stesso.
Noi
militellesi abbiamo la possibilità di avere un portale che promuove a
vantaggio di tutti e non solo dell'amministrazione cittadina un'attività
di informazione e di promozione "non di parte"; raggiunge
tutti coloro i quali si collegano ad internet (ed oggi sono in
tantissimi) e soprattutto ha bisogno di poco, veramente poco, per
mantenersi.
Per
tutti questi motivi desidero rivolgere un appello da un lato agli
ideatori di Militello.Info, con il quale li invito a mantenere costante
il loro impegno, i loro sacrifici, il loro tempo dedicato al sito, dall'altro
agli amministratori locali e all'assessore Nello Musumeci in
particolare che in diverse occasioni, e durante la campagna elettorale
scorsa, ha rivendicato con modi diversi ed in circostanze diverse un'attività
amministrativa dell'ente comunale rivolta a valorizzare e promuovere la
nostra bellissima Città, la presenza in essa di ricchezze barocche, di
attività culturali, religiose, ecc. Il
portale militello.info sono convinto sia lo strumento giusto.
Il
problema è solo politico e soltanto i politici, quelli che "governano",
lo possono risolvere. Sono convinto che l'Amministrazione Vittorio
Musumeci si adopererà affinché venga mantenuto in vita il portale.
Per
quanto mi riguarda (parlo a nome mio e del partito della Margherita di
Militello del quale faccio parte) farò di tutto affinché il gruppo
della Margherita in Consiglio Comunale presenti un interrogazione alla
Giunta Municipale per capire qual è il loro indirizzo, qual è la loro
volontà nei confronti di Militello.Info e come intenderà muoversi per
la soluzione del problema. Continuate.» Così ci scrive Giuseppe
Cusumano da Militello, Venerdì 25 Luglio 2003.
Accidenti...
Militello.Info è davvero così importante da meritare una
interrogazione in Consiglio Comunale?
Vedi,
noi (ironicamente) non capiamo come mai il Comune di Scordia mandi
puntualmente comunicati stampa circa l'attività dell'Ente e non solo.
Idem per quanto riguarda i Comuni di Caltagirone, Mirabella Imbaccari e
Palagonia. Anche gli "amici" Carabinieri del Comando di
Palagonia ci tengono costantemente e tempestivamente aggiornati circa la
"cronaca nera" di loro competenza. A Militello questo non
succede ora, come non succedeva prima (tranne qualche sporadica
eccezione).
Se
"interrogazione" dev'essere, che "interrogazione"
sia. Ma non tanto sulle sorti di Militello.Info, quanto sulla
sensibilizzazione di chi "gestisce" a dare giusta importanza
alla "comunicazione". Che siamo noi i fruitori o
qualcun'altro, poco importa: desideriamo che tutti coloro che
effettivamente lavorano per Militello capiscano quanto sia importante
attivarsi per facilitare il lavoro di chi vuole (ed esige) che Militello
non finisca a "Piano Mole" o al "Calvario".
Riteniamo
(e ne siamo convinti) che per far crescere la Città occorrono le giuste
sinergie e non i salvataggi in "calcio d'angolo". Diamo a
Cesare quel che è di Cesare e smettiamola, una volta per tutte, con la
filosofia del "tutto è dovuto". (Alfonso Magno e Lucio
Gambera)
TOP
MILITELLO.INFO
CHIUDE? TUTTI DEVONO IMPEDIRLO
«Ciao
amici di Militello.Info. Nel leggere il vostro appello sulla possibile
chiusura di un organo di informazione come Militello.Info, non posso che
esprimere il mio rammarico per le promesse mancate. Certo che le
vostre richieste sono solo un minimo di riconoscimento dell'ottimo
lavoro svolto e che svolgete al servizio dei cittadini di Militello (sia
residenti che no). Direi anche per i non residente (come il
sottoscritto): leggere notizie su Militello (sia politiche, che sulle
attività di tutti i giorni) mi fa sentire vicino ai miei compaesani.
A
questo punto tutti si devono sentire il diritto/dovere di intervenire
perché questo è un problema generalizzato. Perché penso che la
chiusura non farebbe bene come immagine ad una cittadina come Militello,
inserita nell'albo di una delle cose da proteggere/salvaguardare nel
mondo.
Quindi
io, come cittadino di Militello, voglio farmi partecipe (nel mio
piccolo) nel contribuire alle spese da voi sostenute, e penso anche che
altri come me possono fare la stessa cosa:
1)
Chiedo a voi l'apertura di un c/c atto a ricevere dei contributi spesa
da almeno tutti gli utilizzatori del sito, che pensano che questo possa
essere un servizio.
2)
Chiedo agli attuali Amministratrori (Sindaco Avv. Vittorio Musumeci
e relativa Giunta, Consiglio comunale) ed agli onorevoli militellesi (Giovanni
Burtone e Nello Musumeci) che dal vostro lavoro hanno avuto
ed hanno un ritorno (positivo e/o negativo), di attivarsi nel trovare
una soluzione.
3)
Chiedo inoltre alla persona più conosciuta di Militello (al Pippo Baudo
nazionale) di farsi anche lui portavoce e promotore di iniziative per
non arrivare alla chiusura di Militello.Info.
Spero
che questo mio appello venga letto, analizzato e trovata la dovuta
soluzione
Vi
ringrazio sempre per essere la voce di Militello sotto internet e per il
lavoro svolto e che spero continuiate a svolgere. Con amicizia.» Così
ci scrive Sebastiano Fischetto da Torino, Giovedì 24 Luglio 2003.
Il
conto corrente non è fattibile e sai perché? Semplice: con lo sforzo
di pochi privati ne godrebbero in troppi che starebbero alla finestra a
vedere e a non porsi il problema. «Finché ci sono loro... Poi, chi
se ne frega... Prima come facevamo?». E poi non sarebbe giusto.
Gli
Amministratori ed i Politici? Vedi... la categoria (ma non siamo noi a
scoprirlo) cerca solo quando è quasi sicura di avere un riscontro
immediato in termini di voti! Non importa che i politici siano di
Centro, di Sinistra, di Destra, di Sopra o di Sotto. Voti, voti, voti. I
musicisti cambiano, ma la musica...
Sulla
scorta dell'esperienza e del "successo" ottenuto da
"Militello al voto", gli ipotetici candidati al turno di
Ballottaggio (quando ancora non si era votato), e (post voto) i
candidati ufficiali al Ballottaggio, ci chiesero di organizzare un altro
dibattito "vis a vis", "uno contro l'altro". Ti
ricordiamo che "Militello al voto" non chiese nessun
contributo economico ai signori candidati; le spese furono coperte da
chi collaborò alla manifestazione per il bene, in quel caso sì, del
Paese.
Bene.
Quando facemmo capire che una cosa del genere sarebbe costata circa
milleseicento euro... Beh, ti lasciamo immaginare come finì. Anzi, te lo
diciamo noi: non se ne fece nulla (chissà come mai)! Ah, bella
Militello, "Patrimonio mondiale del tutto è dovuto"! (Alfonso
Magno e Lucio Gambera)
TOP
MILITELLO.INFO
CHIUDE? DOPO L'APPELLO IL... CONTRO APPELLO
«Un
signore scrive dalla padana Limbiate rivolgendo un accorato appello alla
redazione di Militello.Info. Egli teme che vada in porto il minacciato
proposito di orbare tutti i militellesi delle indispensabili
informazioni su quanto accade di nobile e di meno nobile nella nostra
città. Il gentile signore si preoccupa che possa essere tranciato
brutalmente, tutto ad un tratto, il cordone ombelicale con la Città del
milite, in cui forse vivevano i suoi avi, o vivono i suoi parenti
(questo non lo dice), che possano sfumare i resoconti sulle
manifestazioni tradizionali, i servizi speciali sugli avvenimenti
politici, le cronache (perché no) sportive, le "photogalleries",
le schede sulla storia, sulla gastronomia, sui monumenti e sulle
pubblicazioni, le piccole e grandi notizie sulla vita locale.
Mi
dispiace che il signore in questione, purtroppo, come molti altri
signori che vivono in Australia o negli Stati Uniti, in Belgio o in Gran
Bretagna, in Venezuela o in Svizzera, non si sia reso conto di essere un
privilegiato, di essere stato baciato dalla fortuna, di essere stato
testimone (e di esserlo ancora, in quest'ultimo caso) di qualcosa di
eccezionale, che sfugge alla regola della logica pur facendone parte in
modo ferreo. A Militello nasce e muore ciclicamente una fenice, che
fiorisce, sovente ed inspiegabilmente, grazie a persone che militellesi
non sono, e che viene innaffiata ed accudita dall'affetto disinteressato
di sognatori ingenui e non corrisposti, che si svuotano a poco a poco
del loro amore smodato per avvizzire, irrimediabilmente, insieme alla
loro creatura. Potere assistere, pertanto, ad un tale rappresentazione
di eros e thanatos (amore e morte, volgarmente parlando), è qualcosa di
unico, anche se non molto gratificante. Il buon Alfonso Magno (assieme
al buon Lucio Gambera) non è altri che l'ultimo attore di una tragedia
botanico-esistenziale che ha avuto altri epigoni, altre storie, altri
rabbrividenti trasformazioni, tutti orribilmente legati da un destino
che vedeva nella morte di una, la nascita dell'altra. Come una fenice,
appunto.
Come
non ricordare a questo punto la figura di Joan Sinclair, arzilla
vecchietta, "figlia di scozzesi", come diceva lei, che
bruciata da un amore senile per Militello, si era dedicata anima e corpo
a questo inospitale amante, tessendone le lodi e cercando di riscattarne
la secolare apatia. La sua gentilezza era proverbiale, così come la
passione per il nostro territorio (era anche la presidente dell'Archeoclub).
Ma la sua trasandatezza campagnola non ebbe un grande effetto sui suoi
concittadini, che la guardavano con la puzza sotto il naso, decretando
anche la fine dell'illustre sodalizio da lei presieduto. Ebbe, comunque,
il merito di riuscire a fare stampare la prima guida archeologica di
Militello.
Non
ebbe maggiore fortuna il cantastorie Franco Trincale, almeno come
editore. Si diede da fare per pubblicare un giornale locale (si chiamava
"Proposta", se non ricordo male) il quale, nato evidentemente
già agonizzante, esalò l'ultimo respiro dopo appena tre numeri.
E
che dire della titanica impresa della Ram-Tv, forse l'esempio più
eclatante di masochismo militellensis acuto! Mi perdoni Franco
Medulla per la franchezza, ma la sua creatura è stata per anni agli
occhi dei compaesani la classica "campana sciaccata" (per
dirla con un'espressione locale). Una campana dal suono fesso che dava l'impressione
di doversi spaccare da un momento all'altro, e che tutti deridevano per
le sue prestazioni tutt'altro che eccelse. Capace di attirare su di sé
le più incredibili definizioni da parte degli spettatori, che non
mancavano di sottolinearne continuamente la professionalità ruspante e
casereccia, salvo poi convertirsi ad apparire sullo schermo per lanciare
il loro messaggio politico o mettersi in mostra in qualche spettacolo di
varietà.
Non
so se questi tre poveri esempi siano sufficienti a spiegare la sindrome
della fenice militellese. Ciò nonostante li ritengo utili a
giustificare il mio… contro appello. Manteniamoci nel solco della
tradizione e facciamo in modo che Militello.Info sparisca o almeno si
trasformi. Sponsorizziamone il suicidio e seppelliamolo. Se vogliamo
assistere ad un altro miracolo è l'unica strada da percorrere. Esequie!»
Così ci scrive Salvo Pio Basso da Militello, Giovedì 24
Luglio 2003.
Tu
hai centrato il problema! Militello, pochi se ne sono accorti, è sempre
stato un luogo che ha stimolato l'inventiva, l'iniziativa culturale, la
voglia di fare e tante belle altre cose (forse troppo utopistiche o
avveniristiche). I militellesi, però, fanno sempre di tutto per far
morire... tutto. Troppe invidie, troppe gelosie. Forse il vecchio cinese
che consigliava di sedersi sulla riva del fiume (bla, bla, bla), pensava
proprio alla Città del Milite.
Oltre
alle belle iniziative che tu hai citato, ce ne sono tante altre da
portare ad esempio: la rivista "Lembasi", tanto per dirne una
(di iniziativa)! Tre numeri e... a casa!
Qui
si vive troppo all'ombra di un Principe che, in fin dei conti, ha
"regnato" solo 22 anni. Qui si vive troppo all'ombra delle
faziosità di Campanile. In questo caso credo che la ragione ce
l'abbiano... coloro che non ci sono! Hanno fatto bene ad abbandonare
Militello. Ma non Militello intesa come Terra, come Cultura... Militello
intesa come humus mentale, come... militellesi.
Nel
nostro settore informativo siamo quotidianamente "fermati" da
assessori, organizzatori, presidenti, associati... «Faccio questo...
scrivi?», «Ma come? Ho fatto questo e tu metti solo due righe?»
o, ancora, «Non hai messo il mio nome! Io che ho organizzato...»
o, peggio, «Presto. Ti sto inviando copia del programma... Mi
raccomando, scrivi...», per non tralasciare il «Si, metteremo
Militello.Info nel cartellone... Ma, sapete, se mettiamo voi... allora
dobbiamo mettere anche altri indirizzi web».
Gli
atteggiamenti più signorili sarebbero, forse... «Solo due righe?
Grazie. Evidentemente non potevi fare diversamente!»; «Bravi.
Avete fatto bene a non mettere il mio nome, anche perché con me hanno
faticato altre persone...», oppure (utopia) «Abbiamo inserito
Militello.Info nel cartellone o locandina, anche se non vi abbiamo detto
nulla, perché crediamo in quello che fate». Niente di tutto
questo... Militello, "Patrimonio mondiale del tutto è
dovuto"!
De
prufundis laudamus
(o qualcosa del genere). (Alfonso Magno e Lucio Gambera)
TOP
«PER
FAVORE NON CHIUDETE!»
«Per
favore non fatelo!!! Non chiudeteci la porta di Militello, a noi che
vicini non siamo. Voi avrete sicuramente le vostre ragioni (il tempo
dedicato al sito e portato via agli affetti non si recupera più, per
non parlare del gravoso risvolto economico), ma così facendo
chiudereste l'unica "voce" di Militello che da qualsiasi punto
del globo possa essere da tutti "ascoltata". Soprattutto non
ci rendereste più partecipi del vivere quotidiano di Militello, con i
Vostri sempre puntuali aggiornamenti anche fotografici (noi sempre alla
ricerca di facce e angoli conosciuti ripescando emozioni e
situazioni nella nostra memoria).
Dal
mio alquanto modesto punto di vista oramai siete una colonna portante
della cittadinanza, siete divenuti una risorsa importante del
paese, ne siete la sua finestra. Per favore non chiudetela, perché per
noi calerà, sul paese, il buio e il silenzio. Grazie.» Così ci
scrive Paolo Erbino, da Limbiate (MI), Mercoledì 23 Luglio 2003.
Carissimo
amico, purtroppo il militellese è ormai stato abituato, da tempo, alla
politica del "tutto è dovuto"! Dopo il nostro
"grido" di dolore, on-line da cinque giorni, tu sei l'unico
che ci ha scritto: l'eccezione che conferma la regola. Nessuno, in
questi cinque giorni, si è sentito in "dovere" di scriverci o
esternarci una pur minima solidarietà. Ad onor del vero siamo
stati fermati dai "navigatori" militellesi che ci hanno
chiesto il motivo di questa "incazzatura", ma nessuno ha
rilevato l'importanza del nostro operato: solo frasi del tipo «ma
con chi l'avete?», «che vi hanno fatto?», ecc...
Qui,
a Militello, purtroppo la filosofia è quella di "sfruttare"
le capacità di chiunque e, quello che è peggio,... gratis! «Tanto
ci siete voi», «tanto poi lo vediamo sul sito», oppure,
peggio ancora, «fai una foto a mia figlia, così poi la metti sul
sito e me la scarico?»!!! Sarebbe bello che chiedessero «fai
una foto a mia figlia, che poi ti pago la prestazione professionale?»
(e poi dicono dei genovesi!). Per non parlare del materiale pubblicato
sul sito, sia giornalistico che fotografico, usato in maniera
fraudolenta. Oppure immagini cedute per un utilizzo casalingo e poi
utilizzate per fare calendari!!!
Ma
lo sai che un attuale Amministratore ha chiesto, due mesi fa, una
prestazione professionale e, dopo due mesi, quando gli è stato
consegnato "coattivamente" il lavoro perché non lo aveva mai
ritirato, non ha pagato? Sai che ha detto? Ha detto «Di mattina
cerchi soldi?» e si è fo... fregato il lavoro!
Ma
lo sai che il Presidente di una locale Associazione, tre mesi fa, ha
chiesto il resoconto di un certo avvenimento per poterlo archiviare e
conservare come testimonianza di quanto fatto ed ancora oggi non si è
fatto vedere per "definire", diciamo così, l'intervento
professionale. Ma già, qui tutto è dovuto!
Ma
lo sai che alcune pagine presenti su questo sito sono state realizzate,
quasi un anno fa, dietro un accordo economico, a copertura delle spese
di realizzazione, ed ancora adesso non si sono visti soldi?
Secondo
te tutto questo ha senso? Qui a Militello si: tutto è dovuto!
Qualche
"solone" sicuramente penserà: «Vogliono i soldi...».
Ripetiamo che non vogliamo soldi (a meno che qualcuno non riconosca
almeno la copertura delle spese...), ma considerazione, magari un «Signori,
abbiamo rispetto per il ruolo dell'informazione, vogliamo pregiarci
della vostra collaborazione...».
Secondo
il tuo modesto parere, non credi che quello che facciamo sia un buon
veicolo pubblicitario per il paese? Secondo noi si! E la pubblicità si
paga! Perché chi fa spettacoli in piazza, pubblicizzandosi, riceve
contributi ma storce il naso quando non vede le foto, o la notizia dello
spettacolo, pubblicata su Militello.Info...? Semplice: "Tutto è
dovuto"! Prova a chiedere a questa o a quella Associazione, Scuola,
Ente, ecc., un contributo economico per coprire le spese di
pubblicazione... Le risposte possibili sono due: «Non ci sono soldi»
oppure... nessuna risposta, solo un sorriso sarcastico! Ci è successo
anche questo!
Vedi,
ora abbiamo deciso di fare solo informazione, il minimo indispensabile
per mantenere vivo il legame tra la Città "Patrimonio mondiale del
tutto è dovuto" e chi ne vive distante, finché resisteremo. Ma se
anche il riscontro di chi visita Militello.Info è quello suscitato
dalla notizia della probabile chiusura... Insomma... Se il riscontro
avviene solo da Paolo e gli altri stanno a guardare dalla finestra...
Allora, forse, è più economico telefonare a Paolo o mandargli qualche
foto degli avvenimenti, che non mantenere in piedi Militello.Info. Ti
pare?
Attenzione:
il nostro "grido" di dolore non è urlato solo adesso; è un
grido che già abbiamo lanciato tempo addietro ed ora lo rilanciamo più
agguerriti che mai perché, come dice il saggio, «il fiammifero lo
freghi solo una volta!»
Siamo
ormai vaccinati a frasi del tipo «voi, quando saremo lì, o là,
avrete un ruolo strategico...», oppure al «dacci tempo e ci
avvarremo della tua esperienza» o, ancora, «tu fai, che poi una
soluzione la troviamo». Ci fanno solo ridere!
Lo
stesso mitico saggio un giorno disse: «I "soloni" passano,
i cronisti restano!». E noi solo cronaca faremo! (Alfonso
Magno e Lucio Gambera)
TOP
|