UN SOGNO NEL CASSETTO:
CANTARE
di
Alfonso Magno
Mercoledì
7 Settembre 2005
Sto VIVENDO UN MOMENTO
BELLISSIMO, PERché faccio quello che più mi piace: cantare
Anna Tatangelo,
diciott'anni compiuti nel gennaio 2005, si trova nuovamente a
Militello (dopo aver cantato in occasione della Sagra 2003) per lo
spettacolo organizzato dal Comitato per i festeggiamenti in onore
della Madonna della Stella.
-
Anna, ricordi la prima canzone che hai cantato in pubblico?
«Sicuramente si!
"Gli uomini non cambiano" di Mia Martini; me la chiedevano sempre i
miei parenti. Ho iniziato veramente per gioco, per i miei zii... e
poi, la mia è una famiglia "canterina"; cantano tutti! Ero un po' la
"juke-box" della situazione».
- Anna Tatangelo,
dalla provincia di Frosinone a Militello, per la seconda volta,
passando per Sanremo...
«E Sanremo mi ha portato fortuna!
E sono dell'opinione che il successo non è importante raggiungerlo,
quanto mantenerlo. Dopo il Festival di Sanremo abbiamo fatto un bel
po' di cose, no?..».
Già a 7 anni
cantavi nelle feste in piazza; a 15 inizi a proporti come cantante;
poi arriva la svolta "Sanremo". Come si riesce ad essere tranquilli
su un palco, come quello dell'Ariston, che ti ha visto in gara per
tre volte?
«È impossibile
restare tranquilli! Ho visto "mostri" della musica italiana che alla
fine avevano la tremarella dietro il palco! Figurati io, giovane,
come potevo sentirmi. Ogni volta è stata una forte emozione, una
cosa indescrivibile. Poi... quando parte l'orchestra... hai un
momento di tranquillità; però... sino al momento prima...».
- Anna Tatangelo,
18 anni ricchi di successo e di fama. Ma a 18 anni non si deve
perdere il senso e la bellezza della gioventù. Ti senti "libera",
tra virgolette, come lo sarebbe qualsiasi tuo coetaneo?
«Libera si, perché
mi ritengo una persona fortunata perché sto vivendo un momento
bellissimo e sto facendo ciò che più mi piace. Sono veramente molto
fortunata».
- Che effetto ti fa
essere considerata un esempio da imitare da parte dei tuoi coetanei?
«Cerco soltanto di
essere uno specchio dove loro posso riflettersi. Vedere che ci
riesco perché tanti ragazzi e ragazze si immedesimano e si
rispecchiano tanto nelle mie canzoni è una bellissima
soddisfazione».
- Che consiglio ti
senti di dar loro?
«Di credere in ciò
che si fa, indipendentemente sia la musica».
- Qual è la tua
giornata tipo, quando sei libera da impegni discografici e
professionali?
«Cerco di passare
più tempo possibile con i miei amici».
- Oltre il canto
hai un sogno nel cassetto?
«Lo sto
realizzando».
- "Attimo per
attimo" nel 2003, e "Ragazza di periferia" in questo 2005. Che
messaggio vuoi lanciare con questa tua ultima fatica discografica?
«Sicuramente il
fatto di raccontare l'amore, quindi il fatto di soffrire. Quando si
sta male le esperienze, brutte o belle che siano, aiutano sempre a
crescere. È importante soffrire per crescere; però, poi... come si
dice... chiusa una porta, si apre un portone».
- Come nasce un
"album" di Anna Tatangelo?
«Una bella domanda!
Soprattutto i primi sono i più impegnativi perché devi cercare anche
di capire qual è il tuo mondo, se è un mondo più melodico o più
aggressivo; l'ultimo album è molto vario proprio per questo motivo».
- "Attimo per
attimo" è una canzone che Fio Zanotti aveva scritto per Mia Martini,
ma poi riposta in un cassetto; "Tu sì 'na cosa grande" del grande
Mimmo Modugno; la collaborazione con Gigi D'Alessio. In che modo
diventa importante la storia della musica leggera italiana in una
giovane artista del terzo millennio?
«Sono cresciuta in
periferia, dove secondo me sono nascosti e custoditi i veri valori.
Sono cresciuta con mia madre che invece della sveglia... avevo lei
che cantava le canzoni napoletane; non saprei dirtelo... Sarà
stato... destino?».
- Dopo la
collaborazione con Gigi d'Alessio, peraltro anche lui ospite, nel
2002, di Militello, con chi ti piacerebbe duettare.
«Per ora basta
duetti! Belle esperienze, però ora basta! Non so... con Sting? Però
meglio chiudere a chiave questo sogno e cercare di vivere quello che
sto vivendo».
- Parteciperesti ad
un "reality"?
«Assolutissimamente
no!».
- Cosa farà Anna
Tatangelo da Grande?
«La cantante,
spero!». |