SORRISI E CANZONI DEGLI AUDIO 2
di Alfonso Magno
Sabato 7 Settembre 2002
GIANNI DONZELLI ED ENZO LEOMPORRO SI CONFIDANO CON MILITELLO.INFO
- Gianni ed Enzo, come nasce il sodalizio "Audio 2" e perché questo nome?
- Enzo: «Come molti amanti della musica, eravamo in un
gruppo musicale nell'oratorio dei Salesiani. Li abbiamo scoperto di
avere delle affinità artistiche ed abbiamo continuato in due».
-
Gianni: «Il nome è presto svelato: "Audio"
perché sottolinea l'espressione della musica, la nostra musica.
"Due" perché... Prova un po' ad indovinare...».
- Qual è il segreto del vostro affiatamento?
- Enzo: «Il segreto sta nei nostri caratteri. Da questo
punto di vista siamo profondamente diversi, ma c'è la
consapevolezza ed il rispetto dell'altro».
-
Gianni: «Con due caratteri uguali, inevitabilmente ti
scontri. In questo modo, invece, costruisci, crei. Quello che va
bene a me, non necessariamente va bene all'altro, ma così riusciamo
a superare i nostri limiti personali, riusciamo a vedere oltre».
- Come nascono le canzoni degli Audio 2?
- Enzo: «Siamo istintivi, spontanei».
-
Gianni: «Scriviamo con il cuore ed il sentimento, non
scriviamo su commissione».
- Mina ed Audio 2. Chi ha fatto il primo passo?
- Enzo: «Nella vita passano tanti treni. Ognuno ha
sicuramente un'occasione da giocarsi. L'importante è prendere il
treno nel momento in cui passa...».
-
Gianni: «E così abbiamo pensato di inviare una cassetta con
delle nostre canzoni proprio a Mina. Sai, tentar non nuoce...
Speravamo ci ascoltasse... Se ci ascoltava allora c'era una, seppur
piccola, possibilità. Ci ha ascoltato...».
- Qual è stato il vostro primo pensiero nel momento in cui
è nata la collaborazione con Mina?
- Enzo: «Stavamo diventando "professionisti".
Il nostro lavoro, le nostre fatiche, non erano fini a se stessi. Ho
capito che stavamo scrivendo canzoni con la "c" maiuscola».
-
Gianni: «È stata una grandissima gratificazione. Da
dilettanti potevamo iniziare a considerarci professionisti. Pensa
che il nostro brano "Neve" sapevamo doveva essere inserito
nei dieci brani di "Sorelle Lumiére" di Mina, ma non
immaginavamo proprio che il nostro pezzo sarebbe addirittura uscito
come "singolo". Un'ulteriore emozione!».
- Dai vostri primi successi si è subito notata la somiglianza
timbrica con Lucio Battisti. Quei testi ricordano la "poetica" di
Mogol. C'è del vero in questo accostamento o è un fatto casuale?
- Enzo: «C'è del vero. Indubbiamente l'accoppiata
Mogol-Battisti ci è stata di riferimento, così come lo è stata
per artisti del calibro di Baglioni, Zucchero, Grignani, come da
loro stessi ammesso. Mogol-Battisti sono un punto di riferimento per
tutti gli artisti italiani. Abbiamo attinto da due grandi
compositori».
- Gianni: «Noi scrivevamo così da dieci anni, solo che
non riuscivamo ad emergere perché il mercato aveva già qualcosa di
simile. Poi i tempi sono cambiati e anche Lucio ha cambiato il suo
stile. Ecco allora che il pubblico desiderava quel tipo di prodotto.
Ti ripeto che noi già scrivevamo canzoni così, non è stata per
noi una emulazione».
- Mazzini-Pani, Celentano, Pieraccioni. Il successo passa
anche dalle collaborazioni?
- Enzo: «Con queste collaborazioni abbiamo dimostrato di
non essere delle meteore, di non essere effimeri e di non cullarci
all'ombra di un successo. Scrivere per Mina, Celentano, realizzare
la colonna sonora ad un bravissimo regista del genere
comico-brillante dimostra che siamo "on the road", che
continuiamo ad esserci».
-
Gianni: «Questo dimostra che non siamo uno "sfogo"
o "epigoni" battistiani. Artisticamente ci siamo».
- Sempre in tema di collaborazioni: l'interprete per cui vorreste
scrivere e quello con cui vorreste duettare.
- Enzo: «A me personalmente piacerebbe scrivere per un
cantante che reputo essere il migliore a livello maschile: Massimo
Ranieri».
-
Gianni: «Duettare? Vuoi una risposta certa? Boh...!».
-
Gli Audio 2 si sentono più a proprio agio come compositori o come
interpreti?
-
Enzo: «Indubbiamente come artisti, quindi come cantanti.
"Sorrisi e Canzoni" è la "summa" della nostra
produzione».
-
Gianni: «Come autore scrivi per altri. Cantando le tue
canzoni, invece, riesci a dare il senso del tuo lavoro».
- Dopo "Sorrisi e Canzoni" cosa c'è nel futuro degli Audio 2?
- Enzo: «Non c'è ancora nulla di definito. Stiamo
promovendo il nostro ultimo lavoro poi si vedrà...».
-
Gianni: «Una cosa sicura c'è: continuare ad essere degli
artisti».
- Audio 2 in concerto. Cosa vi aspettate dalle piazze?
- Enzo: «Portare la nostra musica nelle piazze è molto
gratificante. I concerti sono qualcosa di veramente popolare. Andare
ad interessare il pubblico è appagante. Anche se qualche nostro
concerto, come quello di stasera, non è a pagamento... lo
spettatore paga comunque un "biglietto virtuale". Se pensi
che grazie a concerti il fan, il turista, il semplice curioso entra
in un bar anche solo che per un panino ed una bibita... ecco che
viene fuori l'essenza e la popolarità di un concerto».
- Gianni: «Non necessariamente ai nostri concerti viene
un pubblico totalmente di nostri "fans". Ecco che se
riusciamo ad interessare un "non fan", parte del nostro
scopo è raggiunto. I concerti sono una festa del popolo. Ci aiutano a
stare con la gente».
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