DIVERTIRSI
CON I LOS LOCOS
di Alfonso Magno
Venerdì 11 Ottobre 2002
DUE
MATTI, DUE "LOCOS", CHE AMANO DIVERTIRSI MA, SOPRATTUTTO,
FAR DIVERTIRE
-
Paolo e Roby, da dove arriva la vostra passione per la "musica
latina"?
- Paolo: «È un genere musicale che diverte e che ci fa
divertire. L'abbiamo nel sangue! È... una tara genetica...».
-
Roby: «Per forza... Paolo ce l'ha nel sangue... sua mamma è
venezuelana... Abbiamo iniziato nel 1991. Il genere a me è sempre
piaciuto. Lavoravamo in discoteca...».
- Lavoravate assieme? Scusate, ma da quanto vi conoscete?
- Paolo e Roby: «Da sempre!».
-
Roby: «Sin dai tempi della scuola. Praticamente abbiamo
sempre vissuto le nostre passioni musicali in simbiosi e sintonia.
Poi la "pratica" nelle discoteche. Come ti dicevamo
prima... divertirci per far divertire! E le discoteche sono
un'ottima palestra».
- Allora come nascono i Los Locos?
- Roby: «Prima facevamo i produttori dance, così, per
gioco e... indovina... per divertirci...».
-
Paolo: «È nato il nostro primo singolo; "Porompompero".
Ci siamo accorti che funzionava alla grande».
-
Roby: «Abbiamo così profuso le nostre esperienze passate.
Ci siamo resi conto che unire il "latino" alla
"disco" era, ed è, veramente accattivante. Una scommessa
per il mercato europeo, dove mancava qualcosa del genere. Il tempo
ci sta dando ragione».
- "Los Locos" è sinonimo di "Macarena" e di
"Tic Tic Tac". Quanto è difficile creare un brano che
possa superare questi successi?
Roby e Paolo sorridono!
-
Paolo: «Quando ci chiudiamo in studio, quando iniziamo a
creare... non sappiamo a priori se ciò che andiamo a comporre
funzionerà. È un mistero, una magia...».
-
Roby: «Comunque è sempre e solo il pubblico che decreta il
successo».
-
L'allegria, la gioia, la spensieratezza che emanano le vostre
musiche, si leggono anche sulle copertine dei vostri lavori
discografici...
- Roby: «Hai centrato in pieno il senso. È assolutamente
vero; le copertine in effetti rispecchiano pienamente i nostri
lavori... Così particolari, così estrose...».
-
Paolo: «Il merito è del nostro amico "grafico"».
- Vi sentite i principali "colpevoli" della grande
diffusione che ha ormai la musica "latino-americana" in
Italia?
- Roby: «In effetti ci etichettano proprio come dici tu.
Per noi è un vanto».
- Paolo: «Si, siamo proprio stati i primi
"pazzi" in questo genere musicale».
-
Nel 1998 all'estero esplodono i Los Locos: Giappone, Cina, Russia...
Paesi forse poco avvezzi a questo genere di musica...
- Roby: «Poco avvezzi non è corretto... Per niente
avvezzi! Noi pensavamo di trovarci di fronte ad un pubblico
freddo... e non per la temperatura (sorride citando la Russia,
n.d.a.). E invece...».
-
Paolo: «E invece, caro Al, un'accoglienza inimmaginabile.
Ragazzi, "Macarena" apre tutte le porte!».
- Roby, pregi e difetti di Paolo.
- Roby: «Mi sparo subito il difetto: ritardatario! Paolo
è geneticamente ritardatario. D'altronde, avendo origini
sudamericane... Il grandissimo pregio che ha, invece, è che è
calmo in qualsiasi situazione; è la calma in persona (ma non
sul palco, n.d.a.). Pensa che non abbiamo mai litigato».
-
Paolo, ora tocca a te...
-
Paolo: «Anch'io ti sparo subito il suo peggior difetto: è
di un permaloso, ma di un permaloso... Ma ha il grosso pregio di
sapersi divertire in compagnia; un mito! (e sul palco si vede,
n.d.a.)».
- Nel 2000 nasce "Cocoloco". Il bilancio?
- Roby: «Purtroppo è uscito solo il singolo, anche se
avevamo un album in preparazione. Ci sono dei problemi di ordine
logistico. Sai, un nome del calibro di Kid Creole...».
-
Paolo: «Comunque c'è interesse nel continuare il progetto.
Pensa che in 14 giorni abbiamo scritto 12 pezzi. Probabilmente
usciranno in un nostro prossimo lavoro».
- Oltre il mitico "Kid", avete in progetto altre
collaborazioni?
-
Paolo: «Noi siamo sempre aperti alle collaborazioni. In
passato abbiamo lavorato anche con i Fratelli La Bionda (Oliver
Onions, D.D. Sound o, ancora, Guido e Maurizio De Angelis, n.d.a.)».
- Roby: «A livello artistico ci piacerebbe collaborare
con un grande personaggio, uno che a te sicuramente piace: Matt
Bianco».
- Cosa c'è nel futuro dei Los Locos?
- Roby e Paolo: «Ci sarà una sorpresa, ma che per
scaramanzia non ne vogliamo parlare. Aspetta e vedrai...».
L'intervista
termina, ma saremmo rimasti a chiacchierare ancora a lungo. Si
avvicina l'orario del concerto e Paolo Franchetto e Roby Borillo
raccolgono le loro inesauribili energie per cederle alla piazza
ormai gremita. Salgono sul palco ed iniziano ad animare una piazza
intirizzita dal freddo pungente. Non sono dei cantanti... sono degli
autentici trascinatori ed animatori. Con loro è assolutamente
impossibile stare fermi... Neanche la pioggia, che ha
"bagnato" il loro ultimo brano, gli ha fatto
"staccare" la spina...
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