NON GUARDARE
MAI INDIETRO
di Alfonso Magno
Sabato 12 Ottobre 2002
SHEL
SHAPIRO, TANTA STRADA DAL TEMPO DEI ROKES...
-
Shel Shapiro, dall'inizio con i Rokes tanta strada è stata fatta...
«Si,
parecchia, ma io non guardo mai indietro! Non ricordo... guardo
sempre avanti».
- La tua verve artistica è senza confini: cantante, autore,
produttore ed anche attore. Da cosa nasce questa tua
"esuberanza"?
«Dalla
disperazione ed esigenza di trovare sempre modi di esprimermi in
maniera diversa. La musica è matematica. Il resto ti apre una
visuale nuova. Con la musica mi sento legato; il resto è
un'esplorazione nuova».
- Meglio cantante o meglio attore?
«Mi
"immagino" bene in un sacco di situazioni. Ho
"buttato" via 35 anni della mia vita... il destino
controlla tutto... Tutto è scritto».
- Un ritorno al passato: come nascevano i Rokes?
«Non
ricordo... davvero! È passato tanto tempo. Comunque sono otto anni
della mia vita. Beh, i Rokes nascevano per la voglia di suonare».
-
Qualcuno ha detto che la nascita dei Beatles vi ha tarpato le ali di
un successo più globale...
«Sarebbe
carino pensare fosse vero... E allora i Rolling Stones? Quello che
tu mi dici è una leggenda metropolitana del cazzo!».
- Nella recente fiction televisiva "Vento di ponente"
interpretavi un ricco armatore inglese che fiutava sempre l'affare
giusto. Sei così anche nella vita?
«Neanche per sogno! Magari! Non sono così neanche nei miei
sogni».
-
Nel tuo ultimo lavoro discografico duetti con Lucio Dalla e con
Frankie Hi Nrg. Hai in mente altre collaborazioni?
«Si,
ma è ancora troppo presto per dirlo».
- Shel Shapiro ed il rapporto col pubblico nei live.
«Dipende...
Io sono molto provocatorio. Mi piace molto il rapporto che si
instaura col pubblico durante un live e molte volte vedo non
indifferenza, ma paura di divertirsi».
-
Sei sicuramente un personaggio umanamente sensibile. Devolvi in
beneficenza sia alle vittime dell'11 settembre, sia ai bimbi
dell'Afghanistan...
«E
faccio, facciamo troppo poco. Non ci sono vittime di un tipo e
vittime di un altro tipo. Sono sempre vittime».
- Cosa c'è nel futuro di Shel Shapiro?
«C'è emozione, c'è speranza, c'è sogno. Se mancano questi
elementi e meglio lasciar perdere!».
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