L'UNESCO?
UN EFFETTO DI COMPIACIUTA LUSINGA
di Alfonso Magno
Domenica 26 Gennaio 2003
VITTORIO
SGARBI ED IL SUO PENSIERO SULL'INSERIMENTO DEL SUD-EST SICILIANO
NELLA LISTA DEI BENI DELL'UMANITÀ
- Onorevole Sgarbi,
l'Unesco porta realmente qualcosa alle Città scelte?
«A
vedere alcuni esiti no. L'Unesco fa un'opera meritoria di studio e
di catalogazione burocratica globale, e questo è un aspetto
senz'altro positivo della "globalizzazione". In generale
l'Unesco non ha portato vantaggi né materiali né psicologici».
- C'è sicuramente un aspetto positivo nell'inserimento nella
Lista dei Beni dell'Umanità...
«Veda,
non è che di per se ne esca un risultato positivo. Dipende molto
dalle Nazioni e dalle realtà locali, le quali possono trarre
vantaggi dall'orgoglio di essere in questa Lista. Non è che
l'Unesco porti soldi... porta attenzione e lusinga».
-
Molto, quindi, dipende dalle Amministrazioni locali dei Comuni
scelti.
«Certo,
la sensibilità di oggi può indurre una Amministrazione a reagire
dicendo: "vabbè, allora facciamo vedere che siamo all'altezza
di essere inseriti"».
- Lei ha definito questo recente inserimento dell'Unesco come la
vera vittoria dell'antimafia in Sicilia...
«Lo
stimolo che nasce forse in Sicilia dopo tanta mafia, in questo caso
è indubbiamente positivo; un aspetto positivo che viene da lontano
e che deve essere di stimolo. L'Unesco porta "attenzione",
ed oggi è un momento favorevole per una cosa come questa; più che
nel passato».
-
Militello, e le altre sette Città, come Firenze, come Venezia...
«Negli
anni scorsi i luoghi che venivano inseriti... insomma, era ovvio che
ci fosse Venezia, che ci fosse Firenze. Però, più si inseriscono
posti minori o marginali, più porteremo vantaggi, perché quel
posto dice: "allora siamo come Firenze, come Venezia!". Se
tu arrivi a dare un segnale ad un luogo come Militello è chiaro che
Militello dice "noi siamo come Firenze", quindi nei Comuni
piccoli può nascere un effetto di... compiaciuta lusinga».
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