Mercoledì 30 Maggio
FRANGELLO: POCA
MANUTENZIONE, RISCHIO INCENDI
«Il sito forestale di
Militello è caduto nell'oblìo. Esigenze del bosco e prospettive
di lavoro sono state ignorate. L'area demaniale è esposta al
pericolo di un vasto incendio. Strade e viali interni presentano
una folta vegetazione, che richiede interventi di rimozione e
pulitura da oltre due mesi»: l'allarme è stato lanciato in
un incontro della Flai-Cgil, che ha invocato più attenzione da
parte dell'Azienda regionale delle foreste.
Dopo aver puntato l'indice sulla
concessione di esigue risorse finanziarie per il comparto,
sindacalisti e operai hanno giudicato insufficiente il prossimo
avviamento di lavoratori, che da venerdì 1 giugno saranno
impegnati in contrada Francello. Al centro per l'impiego di
Scordia e al recapito di Militello è pervenuta la chiamata di 13
unità (1 caposquadra, 1 addetto al motodecespugliatore e 10
braccianti) per 78 giornate di lavoro. La richiesta è stata
riservata ai soggetti che rientrano, ai sensi dell'art. 45-ter
della legge 16/96 e delle successive disposizioni, nell'elenco
speciale del distretto forestale 4.
L'istanza è stata avanzata dal
dirigente provinciale, dott. Mario Bonanno, in
riferimento a una perizia di manutenzione del geom. Filippo
Fiumefreddo. Nei prossimi giorni è previsto, altresì,
l'avvio al lavoro degli operatori del servizio antincendio: 20
persone (4 addetti alle torrette d'avvistamento e 16 unità di
pronto intervento) saranno impegnate in differenti orari e
turni.
Forti perplessità sono state
espresse dal responsabile della Flai-Cgil del comprensorio,
Pasquale Timpanaro, che ha dipinto un quadro a tinte fosche
sul futuro della categoria. Rimostranze sono pure giunte dal
segretario locale dello stesso sindacato, Roberto D'Amico,
secondo il quale «le condizioni di 84 ettari di terreno sono
state lasciate ai margini di interventi e piani di sviluppo. La
disperazione dei braccianti rischia di degenerare in
contestazioni plateali».
Una nota di protesta è stata
trasmessa dal Comune all'Azienda regionale delle foreste. Dal
caposquadra Maurizio Lo Faro, infine, un forte dissenso è
stato espresso contro «gli illogici ritardi. Nel primo
semestre, in passato, sono stati garantiti almeno due
avviamenti. Mancano ancora, in oltre 5 km di perimetro, i viali
parafuoco». (Lucio Gambera)
Martedì 29 Maggio
"STANGATA" SULLA
TASSA RIFIUTI
Sarà
applicato un aumento del 27,60% sulla tassa dei rifiuti solidi
urbani. In riferimento al ruolo 2007 della Tarsu comunale, i
contribuenti di Militello dovranno pagare 3,39 euro per ogni mq
di superficie occupata. Sarà il terzo e ultimo incremento del
tributo municipale, che garantirà, secondo le previsioni di una
delibera del Comune, la copertura totale dei costi dei servizi
ecologici. Sulla spesa complessiva non vi sarà più alcuna
partecipazione dell'Ente locale. Saranno aumentate pure le
tariffe per ogni mq di superficie di pubblici esercizi (4,38
euro), negozi (2,93), aziende artigianali (2,79), scuole (2,62),
istituzioni (1,77), depositi e garage (1,59). Una riduzione del
33% è prevista per gli emigrati che mantengono, a Militello, la
titolarità di immobili.
Tutte le
disposizioni si legano a un piano triennale della Giunta, che
nel 2005 ha ottenuto l'espresso consenso del Consiglio. Non
subirà modifiche, invece, l'Imposta comunale sugli immobili (Ici):
lo ha confermato la responsabile del Servizio tributi,
Salvina Troia. L'aliquota del 5 per mille sarà applicata
sulla prima casa (con una detrazione di 103,29 euro) e sugli
altri immobili.
L'assessore
comunale al Bilancio e alle Finanze, Francesco Medulla,
ha escluso la tesi di una maggiore pressione fiscale sui
cittadini («L'aumento della Tarsu era stato previsto in
passato») e il pericolo di un deficit finanziario delle
casse pubbliche. Capitoli di spesa e strategie d'intervento,
durante l'esame del bilancio annuale e pluriennale, saranno
illustrati il prossimo 13 giugno in aula consiliare. (Lucio
Gambera)
* Un'altro
balzello che aumenta, con buona pace di chi deve fare i salti
mortali per arrivare a fine mese. Meno male che il sindaco
Vittorio Musumeci, in una recente intervista al Quotidiano
di Sicilia, aveva dichiarato che a Militello «le aliquote
fiscali non sono state accresciute»! (alma)
Lunedì 28 Maggio
LO "GRAN RIFIUTO" DI
BELLUOMO E POLLINA
In
riferimento alle procedure per la sostituzione del
consigliere comunale di Militello, Nicola Carrera
Nulla, eletto nella lista Ulivisti e dichiarato
decaduto, Marcello Belluomo e Giuseppe Pollina
hanno ufficialmente comunicato al presidente del
Consiglio, Giuseppe Fucile, «la propria
irrevocabile indisponibilità a ricoprire la carica di
consigliere». (Lucio Gambera)
Domenica 27 Maggio
PALAZZETTO DELLO
SPORT: IL GRANDE, VECCHIO, DECREPITO
«Strutture
metalliche e pilastri esterni richiedono interventi urgenti. Il
degrado del Palazzetto dello sport, a Militello, deve essere
fermato. Nei prossimi mesi potrei sottoscrivere una
dichiarazione di non agibilità dell'impianto, escludendo lo
svolgimento di qualsiasi attività sportiva e di altre
manifestazioni». Lo ha detto l'ing. Michele Dell'Uomini
(dirigente dell'Area tecnica) durante l'ultima seduta del
Consiglio comunale, rispondendo a quesiti sulla conservazione e
sulla sicurezza dell'immobile.
Dopo
sopralluoghi e verifiche, il responsabile dell'Ufficio tecnico
non ha escluso l'esecuzione di lavori (previsti dal piano
triennale delle opere pubbliche) entro il prossimo mese di
settembre. L'edificio dovrà essere adeguato alle norme in
materia di antisisma. Finora sono stati eseguiti, con un
finanziamento regionale, pochi interventi di manutenzione
ordinaria alle coperture esterne, al parquet di gioco, agli
impianti elettrici e ai servizi igienici.
Suona un
campanello d'allarme, pertanto, per i club militellesi che hanno
utilizzato, nell'ultimo ventennio, il Palazzetto dello sport per
allenamenti e gare ufficiali. L'impianto non dovrebbe essere più
riservato, inoltre, alle manifestazioni del Carnevale, «non
essendo ufficialmente idoneo a usi diversi da quelli sportivi.
L'affluenza del pubblico dovrà essere limitata alla effettiva
capacità ricettiva della tribuna laterale. Non potranno essere
ammessi più di seicento spettatori».
Favorevoli
all'avvio dei lavori si sono dichiarati il consigliere Paolo
Straniero («I problemi non possono essere più risolti con
le consuete manutenzioni») e il sindaco Vittorio Musumeci
(«Le condizioni dell'immobile sono state ignorate per
molti anni»). Il consigliere Nicoletta Messina ha
ribadito, infine, «la non idoneità dell'edificio. Nei mesi
scorsi, tuttavia, la Pro Loco e il Comune hanno organizzato
spettacoli ed eventi serali, dimenticando le esigenze di
sicurezza di migliaia di cittadini». (Lucio Gambera)
Sabato 26 Maggio
Il "GRANDE BLUFF" DEL
VOLLEY MILITELLESE
Finisce a
Siracusa il lungo "calvario" dell'Etna Volley Militello. La
compagine militellese si lascia alle spalle la serie B2 e
ritorna nella "regionale" serie C. Dopo i proclami di ottobre
dello scorso anno, che seguivano alla "promozione" ottenuta
unendosi in matrimonio (sportivo) con l'Etna Volley, l'ex CPM ha
inanellato una lunga sequela di sconfitte (24) ed appena due
vittorie.
Stagione
deludente, quella sostenuta dalla società militellese. Eppure le
intenzioni erano, sulla carta, impegnative. Soddisfazione,
infatti, esprimeva ad ottobre la presidente del club, Salvina
Cirnigliaro, che ammetteva come «l'intesa
permetterà il mantenimento di un notevole patrimonio e di una sana
tradizione sportiva, inaugurando un 'altra stagione d 'impegni nel
nostro territorio, che può diventare un punto di riferimento per i
tanti sportivi del comprensorio Calatino-Sud Simeto. Gli obiettivi
prevedono, oltre al mantenimento della categoria, il coinvolgimento
del pubblico e delle famiglie alle nostre attività sociali».
Aspettative
deluse su tutti i fronti. Dall'allenatore, il bulgaro Boris
Kroumov, (poi sostituito da Ciccio Sabatino) forse
venuto in terra militellese per acquisire esperienza, alle
giocatrici, sicuramente non pronte ad affrontare il primo
gradino dei campionati nazionali.
Un vero
peccato questa ennesima occasione persa per lo sport militellese
che, ricordiamolo, vive anche con i contributi comunali.
(alma)
Venerdì 25 Maggio
osteoporosi e
artriti, convegno a militello
Un convegno
sul tema "Focus su osteoporosi e artriti" si svolgerà, a partire
dalle ore 8.30 di domani, presso la sala conferenza della
Pinacoteca "Laganà-Campisi" di Militello. La conferenza è stata
organizzata dal dott. Egidio Avarotti, direttore
dell'Unità operativa complessa di Ortopedia e Traumatologia
dell'ospedale "Basso Ragusa" di Militello e prevede interventi e
dibattiti dei medici Giuseppe Caniglia, Mario D'Avola,
Salvatore Gurrisi, Giovanni La Piana, Antonino
Lisciandrano, Biagio Papotto, Luciano Risuglia,
Giuseppe Rizzo, Giacomo Santagati e Eduardo
Spinella. (Lucio Gambera)
Giovedì 24 Maggio
VOLONTARI PULISCONO
LA VILLA COMUNALE
Tre
quintali di rifiuti sono stati raccolti, ai giardini pubblici,
da ambientalisti e giovani di Militello. L'iniziativa "Diamo un
calcio al degrado" - promossa dalla Sinistra giovanile - si è
conclusa con la consegna di 66 sacchi ai responsabili
dell'associazione "Kalat Ambiente" di Caltagirone, che hanno
messo in luce il valore educativo del servizio ecologico e
l'importanza della raccolta differenziata.
Alle
operazioni di pulizia hanno partecipato trenta ragazzi, che
hanno inserito i rifiuti (alluminio e vetro, plastica e carta)
in sacchi differenti. Le attività sono state precedute dalla
realizzazione di un dossier fotografico (presentato al pubblico)
sulle condizioni del principale "polmone verde" del centro
abitato e delle altre "zone verdi" di Militello.
In una
petizione popolare, che sarà consegnata con oltre duecento firme
all'amministrazione comunale, i promotori della giornata
ecologica hanno rivendicato maggiori sensibilità per le
politiche ambientali. Durante la manifestazione, inoltre,
consensi sono stati registrati dall'associazione "Pace" di
Militello, che opera per la difesa dell'ecosistema e degli
animali.
Le squadre
di volontari sono state coordinate da Francesco D'Amico e
Giuseppe Orlando. Sebastiano Caruso ha messo in
luce, infine, «la forza aggregante dell'iniziativa, che ha
richiamato ragazzi di diversa estrazione politica e cittadini».
(Lucio Gambera)
Mercoledì 23 Maggio
GIUSEPPE RENDA È
QUINTO AI MONDIALI DI KARATE
Mantiene
le promesse Giuseppe Renda e si classifica al quinto
posto (Cat. Esordienti B) nel 5º Mondiale per club di karate,
svoltosi lo scorso weekend a Caorle (VE); la kermesse sportiva
ha visto la partecipazione di circa 2000 atleti.
Il giovane militellese, classe 1994, ha combattuto nella
specialità "kata" (categoria marrone) stile "shotokan",
vedendosela con 32 concorrenti agguerriti ed esibendo
performance di alto livello, cedendo il passo solo ad atleti più
esperti (l'ultimo incontro lo ha disputato contro un russo), ma
"surclassando" il campione italiano di categoria.
Il quinto posto è comunque un importante risultato, che
arriva dopo aver raccolto, a conclusione della stagione
2006/2007, due titoli regionali per la Lombardia (specialità
"kata" e "kumite"), il secondo posto ai campionati italiani
(specialità "kata") e, appunto, una finale all'esordio nel
"mondiale".
«Giuseppe ha dimostrato di avere del vero
talento», ammette Claudio Colombi, il suo
preparatore. «Credo proprio che Militello possa essere
orgogliosa ed onorata - afferma il "coach" - di aver dato
i natali a colui che, a mio parere, è una speranza concreta nel
futuro di questo sport. Dopo la pausa estiva lo aspetta un altro
importante impegno: il campionato italiano di ottobre. Sono
certo che sentiremo ancora parlare di lui».
Intanto è chiara la volontà dei genitori Paolo Renda
e Margherita Cavalli: «Appena finito l'anno
scolastico Giuseppe si godrà una meritata vacanza, in attesa dei
prossimi appuntamenti agonistici, senza dimenticare, però, la
scuola. Tra poco meno di un mese ritorneremo a vivere nella
nostra terra e gli auguriamo - concludono - di continuare
a coltivare questa bella passione con la stessa gioia e
determinazione che ha distinto il suo percorso sino ad oggi.»
(alma)
Martedì 22 Maggio
CT-GELA: DENUNCIA
ALLA PROCURA DA PARTE DEL CODACONS
Omicidio colposo, lesioni e omissioni di atti d'ufficio:
in una denuncia presentata alla Procura della Repubblica di
Catania, che dovrà valutare la sussistenza delle tre ipotesi di
reato, il Codacons Sicilia ha chiesto l'accertamento di
eventuali responsabilità per i precari livelli di sicurezza
della strada statale 417 Catania-Gela. Secondo Francesco
Tanasi, segretario nazionale del Coordinamento delle
associazioni per la difesa dell'ambiente, dei consumatori e
degli utenti, «esiste una scandalosa carenza di manutenzione
dell'arteria statale, che registra numerosi incidenti mortali.
Occorrono opere straordinarie e urgenti per ripristinare le
condizioni di sicurezza dell'importante asse di collegamento».
La denuncia è stata predisposta dall'avv. Isabella
Altana, vice coordinatore dell'Ufficio legale regionale del Codacons: «In riferimento alle previsioni degli articoli 328,
589 e 590 del codice penale, la ricorrenza delle tre ipotesi
delittuose dovrà essere valutata dalla magistratura etnea».
Il Coordinamento delle associazioni ha osservato, in un
comunicato, che «i responsabili dei lavori non possono
rimanere inattivi: la stessa gravità dei sinistri indica la
necessità di interventi immediati. Il Codacons Sicilia si
costituirà parte civile nell'eventuale processo che sarà
celebrato nelle competenti sedi giudiziarie».
Dopo le iniziative politiche e il potenziamento dei
controlli di polizia sulla statale, quindi, adesso la denuncia
dei consumatori. Servirà a cambiare qualcosa? (Lucio Gambera)
IN PAGAMENTO LE BORSE
DI STUDIO 2004/05
Il Comune di Militello ha disposto il pagamento delle
borse di studio per l'anno scolastico 2004/2005 (scuole
elementari e medie inferiori). «I contributi economici -
ha reso noto l'Assessore alle Politiche scolastiche,
Francesco Medulla - potranno essere riscossi dai genitori
degli alunni, in via Umberto I, alla tesoreria municipale del
Banco di Sicilia». (Lucio Gambera)
Lunedì 21 Maggio
Catania-Gela: Roma
nicchia, Militello dorme
La
SS 417 Catania-Gela è ormai da qualche tempo oggetto di
attenzione dei media siciliani e un po' di tutti i cittadini del
Calatino; sfortunatamente ciò a causa degli innumerevoli
incidenti che, a dispetto del Parlamento di Roma per il quale
l'arteria di collegamento va bene anche così (tanto da essere al
195esimo posto nella lista di interventi previsti), continua a
registrare incidenti quando va bene e feriti o morti quando va
peggio.
Tutti
sappiamo che il 2 maggio scorso un prezzo altissimo lo hanno
pagato Salvatore Ragusa e Vituccio Minissale, i
due giovani rispettivamente di Militello e Scordia; non tutti
però avranno fatto caso che appena pochi giorni dopo hanno avuto
luogo altri gravi incidenti (coinvolto addirittura un autobus di
linea) nei quali le morti si sono fortunatamente soltanto
sfiorate. Ora, pure riconoscendo il torpore in cui le necessità
ricadono quando le gravità vengono a mancare (fatto tipicamente
italiano...), è indubbio che gli eventi di questo mese abbiano
lasciato un segno forte e un senso di urgenza assoluta in gran
parte dei cittadini e dei politici siciliani.
Ecco perché
il sit-in di sabato 19 ha visto una grande partecipazione di
amministratori e di gente comune, stanca di aprire le pagine dei
quotidiani e scorgervi periodicamente (ma ad intervalli
vicinissimi) le parole "tragico incidente" o "strada della
morte". E dispiace che tale manifestazione sia stata
ufficialmente promossa solo dai circoli di An e di Azione
Giovani: tutti percorriamo la statale, tutti dovremmo reclamare
la dovuta sicurezza.
Militello
comunque, dal suo canto, un po' c'era pure, con gli amici di
Salvatore Ragusa (e, al di la dell'impegno professionale, con il
corrispondente ed il fotografo de "La Sicilia", ndr). E
basta!
Sì, perché
a leggere le righe de "La Sicilia" di ieri e le pagine di
"Militello.Info", c'erano rappresentanti di Mineo, di
Grammichele, di Ramacca, di Mirabella Imbaccari, di Castel di
Iudica, oltreché esponenti della politica regionale e nazionale.
Non v'è, tra quelle stesse righe, alcun riferimento ad
amministratori militellesi.
Certi
dell'attenzione e dell'impegno dei nostri amministratori
riguardo la sicurezza stradale, si pensa subito a eventuali
altri improrogabili impegni degli stessi. Però scopriamo,
qualche centimetro più in là (sul quotidiano già citato, ndr)
e poco oltre lo stesso articolo (in questa pagina web, ndr),
che al Catello di Belgioioso (Pavia), alla riunione "promossa
dall'associazione culturale lombarda «Amici di Militello»
saranno presenti il vicesindaco Giuseppe Astorina e
l'assessore Salvatore Paolo Garufi".
Il tutto
lascia alquanto perplessi, per una serie di motivi: intanto
perché Militello - nonostante i frequenti rimpasti - non ha solo
due assessori, quindi sulla SS 417 poteva esserci pure con
qualcun'altro; poi perché i primi cittadini dei diversi comuni
sopra citati non hanno disdegnato di partecipare di persona al
sit-in; infine perché gli ultimi morti degli incidenti sulla
Catania-Gela sono, in parte, nostri concittadini e non si può
continuare sulla stessa "scia" dei funerali, quando è mancato
ogni minimo accenno di partecipazione a carattere istituzionale
(cfr. Militello.Info, news del 5 maggio).
Dunque se
l'arte, come diceva Gustave Flaubert, «fra tutte le
menzogne è ancora quella che mente di meno» è pure quella
che a Militello sta sempre più stretta ai cittadini.
Specialmente se ci sono "di mezzo" i morti. (Graziano Lo
Presti)
QUESTA SERA
CONSIGLIO COMUNALE
In sessione
ordinaria, alle 20.30 di domani, si riunirà il Consiglio
comunale. Oltre all'insediamento del consigliere Marcello
Belluomo (e alla sua eventuale decadenza e surroga in caso
di mancato giuramento), l'ordine del giorno prevede l'esame del
piano triennale delle opere pubbliche e dell'elenco annuale dei
lavori. Infine, sarà verificata la quantità e la qualità di
fabbricati e aree da riservare alla residenza, alle attività
produttive e terziarie. (Lucio Gambera)
Domenica 20 Maggio
CT-GELA: «È l'ora di
IMPEGNI PRECISI»
Verifica
degli iter amministrativi, analisi dei progetti tecnici: i due
impegni politici sono stati assunti, ieri, durante un sit-in
sulla Ss 417 Catania-Gela, la strada che continua a mietere vite
umane nei territori calatini. Alla silenziosa iniziativa di
protesta - promossa dai circoli di An e Azioni Giovani - seguirà
un incontro con il dirigente tecnico della sezione Anas di
Catania, ing. Giovanni Laganà. Il vicepresidente vicario
all'Ars, on. Raffaele Stancanelli, ha assicurato «un
tempestivo intervento del governo regionale sui temi della
sicurezza stradale. Con i competenti organi tecnici e statali,
sarà aperto un confronto diretto, che dovrà garantire l'avvio
dei lavori di adeguamento. Le finalità della manifestazione,
pertanto, non saranno solo legate a espressioni di
solidarietà verso i parenti delle vittime».
All'incontro hanno partecipato numerosi amici di
Vituccio Minissale e Salvatore Ragusa, i due operai
stagionali del Consorzio di bonifica della Piana di Catania che
hanno perso la vita (il 2 maggio scorso) in un tragico incidente
stradale. Agenti della Polstrada di Caltagirone, Vigili urbani e
Carabinieri di Ramacca hanno aggiunto una "cornice"
istituzionale al presidio di cittadini, lavoratori e utenti
della strada. Altre presenze sono state "firmate" dai
parlamentari di An Fabio Fatuzzo, Salvo Pogliese e
Basilio Catanoso; dai sindaci Giannantonio Malgioglio
(Ramacca), Enzo Marchingiglio (Mirabella Imbaccari) e
Giuseppe Grasso (Castel di Iudica); dagli amministratori
locali Maurizio Siragusa (vicesindaco di Mineo) e
Francesco Amato (presidente del Consiglio comunale di
Grammichele). Tutti hanno ribadito l'opportunità di un'azione
comune.
Secondo l'Assessore provinciale al Territorio, Marco
Falcone, «il Piano regionale dei trasporti non prevede il
raddoppio delle carreggiate sulla Ss 417 Catania-Gela. Un
congruo budget di spesa, tuttavia, prevede l'impiego di 25
milioni di euro in lavori straordinari. La realizzazione di
nuove rotatorie e svincoli, in almeno cinque tratti dell'arteria
statale, potrebbe elevare gli attuali livelli di sicurezza».
Alcuni
ragazzi portano uno striscione («Vogliamo una CT-Gela più
sicura»), altri distribuiscono un volantino («Fermiamo la
strage degli innocenti»). I sentimenti di commozione e
rabbia riaffiorano all'arrivo di familiari e parenti di Vituccio
Minissale. Mazzi di fiori ricordano l'ultimo, ingiusto
"sacrificio" sulla strada del lavoro.
Il padre della vittima di Scordia, Rosario Minissale,
piange: «Devo tenere in vita mio figlio. Devo aprire una
battaglia per la sicurezza stradale. Mi batterò con tutte le mie
forze, da aggi all'avvenire, perché questa maledetta strada sia
messa in sicurezza. Sulla Ss 417 non si verificano le solite
stragi del sabato sera. Su questa arteria perdono la vita
soltanto i lavoratori».
Sulla statale, oltre agli utenti di Caltagirone,
Grammichele, Mineo, Ramacca e di altri centri, viaggiano da un
decennio pure i mezzi provenienti da Militello e Scordia, che
hanno escluso la più antica Ss 385 dalla mappa dei collegamenti
con il capoluogo etneo.
Incidenti stradali e "mattanze" umane, secondo gli usuali
rilevamenti di Polstrada e Carabinieri, avvengono soprattutto
nelle ore diurne e pomeridiane. «Dal 1970 si susseguono -
osserva Minissale - solo interventi di manutenzione. Le
moderne infrastrutture viarie, in questa area della Sicilia
orientale, sono un vero miraggio». (Lucio Gambera)
DELEGAZIONE DEL
COMUNE A BELGIOIOSO (PV) PER INCONTRARE GLI EMIGRATI
Al Castello di Belgioioso, in provincia di Pavia, si
svolgerà oggi il primo "Incontro annuale di Primavera" con un
gruppo di emigrati in Lombardia. Alla riunione - promossa
dall'associazione culturale lombarda "Amici di Militello" -
saranno presenti il vicesindaco Giuseppe Astorina e
l'assessore Salvatore Paolo Garufi. (Lucio Gambera)
I GIOVANI DELLA
SINISTRA PULISCONO LA VILLA
In collaborazione con la società "Kalat Ambiente" di
Caltagirone, ragazzi di Militello ed esponenti della sinistra
giovanile, alle 9 di oggi, effettueranno un intervento di
pulizia nei giardini pubblici comunali. Le attività rientrano
nell'iniziativa "Diamo un calcio al degrado". (Lucio Gambera)
Sabato 19 Maggio
POLSTRADA PER LE
ELEMENTARI
«L'educazione
stradale comincia dai banchi di scuola»: insegnanti e alunni
dell'istituto "Carrera" di Militello hanno messo in luce i
risultati di un progetto didattico, che ha forgiato nuove
coscienze e impegni in classe. Conoscenza dei segnali stradali,
rispetto dei limiti di velocità: i bambini hanno deciso di
percorrere la "strada" della sicurezza, impegnandosi davanti ai
rappresentanti delle forze dell'ordine e delle istituzioni
(Polizia stradale di Caltagirone, amministratori comunali,
Vigili urbani e Carabinieri di Militello).
L'ispettore Emilio Ruggeri (comandante della
Polstrada calatina) ha spiegato ai giovanissimi studenti, con il
supporto di un filmato appositamente realizzato, l'operato della
Polizia stradale e le principali norme per una guida sicura: «occorre
però - afferma - maggiore responsabilità da parte dei
giovani ed una migliore attenzione da parte dei genitori, da cui
deve partire il buon esempio nel rispetto delle norme del Codice
della strada».
Particolarmente apprezzata, da parte dei ragazzini del "Carrera",
la possibilità di "montare" le moto della Polstrada e poter
azionare sirene e lampeggianti del fuoristrada in dotazione al
Comando di Caltagirone. Inoltre gli agenti intervenuti hanno
spiegato l'utilizzo del pannello a messaggio variabile presente
sul "Subaru" e la funzione dell'etilometro per il controllo del
tasso alcolemico.
Tutte le attività sono state coordinate
dall'insegnante-referente Salvatrice Ventura, con il
supporto del dirigente scolastico Giuseppe La Rocca.
Altri contributi sono giunti da Santa La Rosa, Silvana
Scirè, Annita Passione, Franca Seria, Sofia
Cristina La Magna, Rosalba Cascio, Enza Barresi,
Giovanna Di Giorgi, Rosetta Sanguedolci e
Franca Biondi, che hanno coinvolto nove classi delle
primarie.
Specifici sostegni tecnici sono giunti dall'ispettore di
Polizia municipale Sebastiano Ventura, che nei prossimi
giorni, in alcune zone del centro abitato, guiderà gli alunni in
esercitazioni pratiche. Alla presenza di decine di genitori,
infine, alla conferenza di ieri hanno partecipato anche
Vincenzo Drago (maresciallo dei CC della stazione di
Militello) e gli assessori comunali Francesco Medulla e
Gino Maggiore. (Lucio Gambera)
PER IL SINDACO MUSUMECI MILITELLO è "SVILUPPO E TURISMO"
In
una recente intervista rilasciata ad Antonio
Condorelli del "Quotidiano di Sicilia" (pubblicata
nell'edizione del 12 maggio scorso, pag. 11, e
qui scaricabile integralmente), il sindaco Vittorio Musumeci ha avuto modo di evidenziare
una Militello «antica eppure moderna, insigne per i
suoi monumenti e apprezzata per la sua storia [ma]
falcidiata dalla emigrazione e dalle problematiche
conseguite alle nuove forme di economia che hanno
relegato l'agricoltura nell'abbandono e nella
disperazione dei suoi operatori». La "medicina"
auspicata per il rilancio della città del Milite, a
detta del sindaco, è la creazione di «strutture per
un turismo d'arte [per] aumentare le presenze e
l'occupazione».
Riguardo,
invece, l'aspetto del "bilancio" comunale, è interessante
apprendere dal primo cittadino che lo stesso bilancio è
«generoso nei servizi alle persone, attento alle
attività promozionali, [ma] asfittico, per ora, in
talune previsioni di intervento a causa della massa di
ristrettezze finanziare provocate da un governo
nazionale poco attento alle esigenze dei Comuni». Piacerebbe conoscere quale effettiva "attenzione alle
attività promozionali" è stata realmente data in
questi anni e quali frutti ha portato nelle già magre
tasche dei militellesi.
Sempre
sul fronte "fiscalità" è interessante accorgersi
dall'intervista che «le aliquote fiscali non sono
state accresciute». Forse intendeva, Musumeci,
riferirsi esclusivamente alla "aliquota" Ici, giacché nel frattempo
sono aumentati i costi per la raccolta e lo smaltimento
dei rifiuti urbani ed i "balzelli" per il servizio
idrico che, puntualmente, ogni estate viene erogato a
singhiozzo pur in presenza di forti e copiose piogge
durante le stagioni precedenti.
Circa
i rapporti con la "macchina" amministrativa si rileva che
«L'amministrazione comunale di Militello è vissuta,
per tutto il quadriennio, in armonico rapporto con tutti
gli organi istituzionali, da cui abbiamo ricevuto il
consiglio ed il sostegno». Probabilmente l'"Avvocato" non
ha modo di ascoltare ciò che odono le vetuste mura dell'Abbazia benedettina:
se tali manufatti potessero parlare
e "riferire", ci si accorgerebbe che i
commenti sull'operato del "team" confronti
dell'Amministrazione sono di tutt'altro tenore.
Non
meno rilievo viene dato, altresì, alle mirabolanti opere pubbliche
realizzate, ovvero «la pinacoteca e la
biblioteca; l'istituendo Museo Civico; la
riqualificazione di piazza Vitt. Emanuele e piazza
Municipio oltre alla via che le collega; il recupero
dell'ex orfanotrofio. [...] il [...] restauro
conservativo del palazzo comunale».
Viviamo
in una "grande" città dai ricchi contenuti culturali ed
artistici e non lo sappiamo. (alma)
*
Già, viviamo da sempre in una grande città... Questa è
una delle poche affermazioni giuste che trovo nelle
risposte all'intervista. In realtà, a
Militello, esistono solo grandi contenitori culturali e
artistici (biblioteche, archivi, musei, palazzi e chiese)
con pochissimi contenuti.
I contenitori sono beni materiali e immateriali, che
possono sviluppare coscienze e consapevolezze. Ma senza
i contenuti, ovvero senza i servizi, che garantiscono
l'approccio diretto con le risorse primarie, non si va
da nessuna parte.
Con minori giri di parole, si potrebbe dire che a
Militello si pensa solo alla conservazione e non alla
fruizione, al recupero e non all'utilizzo. E questo
perchè, dalla fase di salvaguardia a quella della
valorizzazione, ne passa di tempo e di capacità.
I nostri amministratori o i politici del nostro tempo,
purtroppo, pensano che basta cambiare il lifting di una
chiesetta o di un convento per richiamare visitatori.
Nulla di più sbagliato, ma quando si è limitati l'errore
è assolutamente inevitabile!
Altrove non hanno la chiesetta antica, né il convento,
ma hanno i contenuti (non i contenitori!) che richiamano
tanta gente. Quei contenuti si chiamano risorse umane al
posto giusto, responsabili competenti di marketing,
addetti al management, alle relazioni pubbliche, hostess
avvenenti e guide turistiche, informatori, catalogatori.
A Militello dove le trovate queste professionalità? O
meglio, perchè si spendono soldoni in pseudo figure
professionali, che tutto possono fare tranne che portare
gente in questa terra? Potrei sciorinare altri aspetti
contradditori, potrei continuare...
Ma io non vi dirò altro... Provate a ribellarvi!!!
(Lucio Gambera)
INFIORATA DI NOto:
militello partecipa con uno stand promozionale
Un'importante
vetrina pubblicitaria, per la "Città del Milite", è stata
offerta dalla municipalità di Noto. Come per lo scorso anno,
anche nell'edizione 2007 dell'Infiorata, infatti, il comune
netino mette a disposizione delle località della Sicilia
sud-orientale, inserite nella "World Heritage List" dell'Unesco,
diversi stand gratuiti dove allestire spazi espositivi e di
promozione turistica.
A margine delle
splendide "infiorate" (19 e 20 maggio), quest'anno dedicate al
"Liberty", Militello è rappresentata dall'Associazione "Alfa e
Omega", presieduta da Paolo Lisciandrano. L'incarico di
veicolo promozionale è stato conferito all'associazione
dall'Assessore al turismo Gino Maggiore, «affinché
questa nuova organizzazione - ammette l'assessore - possa
essere un "fresco" veicolo promozionale e riesca a far conoscere
le nostre bellezze, la nostra architettura ed il nostro Barocco.
Per questioni meramente logistiche ed organizzative, siamo stati
costretti, nostro malgrado, a non utilizzare la Pro-Loco e la
struttura interna comunale».
Con la somma di
1.000 euro, erogata dal Comune alla "Alfa e Omega", Paolo
Lisciandrano è pienamente convinto di «riuscire a offrire un
ampio ventaglio di materiale promozionale. Portiamo con noi
- conferma il presidente - guide turistiche, foto e manifesti
su Militello, nonché poster sui luoghi più attrattivi della
nostra città. Una sufficiente quantità di prodotti tipici,
inoltre, ci permetterà di far "assaggiare" anche la gastronomia
militellese. Un video appositamente ed amichevolmente realizzato
da un professionista del settore consentirà, a chi visiterà il
nostro stand, un viaggio virtuale attraverso i momenti ed i
luoghi più significativi di Militello».
"LA NOTTE DI MUSEI",
ARTE E CULTURA GRATUITA PER CHI NON AMA DORMIRE
Favorire
la conoscenza dell'arte e della cultura a livello europeo:
questo il senso de "La nuit des Musées", la manifestazione di
respiro europeo organizzata dal Ministero francese della Cultura
e della Comunicazione. Alla sua terza edizione, anche questa
notte i musei che aderiscono all'iniziativa rimango aperti,
gratuitamente.
Vasta
l'adesione delle strutture espositive su tutto il territorio
europeo, dove i più importanti musei potranno essere visitati e
"vissuti" dal pubblico, soprattutto giovanile. Gal Portogallo
all'Azerbaijan, dalla Norvegia all'Italia, sono 46 le nazioni
europee che aprono alla fruizione "notturna", e gratuita, circa
2000 musei (dal tramonto all'una del mattino).
Gli spazi
museali diventano così, per l'occasione, luoghi di spettacolo,
spazi di animazione culturale, di teatro, di lettura, di canto
ed anche di degustazione; secondo gli organizzatori francesi, la
"Notte dei musei" è «un modo creativo e conviviale per
sensibilizzare il più vasto pubblico, specialmente giovanile,
per scoprire le collezioni dei nostri musei. Un avvenimento che
l'anno scorso ha "mosso" in tutta Europa quasi due milioni e
mezzo di visitatori».
234 è il
numero degli eventi previsti lungo tutta la Penisola; la Sicilia
risponde con 41 appuntamenti (seconda ai 43 del Veneto). Nella
provincia di Catania sono 8 le strutture espositive (per cinque
comuni) che hanno aderito alla "notte":
Museo d'Arte Sacra San Nicolò (Militello), Casa Museo Luigi
Capuana (Mineo), Museo Civico "Luigi Sturzo" (Caltagirone),
Museo della fotografia storica e contemporanea (Caltagirone),
Archivio storico del comune (Catania), Museo Civico Castello
Ursino (Catania), Chiesa Monumentale "San Nicolò l'Arena
(Catania), Museo etnografico dell'Etna (Linguaglossa). (alma)
Venerdì 18 Maggio
LA REGIONE AUMENTA IL
BUDGET DEl DISTRETTO SOCIO SANITARIO
«Il
distretto socio-sanitario D20 è virtuoso»: l'appellativo
della Regione esalta il sistema integrato degli interventi in
sei centri del circondario. I comuni di Castel di Iudica,
Palagonia, Militello, Ramacca, Raddusa e Scordia potranno
utilizzare, nell'ambito del piano di zona, un finanziamento di
1.788.000 euro per il prossimo triennio. Il budget di spesa
comprende una quota-premio di 615 mila euro, che riconosce il
proficuo completamento di politiche e misure sociale nel periodo
2004-2006.
Fino al 31
dicembre 2009 saranno garantiti servizi di segretariato sociale,
attività ludico-ricreative per anziani e minori, assistenze
domiciliari agli anziani, trasporti e supporti per disabili,
ricoveri in istituti e case di cura, sostegni economici e bonus
socio-sanitari. I vari adempimenti di gestione, con l'avvallo
del comitato dei sindaci dei sei Comuni del Calatino, saranno
curati da un membro dell'Azienda Usl 3 (distretto di Palagonia)
e da figure tecnico-amministrative (Francesca Sinatra,
Elvira Salerno, Giuseppa Santagati, Angela Puleo,
Sebastiano Carrera, Carmela La Rocca, Letizia
Finocchiaro e Lidia Cappello) presso gli Enti
municipali.
Soddisfazione
per il bilancio delle ultime attività triennali è stata espressa
dal presidente del distretto socio-sanitario D20, Giuseppe
Astorina, che ricopre la carica di vicesindaco di Militello:
«Il successo delle politiche d'area si lega all'impegno di un
valido team di operatori, che hanno saputo unire esperienze
professionali e risorse umane nel comprensorio. Gli interventi
saranno attuati secondo un modello integrato, che coinvolge
aspetti sanitari e sociali, ponendo in luce il ruolo
dell'Azienda Usl 3 e dei Servizi sociali comunali».
Il piano di
zona prevede a Militello, inoltre, lo svolgimento di attività di
servizio civile, l'inserimento lavorativo di soggetti con
patologie mentali e l'apertura permanente di un centro
ricreativo per anziani. Nel programma locale rientrano, infine,
i servizi individuali di asilo nido e le assistenze in favore di
immigrati, che potranno rivolgersi ad un apposito sportello.
(Lucio Gambera)
Giovedì 17 Maggio
NEL MEZZO DEL CAMMIN
DI NOSTRA... "VILLA", MI RITROVAI PER UNA "SELVA OSCURA"
Impianti
elettrici danneggiati, luci spente: l'oblio avvolge i giardini
pubblici di Militello. Il 62% delle lampade (63 su 101) non
funziona da alcuni mesi: atti di vandalismo e incuria hanno
trasformato in una "selva oscura" una delle aree verdi più
antiche ed estese della provincia etnea. L'oscurità regna nel
parco Rimembranze, che si estende tra i viali Regina Margherita
e Sebastiano Scirè: poche luci (20 su 81) affiorano tra gli
alberi. Ai ripetuti danneggiamenti resistono soltanto i sistemi
d'illuminazione del piazzale centrale: i riflettori non sono
facilmente raggiungibili dai giovani... "tiratori scelti" di
pietre.
Soltanto la
zona superiore della villa, che ospita dal 1924 il monumento ai
Caduti di tutte le guerre, appare sufficientemente illuminata.
Quasi tutte le lampade (18 su 20) restano accese durante le ore
serali e notturne, garantendo la visibilità necessaria al
"polmone" più importante della città. Altri livelli
d'invivibilità si registrano abitualmente nelle ore pomeridiane:
conducenti di scooter e moto accedono dall'ingresso principale,
pregiudicando momenti di relax e passeggiate agli anziani. Non
manca, inoltre, il degrado per l'abbandono indiscriminato di
rifiuti (in strade interne e aiole) e per l'abbattimento di
sedili di pietra lavica. Non ci sono più anatre nella vasca, né
i volatili che hanno richiamato, in passato, le attenzioni di
tanti bambini: sono definitivamente sparite anche tutte le
gabbie metalliche.
Il
comandante della polizia municipale, Miryam Gagliano, ha
ammesso «il carattere temporaneo ed esiguo delle misure di
repressione. Controlli periodici, all'interno del parco e della
villa, sono eseguiti fino alle 20 dai vigili urbani. Le
insufficienti risorse finanziarie e le carenze d'organico,
comunque, escludono l'ipotesi di una vigilanza notturna delle
aree verdi nel periodo estivo». (Lucio Gambera)
[Il "censimento" e
la verifica dei lampioni della Villa Comunale e del Parco delle
Rimembranze è stato effettuato martedì 15 maggio, tra le ore
20:51 e le ore 21:20, ndr].
Mercoledì 16 Maggio
GIOVANISSIMO
MILITELLESE AI MONDIALI DI KARATE
Ha
13 anni e grinta da vendere. Giuseppe Renda è militellese
ma vive a Gavardo (BS) dove tre anni fa i suoi genitori si sono
trasferiti per motivi di lavoro; in terra lombarda ha iniziato ad appassionarsi alle
arti marziali. Ora approda al 5º Mondiale
per Club di karate, che si svolgerà i prossimi 19 e 20
maggio al palasport di Caorle (VE). Con altri 2000 partecipanti,
in rappresentanza di circa 30 paesi (tra cui le rappresentanze
di Russia, Egitto, Iran, Irlanda, Israele, Polonia, Romania e
Brasile) dovrà disputare gare nelle specialità "kata" (forma) e
"kumite" (combattimento) per la categoria "Esordienti B",
riservata agli atleti tra i 13 ed i 15 anni.
Il giovane
"cintura marrone" (grado immediatamente precedente la cintura
nera) della "Città del Milite", non è nuovo alle
competizioni di un certo prestigio. Proprio sabato scorso,
infatti, ha
confermato sul tatami la sua supremazia nelle due specialità,
aggiudicandosi per la terza volta (consecutiva) il titolo di
campione regionale lombardo.
In forza
alla società Eunka di Gavardo, Giuseppe ha un talento «capace
di dimostrarsi competitivo - afferma il suo maestro,
Claudio Colombi - sia nel Kata, il combattimento
immaginario con più avversari, sia nel Kumite». Durante i
campionati l'atleta militellese «dovrà dimostrare -
puntualizza il suo "coach" - velocità, potenza, tecnica,
ritmo ed espressività in tecniche codificate. Pur giovane,
Giuseppe è in possesso di tutte queste caratteristiche ed è una
concreta speranza a cui si prospetta un futuro da campione se
saprà mantenere quelle che sono le sue qualità migliori: umiltà,
impegno costante e passione uniti ad una indiscutibile
predisposizione».
L'augurio è
che il giovane karateka dell'Eunka di Gavardo (ma che dopo i
mondiali di Caorle si trasferirà con la famiglia a Militello)
viva con gioia
questa esperienza non concessa a tutti i suoi coetanei e sappia
dare il meglio di sé con serenità e con la consapevolezza che,
al di là di ogni risultato, è già un onore partecipare ad un
campionato del mondo dai forti connotati di aggregazione e di
socializzazione. Non gli chiediamo certo di portare a Militello
una medaglia ma, si sa, la speranza è sempre l'ultima a morire.
(alma)
Martedì 15 Maggio
IL DIFENSORE CIVICO
SI FA VIVO CON IL "PROBLEMA SICUREZZA"
«Preoccupazione
e ansia abitano, da alcuni giorni, nelle case di molte famiglie:
tanti ragazzi rischiano di perdere la vita in incidenti
stradali. Nelle ore serali, a Militello, si vive in un clima di
costante emergenza: le strade principali si trasformano in
circuiti per alcuni conducenti di scooter e moto. Esiste un
inderogabile obbligo morale e civile: imporre il rispetto delle
norme del codice della strada». Francesco Virgata,
difensore civico, punta i riflettori sui problemi della
sicurezza e della viabilità nel centro urbano, richiedendo, in
una lettera aperta trasmessa a organi e uffici del Comune,
l'adozione di urgenti misure repressive.
Secondo il
"tutore" municipale, il Consiglio comunale, che ha recentemente
approvato un documento sulla prevenzione dei sinistri stradali,
dovrebbe assumere ulteriori iniziative. Alla fase della
solidarietà, dopo l'ultimo lutto per la morte di due giovani
sulla Ss. 417 Catania-Gela, dovrebbero seguire interventi
concreti. «Alcune tragedie umane - ha aggiunto Virgata -
possono essere evitate. Occorre il rispetto dei limiti di
velocità e delle disposizioni sull'uso del casco. Per una più
proficua azione repressiva, inoltre, serve un maggior impiego di
uomini e mezzi sul territorio».
Con una
missiva, sulla vicenda si è espresso il presidente del Consiglio
comunale, Giuseppe Fucile, che ha riconosciuto la
fondatezza delle segnalazioni: «L'argomento non può essere
sottoposto, tuttavia, all'esame del Consiglio. Lo esclude un
chiaro parere della segreteria generale. L'assunzione di atti di
gestione rientra, infatti, nelle specifiche competenze di organi
e uffici amministrativi». Fucile ha effettuato, comunque, un
richiamo al senso di responsabilità di tutte le parti
istituzionali: «La vera analisi del problema non deve essere
elusa con falsi pretesti. Certi atteggiamenti, che ricordano il
comportamento dello struzzo, non portano ad alcuna soluzione. I
nodi devono essere sciolti, con adeguate azioni, dai
responsabili della sicurezza stradale». (Lucio Gambera)
Lunedì 14 Maggio
NUOVE PROPOSTE DALLA
SINISTRA GIOVANILE
Un nuovo gruppo giovanile si "affaccia" nel panorama
politico di Militello. In via Umberto è stato aperto il circolo
della Sinistra giovanile, che si propone di offrire una nuova
"palestra" di progetti e idee per la crescita socio-economica.
Con il contributo di due promotori, Francesco D'Amico e
Giuseppe Orlando, la sezione ospiterà le diverse "anime"
della sinistra militellese, impegnandosi per la costituzione di
un coordinamento in tempi brevi.
I ragazzi hanno deciso di organizzare, entro la fine di
maggio, una "Giornata dell'ambiente" a Militello, rimuovendo
sterpaglie e rifiuti in un angolo della città. All'iniziativa
dovrebbe seguire, inoltre, la sistemazione di alcuni alberi e un
dibattito cittadino sulla qualità del verde urbano. Il
territorio comunale è "invaso" da numerose microdiscariche, che
il comando della polizia municipale ha già segnalato, in un
esposto, alla Procura della Repubblica di Caltagirone.
Altri appuntamenti e attività sono previsti nei prossimi
mesi. Sebastiano Caruso componente della Sinistra
giovanile, ha osservato che «tanti ragazzi, con cadenza
settimanale, partecipano al dibattito sulle strategie di
sviluppo della comunità militellese. In estate sarà creato,
infine, un filo di collegamento con alcuni centri del
Calatino-Sud Simeto: sono previsti momenti d'aggregazione,
spettacoli pubblici e feste». (Lucio Gambera)
Domenica 13 Maggio
ADDIO CASERMA
POMPIERI. MILITELLO PERDE Un'ALTRA OCCASIONE
Si
allontana l'istituzione del distaccamento dei vigili del fuoco:
a Militello sarà realizzato un presidio di Protezione civile e
una pista per l'atterraggio di velivoli. I servizi di emergenza
e le relative aree sono stati individuati a Piano Mole, in una
contrada che ospita, nelle adiacenze della Sp 28/I e di alcuni
fondi rurali, edifici scolastici e impianti sportivi. Gli
interventi sono stati confermati dall'amministrazione comunale,
che ha già raggiunto le prime intese con i responsabili del
Dipartimento regionale di Protezione civile.
In caso di
calamità naturali, con l'ausilio di esperti e tecnici, la
"centrale" del Com (Centro operativo misto) garantirà la
prosecuzione dei collegamenti e delle più urgenti attività
intercomunali. Un'idonea superficie costituirà, inoltre, il
punto di "approdo" per gli elicotteri: la soluzione sarà utile
(soprattutto nelle ore notturne) per le eliambulanze del
soccorso aereo, che trasportano in ospedale, al reparto di
Rianimazione, pazienti in gravissime condizioni. Spazi per
l'atterraggio sono stati finora "inventati" al viale Regina
Margherita e nei due campi sportivi.
Non sarà
più proponibile, invece, la caserma dei vigili del fuoco. Un
distaccamento permanente sorgerà a Palagonia in contrada
Vanchella, mentre a Vizzini ha già aperto i battenti, in
località Conventazzo, un presidio per volontari. I due Comuni,
con i rispettivi sindaci Fausto Fagone e Vito Cortese,
hanno dato una decisiva "accelerata" alle richieste, concedendo
pure i locali. La vana attesa di una caserma a Piano Mole,
peraltro, si aggiunge alla perdita di un'altra chance, che
avrebbe avuto, in passato, il sostegno della Provincia:
l'utilizzo del plesso della stazione Fs di Mineo. Il territorio
militellese (da Piano Garofali alla stazione ferroviaria, dalla
Sp 47 per Francofonte al centro urbano) rientra adesso nelle
zone d'intervento dei pompieri vizzinesi.
Per il sindaco di Militello, Vittorio Musumeci, «una
nuova serie di servizi, nella zona nord del paese, garantirà
interventi in difesa del territorio e della comunità». Non
ha dubbi, infine, l'ex primo cittadino, Antonio Lo Presti:
«Il Comune registra altri insuccessi. Anche il distaccamento
dei vigili del fuoco, dopo le prime disponibilità di volontari
militellesi, si è perso per evidenti ritardi». (Lucio
Gambera)
Sabato 12 Maggio
INCIDENTE SULLA
CT-GELA: SCORDIA SI MUOVE, MILITELLO dorme
Dopo
l'ennesimo incidente mortale che ha strappato alla vita il
militellese Salvatore Ragusa e lo scordiense Vituccio
Minissale, il Consiglio comunale si è mobilitato per
intraprendere iniziative eclatanti per porre all'attenzione
degli organi competenti il grave problema della viabilità.
Commovente l'intervento del consigliere di An, Rosario
Minissale, padre di Vituccio, che ha annunciato di avere
intrapreso una battaglia per salvaguardare la salute e la
sicurezza dei cittadini. «Mi chiedo - ha dichiarato con
la voce rotta dall'emozione - perché non si interviene per
mettere in sicurezza la Catania-Gela e di quanti morti hanno
bisogno le istituzioni prima di intervenire per togliere le
prostitute che invadono pericolosamente la SS 385 o ad
intervenire sulla Strada Consortile di Passo Martino, chiusa da
molti mesi, o di porre rimedio al semaforo lampeggiante sul
Ponte Simeto».
Molti gli
interventi finalizzati ad atti eclatanti sino a quella di
bloccare la viabilità. Nel corso del dibattito consiliare il
Sindaco Salvatore Agnello ha individuato problematiche
differenti per ognuna delle strade interessate: manto
dissestato, nessuna illuminazione, acqua stagnante in caso di
pioggia riguardo alla Sp 28/I. Per la Sp 16 e la Sp 68 per
Lentini sono stati richiesti recentemente interventi risolutivi
al Presidente della Provincia Regionale di Siracusa, Bruno
Marziano, senza ancora nessun segnale concreto.
Condiviso
l'intento di aprire una ampia discussione con le amministrazioni
locali interessate e i consigli comunali. Come la necessità di
avere risposte chiare da parte del Presidente della Regione,
Salvatore Cuffaro, e del Ministro per le Infrastrutture
Antonio Di Pietro sul futuro della Catania-Gela. Intanto il
sindaco ha già richiesto anche a nome del Consiglio Comunale un
incontro al Dirigente Compartimentale dell'Anas, ing.
Giovanni Laganà, per conoscere lo stato reale degli
interventi di messa in sicurezza dell'arteria.
Per dare un
segnale forte contro la presenza delle prostitute che a decine
prendono possesso della SS 385, alle Questure di Catania e
Siracusa e alle Prefetture delle due province nel cui territorio
si snoda la statale, il Sindaco ha proposto il coinvolgimento
della cittadinanza più sensibile per formare una lunga catena
umana che occupi lo spazio in cui tutti i giorni sono costrette
a prostituirsi. (Lorenzo Gugliara/La Sicilia Web)
I "MOVIMENTI" IN
GIUNTA E CONSIGLIO
A distanza di un
mese dalle dimissioni dell'assessore Mario Maggiore, il
sindaco Vittorio Musumeci ha deciso di assegnare - in
attesa di un rimpasto amministrativo o della designazione del
nuovo assessore - la delega ai Servizi cimiteriali all'assessore
alle Attività produttive, Santo Partenope.
Sul fronte del
Consiglio comunale, invece, con 9 favorevoli e 2 astenuti, dopo
la revoca di una precedente deliberazione e la successiva presa
d'atto di una causa d'incompatibilità, il Consiglio comunale di
Militello ha approvato la decadenza del consigliere Nicola
Carrera Nulla (Ulivisti), disponendo la surroga con il
consigliere Marcello Belluomo. Il presidente del
Consiglio, Giuseppe Fucile, ha osservato che «nelle
scorse settimane, dopo alcune richieste di chiarimenti e rilievi
istituzionali, l'iter è stato parzialmente annullato e
modificato per ragioni di autotutela da parte dell'organo
consiliare». (Lucio Gambera)
Venerdì 11 Maggio
TOLTI I SIGILLI
IL POZZO DELLA DISCORDIA
«Si
concede una licenza provvisoria di prelievo delle acque. I
sigilli - apposti lo scorso 3 maggio - possono essere
immediatamente rimossi»: lo ha stabilito l'ufficio del Genio
civile di Catania, che ha concesso un termine (fino al prossimo
10 giugno) per l'utilizzo delle risorse idriche di contrada
Chiusa-Lembasi. Il provvedimento si lega alle esigenze di
completamento dell'iter amministrativo, che dovrebbe registrare,
nelle prossime settimane, il rilascio della prevista
autorizzazione sanitaria.
Le ultime
disposizioni sono state ufficialmente comunicate alla società "Sgamid"
di Palermo (proprietaria del pozzo) e al Comune di Mineo, che
dal 1999 effettua l'approvvigionamento idropotabile. I sigilli
sono stati rimossi dal comandante della polizia municipale di
Militello, Miryam Gagliano, con l'assistenza degli
ispettori Sebastiano Ventura e Giovanni Romania.
Sopralluoghi e controlli, ieri mattina, sono stati eseguiti da
Vittorio Musumeci (sindaco di Militello), Maurizio Siragusa
(vicesindaco di Mineo), Marcello Zampino e
Antonino Catalano (membri dell'Utc di Mineo).
Da
responsabili dell'Asl 3 di Catania, inoltre, sono stati eseguiti
i primi accertamenti propedeutici di carattere sanitario, che
potrebbero ufficialmente confermare l'idoneità delle acque per
il consumo umano. Sull'intera vicenda, che riveste un interesse
primario per la comunità di Mineo, competenze istituzionali,
stato dell'istruttoria e interventi tecnici sono stati
verificati a Catania, in Prefettura, durante una conferenza di
servizi tra le parti. (Lucio Gambera)
Giovedì 10 Maggio
STRADE, NESSUNA
URGENZA PER L'ISOLA
Nell'elenco delle 12 strade più
pericolose d'Italia non ce n'è una siciliana. Lo
ha ricordato ieri il ministro per i trasporti
Alessandro Bianchi che nel rispondere a
un'interrogazione parlamentare dell'Mpa ha detto
che «nella legge finanziaria è previsto uno
stanziamento di 159 milioni per il triennio
2007-2009 per le attività connesse
all'attuazione del piano nazionale per la
sicurezza stradale. E altresì previsto l'impegno
per le 12 strade più pericolose del paese».
Ovvero: Pontina-Lazio; Pontebbana-Veneto;
Adriatica-Emilia; Postumia-Veneto; Fiacca-Lazio;
Domiziana-Campania; Paullese-Lombardia;
Romea-Veneto; Ticinese-Piemonte; Appia-Lazio;
RomeaEmilia Romagna; Dello StelvioLombardia.
La Ragusa-Catania, la Palermo-Agrigento e la
Catania-Gela che i siciliani, non a caso,
chiamano le "strade della morte", «rientrano in
una graduatoria di 1.091 strade censite», ha
sottolineato il ministro. Che ha continuato: «La Ragusa-Catania è al 43esimo posto, mentre la
Gela-Catania è al 195esimo». La classifica
secondo fonti interne al ministero «dovrebbe
lusingare i siciliani, dato che è stata stilata
in base al tasso di incidentilità». Quindi in
Sicilia gli incidenti non sarebbero così
numerosi.
Ma la risposta del ministro Bianchi, in
realtà, ha mandato su tutte le furie i firmatari
dell'interrogazione: «Questa è la
conferma che fino a questo momento il governo
non ha fatto nulla per affrontare il problema
della sicurezza delle strade in Sicilia»,
ha commentato a caldo il deputato autonomista
Sebastiano Neri, «e,
cosa più grave, abbiamo appreso che nulla ha
intenzione di fare nel prossimo futuro, poiché
nessuna delle strade della morte che
quotidianamente mietono vittime in Sicilia
rientra nella classifica ministeriale delle
strade più pericolose d'ltalia».
E poi una domanda provocatoria dal sapore amarostico: «Ci chiediamo quale sia il
numero di morti ritenuto congruo dall'attuale
governo prima di provvedere alla più elementare
messa in sicurezza di queste strade. Il fatto è
che, mentre in Sicilia seppelliamo giornalmente
le vittime di incidenti stradali, in altre parti
d'Italia si lavora già alle terze e quarte
corsie autostradali».
E proprio ieri il Codacons Sicilia ha
presentato una denuncia alla Procura della
repubblica di Catania per omicidio e lesioni
colpose e omissione in atti d'ufficio per gli
incidenti stradali mortali registrati sulla
statale Catania-Gela. «È scandaloso che una
strada così pericolosa non sia oggetto di
manutenzione tale da garantirne la sicurezza per
gli automobilisti che la percorrono», ha detto
il presidente de il' associazione dei
consumatori. Francesco Tanasi. Il Codacons, in
un eventuale processo, si costituirà parte
civile. (Antonella Sferlazza/Milano Finanza)
DENUNCIA DELL'MPA:
«PER IL GOVERNO LA CATANIA-GELA NON è PERICOLOSA»
Al governo
nazionale la questione infrastrutturale in Sicilia interessa
sino ad un certo punto. Se si parla di strade c'è sempre qualche
intoppo, qualche problema. Pochi soldi, scarsa collaborazione
regionale, progetti che non piacciono. Ma anche se si parla di
sicurezza a Roma non rispondono con grande entusiasmo e
partecipazione. Perché in Italia ci sono sì parecchie arterie a
rischio, ma, per dirne una, la Catania-Gela no.
Spiega il
deputato nazionale del Movimento per l'Autonomia Nello Neri:
«Nella risposta di oggi il ministro Bianchi alla mia
interrogazione rivolta sulla questione sicurezza della
Catania-Gela, ci ha dato conferma - ove ve ne fosse bisogno -
che fino a questo momento il governo non ha fatto nulla per
affrontare il problema della sicurezza delle strade in Sicilia.
E, cosa più grave, abbiamo appreso che nulla ha intenzione di
fare nel prossimo futuro, poiché, nessuna delle strade della
morte che quotidianamente mietono vittime, rientra nella
classifica ministeriale delle strade più pericolose d'Italia».
Insomma ci sarebbero strade più pericolose. Neri chiede: «Le
condizioni di sicurezza delle cosiddette strade della morte ci
fanno porre solo la domanda di quale sia il numero di morti
ritenuto congruo dal governo prima di provvedere all'adeguamento
infrastrutturale e alla più elementare messa in sicurezza.
Mentre qui seppelliamo le vittime di incidenti, in altre parti
d'Italia si lavora già alle terze e quarte corsie autostradali».
La
questione della Catania-Gela, ovviamente, non è nuova, né l'Mpa
l'ha tirata fuori solo per sbatterla sotto il naso di Romano
Prodi e Alessandro Bianchi (Presidente del
Consiglio e Ministro per le Infrastrutture, ndr). L'8
gennaio del 2005, governo Berlusconi in carica, Raffaele
Lombardo guidò una protesta per ottenere fondi utili almeno
alla sistemazione dei tratti più pericolosi. Per tutta risposta
l'Anas disse che non c'erano quattrini. «La nostra battaglia
per il Sud, per la Sicilia, per la sicurezza e la dignità dei
nostri concittadini non è nata ieri - spiega Lombardo - anche se
certo la risposta di ieri del ministro Bianchi credo debba
raggiungere chi qualche giorno fa aveva parlato di nostra faccia
tosta per la nostra mobilitazione per sottolineare il
disinteresse del governo per quella reale emergenza».
E intanto
il Codacons siciliano ha annunciato che ha presentato denuncia
alla Procura ipotizzando il reato di lesioni colpose e omicidio
colposo per chi non ha provveduto alla messa in sicurezza della
strada. (Andrea Lodato/La Sicilia Web)
ALESSANDRO "ALEX"
FERRANTE, il militellese che difende la "porta" statunitense
La
passione per il calcio, quello giocato, la coltiva sin da quando
ha cinque anni; i primi calci li "tira" a Militello nei tornei
di Calcio a 5. Alessandro Paul Ferrante (alias "Alex"),
classe 1977, nato a Brooklyn (New York), ma militellese di
origine, ha vissuto nella Città del Milite sino al 2004, quando
ha deciso di trasferirsi oltreoceano per lavorare in una scuola
elementare; ora è chiamato a difendere i pali, da titolare,
della nazionale statunitense di Futsal
(Calcio
a 5) che dal 24 maggio, a Città del Messico, si gioca la
qualificazione alla fase finale del IX Mondiale di categoria
"marchiato" AMF (Asociation Mundial de Futsal), prevista a
Mendoza (Argentina) dal 31 agosto al 10 settembre di quest'anno.
Nella fase
"Concafutsal" di qualificazione, gli USA dovranno vedersela
sabato 26 maggio con il Messico (ore 11.00, local time) e con il
Costa Rica (ore 18.00, local time); domenica 27 maggio, invece,
con Nuove Antille (ore 12.00, local time) e Canada (ore 17.00,
local time). In caso di vittoria del girone, gli statunitensi
accedono al gruppo D, dove troveranno Bolivia, Russia e
Peru; il secondo posto nel torneo Concafutsal, invece, dà
diritto all'ingresso nel gruppo C insieme a Colombia, Repubblica
Ceca e Venezuela. Gli altri due gironi vedono la presenza delle
rappresentative di Argentina, Belgio, Uruguay e Norvegia (girone
A) e Paraguay (campione in carica), Catalonia, Equador e Iyalia
(girone B).
Lunga la
carriera agonistica del "goalkeeper" Alessandro "Alex" Ferrante:
1997-99, Siciltest Augusta (serie A); 1999-2000, Club Juventus
Roberto Bettega di Militello (serie D); 2000-01 Real Torino 1980
di Militello (serie C2); 2001-02 Cesana Ronchiverdi di Torino
(serie B); poi ancora esperienze nella rappresentativa siciliana
e il ritorno nella squadra militellese (2000-03). Dal 2004 gioca
negli Stati Uniti, dove ha collezionato la vittoria in sette
tornei e la piazza d'onore in altri tre. In questi anni
"statunitensi" Ferrante ha ottenuto per ben cinque volte il
premio di miglior portiere.
Il ruolo di
estremo difensore della nazionale a stelle e strisce gli è stato
affidato dal coach Tony Toral dopo avergli fatto
sostenere due provini (anziché i tre previsti). Il militellese
raggiunge in squadra Luis Soto (secondo portiere),
Christian Camacho e Roberto Garnica (difensori),
Alan Acevedo, Steven Amaya, Edison Bayas,
German Dominguez e Julian Escobar (ali), Daniel
Leon, Luis Pachay e Christian Turizo
(attaccanti). (alma)
Mercoledì 9 Maggio
POZZO SIGILLATO: PER
GARUFI non v'è alcuna "querelle"
«Non v'è alcuna querelle all'interno del nostro
Comune». Lo ha precisato l'assessore Salvatore Paolo
Garufi, secondo il quale l'unico problema «è
riconducibile a questioni di carattere amministrativo, ma tra il
Comune di Mineo ed il Genio Civile di Catania». Il Genio
Civile del capoluogo etneo ha, infatti, erogato una sanzione di
5.593,74 euro, sanzione peraltro già onorata dal comune menenino.
Il Comune di Militello è entrato nella "questione" «solo
perché - afferma Garufi - il pozzo ricade nel nostro
territorio e pertanto noi siamo competenti a livello sanitario.
Il sindaco Musumeci ha accertato la perfetta salubrità delle
acque della contrada, non essendovi in loco strutture o attività
produttive che "a vista" possano inquinare le falde. Ecco il
motivo dell'avocazione delle procedure amministrative».
Sull'apposizione dei sigilli al pozzo di contrada
Chiusa-Lembasi «La dott.ssa Gagliano, comandante la nostra
Polizia municipale, ha eseguito quanto disposto dal Genio Civile
anche se - evidenzia l'amministratore - lo stesso Genio
Civile, così mi risulta, ha emanato un'ordinanza di "non
apposizione dei sigilli", in quanto nel frattempo la
municipalità di Mineo s'è messa in regola con la sanzione
amministrativa loro erogata».
Intanto le due
amministrazioni comunali interessate, di concerto con la
Prefettura catanese, stanno cercando di risolvere in tempi brevi
il problema, in quanto «il pozzo "sigillato" - conclude
l'assessore - crea seri problemi per la fruizione di acqua
potabile nelle case menenine». (alma)
POZZO "CHIUSA-LEMBASI":
È QUERELLE TRA POLIZIA MUNICIPALE E SINDACO
«Il prelievo
delle acque avviene in assenza di autorizzazioni sanitarie e
di provvedimenti concessori. Si dispone, pertanto,
l'immediata cessazione dell'utenza abusiva, l'irrogazione di
sanzioni pecuniarie e il pagamento dei canoni demaniali»: lo
ha deciso in un decreto l'ufficio del Genio civile di
Catania, che ha pure disposto l'apposizione dei sigilli nel
pozzo militellese di contrada Chiusa-Lembasi.
Le violazioni
sono state contestate alla società "Sgamid" (proprietaria
degli impianti) e al Comune di Mineo, che dal 1999 utilizza
per fini idropotabili, in virtù di un contratto di
somministrazione, circa 10 litri di acqua al secondo.
L'esecuzione del provvedimento è stata espressamente
affidata al comandante della Polizia municipale di Militello, dott.
Miryam
Gagliano, che si è avvalsa del supporto degli ispettori
Sebastiano Ventura e Giovanni Romania.
A
seguito della trasgressione, il Genio civile ha emesso una
contravvenzione per 5.593,74 euro. La vicenda ha registrato
vari interventi istituzionali, iter burocratici e missive.
Il sindaco di Militello, avv. Vittorio Musumeci, avrebbe
voluto sollevare il comando di Pm da qualsiasi incombenza,
disponendo l'avocazione delle procedure esecutive. Tra le parti
sarebbe scaturito un conflitto, che sarà adesso valutato
dagli organi competenti. Con una propria ordinanza,
peraltro, il primo cittadino ha disposto (24 ore prima
dell'emissione del decreto del Genio civile) divieti e
limiti per la tutela delle risorse idriche, favorendo il
prossimo rilascio delle autorizzazioni sanitarie.
A Mineo,
intanto, l'emergenza è stata scongiurata con l'utilizzo di
altri due pozzi. Il vicesindaco, dott. Maurizio Siracusa, ha
dichiarato che «sarà presto ripristinata l'erogazione del
liquido dagli impianti di zona Chiusa-Lembasi. Una
conferenza di servizi si svolgerà oggi in Prefettura. La
contravvenzione è stata pagata. Per il consumo dell'acqua,
infine, non sussistono pericoli: controlli sanitari sono
periodicamente eseguiti da un esperto». (Lucio
Gambera)
Martedì 8 Maggio
LE STRADE
"DISASTRATE" INTORNO A MILITELLO
Non
si è spento il "grido" di rabbia per l'ultima tragedia sulla Ss
417 Catania-Gela. A Militello e Scordia, dopo i funerali di
Salvatore Ragusa e Vituccio Minissale, i cittadini
puntano l'indice sulle precarie condizioni della rete viaria
extraurbana. Diversi pericoli sono stati rilevati su altre
arterie: la Sp 30, la Ss 385 e la Sp 69/II nascondono "insidie"
in vari tratti. La Sp 30 si estende (dal bivio Annunziata di
Militello alla contrada lentinese di Serravalle) per circa 7,5
km. Centinaia di auto e camion, che trasportano blocchi di
pietra dalle vicine cave, percorrono giornalmente la strada.
Mezzi agricoli e trattori affluiscono da numerosi fondi rurali.
Il manto della carreggiata presenta numerosi dissesti e
cedimenti laterali. L'esecuzione dei lavori è attesa, dopo varie
calamità e avversità atmosferiche, da quasi tre anni. La
Provincia ha ripristinato, a marzo, la segnaletica orizzontale e
verticale: diversi cartelli ricordano la sussistenza di frane e
limiti di velocità. La realizzazione delle opere, invece,
sarebbe legata a un più ampio intervento del Dipartimento
regionale di Protezione civile.
La Ss 385,
che attraversa i territori di Caltagirone, Grammichele, Mineo,
Palagonia e Scordia, sembra essere quasi una "trazzera" di
memoria borbonica. Mancano parti di asfalto, barriere metalliche
e strisce orizzontali: il numero dei sinistri, in rapporto al
flusso dei veicoli, non è trascurabile. La strada intercomunale
sconta una delle più vecchie disattenzioni dell'Anas.
Anche sulla
Sp 69/II (zona Arcimusa) si attende il ripristino delle normali
condizioni di percorribilità: l'asse viario è "scivolato" a
poche centinaia di metri dall'incrocio con la Ss 417
Catania-Gela. I cedimenti sono stati causati dalle piogge
persistenti del dicembre 2005. A seguito dei disagi, ai militari
di Sigonella è corrisposta un'indennità straordinaria
giornaliera.
Polemiche
sul sistema viario del circondario, che penalizza soprattutto
gli utenti militellesi, sono state sollevate dal consigliere
comunale Nicola Carrera Nulla: «Il civico consesso ha
approvato, lo scorso 26 aprile, un ordine del giorno sul tema
della sicurezza e della viabilità. Amministratori pubblici e
politici non possono rinviare gli interventi di manutenzione e
piangere per le vittime della strada». (Lucio Gambera)
AMMINISTRATIVE
2008: AL VIA LA CAMPAGNA CON UNA PROPOSTA "CIVICA"
«Un'aggregazione
civica per esaminare e risolvere i malanni della comunità»:
la proposta è stata lanciata durante un incontro-dibattito al
Municipio, che ha richiamato esponenti politici, operatori
economici e cittadini di Militello.
L'obiettivo è palese: creare
una coalizione civica, superando gli schemi tradizionali dei
partiti e aprendo la politica alle forze sociali. Gli interventi
(moderati da Salvatore Ferranti) hanno suscitato
confronti e riflessioni. Giovanni Cavalli ha puntato
l'indice sul «degrado della città e del Comune, che viaggia
senza conoscere conducenti e direzioni. Il futuro non potrà
dipendere dalle decisioni di segreterie, notabili della politica
e deputati: occorre soprattutto l'impegno di chi vive ogni
giorno in paese».
Contributi
sono giunti da Mario Gambera («Serve un percorso comune e
un programma per lo sviluppo»), Paolo Russitto («Occorre
unire le forze migliori della cittadinanza»), Salvatore
Umana («Le vecchie regole del gioco devono essere
stravolte»), Silvana Pepe («I progetti possono legarsi a
soggetti politici»), Carmelo Fagone («Bisogna
coinvolgere cittadini e professionisti»). Giuseppe
Pollina, infine, non ha escluso «la firma di una
convenzione pubblica e l'apertura di un nuovo scenario».
(Lucio Gambera)
Lunedì 7 Maggio
SALVATORE PARTENOPE
NUOVO CAMPIONE ITALIANO DELLE REGIONI
È Salvatore Partenope
il nuovo campione italiano delle
Regioni. Il ciclista del Gs Frei Sport Militello (categoria
Gentlemen) ha conquistato la maglia tricolore a Reggio
Calabria, riscuotendo gli applausi di numerosi sportivi in
piazza Indipendenza. Con una maiuscola prestazione tecnica e
tattica, Partenope ha subito piegato la resistenza degli
avversari sul lungomare calabrese, mettendo il "sigillo"
finale sulla competizione con una fuga solitaria di 50
chilometri.
Partenope ha così arricchito la bacheca dei successi
personali: il militellese vanta un titolo di campione
siciliano su strada (2003), una vittoria al campionato
italiano centro-sud (2004) e un'affermazione al campionato
siciliano della montagna (2006), oltre a diverse leadership
in campo provinciale.
«Il trionfo in terra reggina
– ha dichiarato Partenope –
arriva in un momento positivo della mia stagione agonistica.
Sono soddisfatto per i risultati, che confermano,
nell'ambito di un nuovo gruppo ciclistico, la qualità dei
sacrifici personali. Spero di non deludere le prossime
aspettative».
Al campionato nazionale - valido quale prima edizione del
"Memorial Orazio Gatto" – hanno partecipato quasi duecento
ciclisti di tutte le categorie amatoriali dell'Udace-Csain e
dei vari Enti sportivi della Consulta. Partenope ha dominato
nella "batteria" riservata alle categorie Gentlemen, Super
Gentlemen A, Super Gentlemen B e Donne, che non hanno
risparmiato energie su un circuito cittadino di 4
chilometri.
A Salvatore Partenope le congratulazioni dello staff
di Militello.Info per la
prestigiosa affermazione. (Lucio Gambera)
Domenica 6 Maggio
SU SALVATORE RAGUSA RICEVIAMO E
VOLENTIERI PUBBLICHIAMO
Vorrei fare le mie condoglianze alla famiglia Ragusa.
Le sarò vicino col cuore e la mente. Non meritava di morire
così. Era una brava persona. (Alessandro Ferrante. New York)
Sabato 5 Maggio
AI FUNERALI LO
SCONFORTO DOPO LA TRAGEDIA
Sentimenti
di sconforto e rabbia sono prevalsi, a Militello, durante
l'ultimo "viaggio" di Salvatore Ragusa, il 34enne
deceduto nell'incidente di mercoledì scorso sulla Catania-Gela.
Almeno 600 cittadini hanno atteso il feretro in piazza
Municipio, riservando un lungo applauso alla vittima.
Con una
partecipazione composta, le lacrime di familiari e parenti hanno
"segnato" l'ingresso della bara nella chiesa di San Benedetto
Abate. La commozione di un gruppo di amici dello scomparso ha
poi richiamato alla memoria l'assurdità della tragedia: una
morte improvvisa sulla strada del lavoro.
Durante la
celebrazione del rito funebre, una "Lettera di San Paolo
Apostolo ai Romani" ha ricordato ai fedeli e ai parenti di
Salvatore che «la speranza non delude» nemmeno in
circostanze funeste. Tanta gente ha continuato, però, a cercare
le responsabilità per l'accaduto, che appare identico a tanti
altri sinistri mortali.
La comunità si è
chiusa in un momento di riflessione e di dolore. Alcuni
operatori commerciali hanno deciso di chiudere gli esercizi,
affiggendo lo striscione "Ciao Totò" sulle rispettive vetrine.
Altri esercenti pubblici hanno temporaneamente abbassato le
saracinesche. L'iniziativa non è stata legata ad alcuna
disposizione di lutto cittadino, bensì ad una spontanea e
apprezzabile adesione di privati. Amministratori pubblici e
politici hanno evitato di aderire, peraltro, nell'ambito di un
corteo istituzionale. Alle esequie hanno partecipato, infine,
alcuni responsabili del Consorzio di bonifica 9 della Piana di
Catania, nonché imprenditori e utenti del settore agricolo.
(Lucio Gambera)
SU SALVATORE RAGUSA RICEVIAMO E
VOLENTIERI PUBBLICHIAMO
E si Totò adesso te ne sei davvero andato! Ti
incontravo sempre con la tua Lancia bordeaux, a tarda sera ma
c'eri sempre, scendevi sempre dal viale o con i tuoi amici o con
Loredana, l'ultima volta ti ho visto sabato o domenica, non mi
ricordo bene, salivi dalla "porta terra" eri con lei in macchina
stavate ridendo sembravate davvero felici! E si davvero felici!
Purtroppo la tua vita è stata stroncata troppo presto e troppo
brutalmente, PERCHé?
PERCHé PROPRIO
LUI? PERCHé un
ragazzo che aveva tutta la vita ancora davanti e che stava solo
andando a lavorare? Tutti ci domandiamo questo! Purtroppo i tuoi
genitori, tua sorella, tuo fratello e i tuoi cognati ed i tuoi
nipotini e la tua fidanzata ma anche i tuoi amici non si
riprenderanno mai dal grande vuoto che purtroppo ci hai lasciato
e dal dolore di non averti più tra noi.
RIMARRAI PER SEMPRE NEI NOSTRI
CUORI!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
(Francesca, un'amica. Militello)
Ieri, ore 22.
Siamo in 400 circa ad aspettare Totò alla "punta del
paese". Parenti, amici, conoscenti o semplici compaesani.
Eravamo lì, avvolti dalla nebbia. Chi addossato ad un muro, chi
ad una macchina, altri in mezzo alla strada; ma eravamo lì.
Sapevo che doveva arrivare nel pomeriggio. Invece è
arrivato di notte. L'ho saputo col "passaparola", e gli altri
come me. Di manifesti non ve n'e stato bisogno.
Lui , con gli occhi a lampadina era uno di quelli che
si vedevano spesso in giro. Quando entrava in negozio la
titolare sorrideva, gli sparava qualche battuta e lo lasciava
girare e rigirare la merce. Lui era a casa sua. Ma quanti altri
lo conoscevano! Erano lì!.
Chissà in quanti ci siamo chiesti se ha sofferto; se
ha avuto il tempo di capire; se aveva la cintura di sicurezza;
se il "munnizzaro" stava dormendo; se non bastava mettere le
barriere "New Jersey", o magari qualche rotatoria qua e là;
se... e se... e se mio nonno avesse avuto le ruote sarebbe stato
un carretto!... e se... Vaffanculo!
Una lista di ipotesi si concretizza in due morti. Lui
aveva solo tre anni in più di me! Vaff...! Aveva una vita, una
fidanzata, un futuro. Ora non più. Sarà dire una banalità, ma
non si può accettare un "incidente" simile. 400 persone ad
attendere il risultato di un "incidente"! No! E invece si.
Alle 23 si ferma il macchinone con la croce. Lo
portiamo a spalla e camminiamo davvero in silenzio. Per una
volta accanto a me non c'è una qualche signora che racconta le
sue disavventure con la parrucchiera. I rintocchi del quarto
d'ora del campanile lo accolgono in piazza. C'è qualche
difficoltà per colpa delle scale. Se le saliva con i suoi piedi
non era meglio? Non è cinismo. È solo rabbia. Il mio zito mi
tiene la mano un po' più stretta del solito, mentre io penso che
la Catania-Gela la percorre quotidianamente anche lui.
E adesso che ci son scappati altri due morti, posso
chiedere a chi spetta fare una barriera, una rotatoria o
qualsiasi altra cosa affinché non ci ritroviamo a piangere un
altro Totò?
Intanto... le sue di lampadine si sono fulminate.
Un "tragico destino" diranno alcuni, "sfortuna"
diranno altri. Mettiamola come vogliamo, il dolore rimane
comunque.
Arrivederci Totò. (Una commessa. Militello)
SS 417, FRONTE COMUNE
DELLE FORZE
POLITICHE MILITELLESI: «BASTA PAROLE»
Mentre oggi (alle
ore 17.30 nella Chiesa di San Benedetto) è
previsto il funerale di Salvatore Ragusa, unanime è il
coro di sdegno per le ennesime vittime della SS 417
"Catania-Gela". In tutti i livelli politici si è alzato il coro
di protesta contro la "strada della morte". Vincenzo Oliva,
parlamentare nazionale del Gruppo Misto-Mpa conferma che «abbiamo
presentato più volte interrogazioni alla Camera per la
Catania-Gela. Non vogliamo raccogliere solo promesse. Il divario
tra nord e sud porta delle differenze sin troppo evidenti.
L'ultimo tragico incidente ci invita ad una profonda riflessione».
Anche per il parlamentare della Margherita, Giovanni Burtone,
è tempo di cambiamenti di tendenza: «Continua ad esserci una
drammatica condizione, su questa strada pericolosa, che ha
determinato una ulteriore perdita di vite umane. Credo ci debba
essere l'impegno straordinario di tutta la classe dirigente, a
tutti i livelli, perché l'Anas appronti immediatamente un vero
piano di adeguamento che faccia superare i limiti di
pericolosità di questa strada. Presenteremo al Governo -
conclude Burtone - un atto parlamentare che appronti risorse
idonee per un piano di ammodernamento della 417».
L'europarlamentare
Nello Musumeci, leader di Alleanza Siciliana, si
unisce al coro di proteste: «La Catania Gela, anche per le
numerose intersezioni a raso, è una strada al di fuori di ogni
forma di sicurezza; o la si chiude al traffico o si garantisce
l'essenziale. È dagli anni '90 - sostiene l'ex presidente
della provincia di Catania - che denunciamo la pericolosità
di questa arteria. Ricordo quando da presidente della Provincia
di Catania convocai il collega della Provincia di Caltanisetta
ed i rappresentanti dell'Anas per affrontare il tema
dell'adeguamento dell'arteria. A distanza di anni, nulla è stato
fatto per fermare la lunga scia di sangue: il numero delle
vittime è cresciuto drammaticamente e si continua a parlare
vanamente di messa in sicurezza della Statale e della necessità
del suo raddoppio. C'è un momento per piangere i morti, specie
quando si tratta di persone conosciute, e c'è un momento per
chiedersi se il diritto alla vita e alla sicurezza possa essere
subordinato al superamento di ostacoli burocratici e di limiti
di disponibilità finanziaria. Ai sindaci dei comuni interessati
stiamo avanzando la proposta - conclude Musumeci - di
costituirsi parte civile contro l'Anas per tutte le vittime di
una politica fatta di rinvii, di rinunce e di promesse mai
mantenute».
Dal Palazzo di
Città, Pippo Fucile, presidente del Consiglio Comunale,
stigmatizza l'operato dei deputati nazionali: «È vergognoso
che i nostri parlamentari siciliani non protestino, insieme al
presidente della provincia di Catania, per cercare di smuovere
le "teste pensanti" del governo italiano ad investire fondi
nelle strade siciliane. Sono d'accordo con Raffaele Lombardo
quando sostiene che i governi hanno sempre preso in giro il sud,
in special modo la nostra Sicilia. A nulla è servito il recente
sit-in di protesta degli amministratori dei comuni interessati
dalla 417. Continuiamo ad essere presi in giro - afferma
Fucile - dalle solite "teste pensanti". Ci dicono che i soldi
del ponte (sullo stretto di Messina, ndr) serviranno per
le infrastrutture in Sicilia, ma ciò non è vero». Gli
amministratori locali verranno sollecitati dallo stesso Fucile:
«Indirò una riunione con tutti i sindaci e presidenti di
consiglio della zona per redigere un documento da inviare alle
solite "teste pensanti». (alma)
RIENTRATA in tarda
serata LA SALMA DI SALVATORE RAGUSA
Un'atmosfera
irreale e surreale ha fatto da cornice, ieri sera, al rientro a
Militello del corpo senza vita di Salvatore Ragusa. La
temperatura della serata di ieri non era certo primaverile e la
fitta nebbia che ha avvolto il centro abitato ha contribuito a
rendere ancor più triste e mesto il ritorno a casa dell'ennesima
vittima della strada.
Sin dalle 21 e
30 alcuni militellesi si sono recati nel tratto di via Umberto I
compreso tra le vie La Malfa e Niceforo. Il passaparola ha
radunato almeno 400 persone in un'attesa lunga e altrettanto
silenziosa. Alle 23 il mesto corteo di auto provenienti da
Catania si è lì fermato. Portato a spalla dagli amici il feretro
ha raggiunto, dopo circa 15 minuti, l'abitazione della vittima,
in piazza Municipio; non è mancata anche una breve sosta
all'inizio del "viale", quel viale che Salvatore avrà percorso
mille e mille volte nel consueto "struscio" cittadino.
Gli amici
militellesi hanno aiutato Salvatore a salire per l'ultima volta
le scale di casa ed hanno poi atteso sotto le finestre per dare
ancora un ultimo saluto ed innalzare una preghiera per lo stesso
Salvatore e per tutte le vittime di questi tragici incidenti.
Molti i
coetanei di Salvatore; i giovani, i giovanissimi; ma anche
attempati padri e madri di famiglia. Qualche "nonno" a stento è
riuscito a trattenere le lacrime. Tutti i presenti hanno voluto
idealmente sentirsi vicini e partecipi del dolore dei genitori,
della sorella, del fratello. La comunità militellese ha voluto
stringersi attorno alla famiglia Ragusa.
Della triste
serata militellese non v'è alcuna documentazione fotografica: le
immagini resteranno indelebilmente scolpite nella memoria di chi
era presente. Gli assenti, si sa, hanno sempre torto. Peccato
non aver visto una rappresentanza ufficiale delle istituzioni
attendere il feretro ed i famigliari. Quando la morte giunge
improvvisa, soprattutto per l'incuria di chi si ostina ad
ignorare i seri problemi che creano queste maledette "strade
della morte", allora non vi è nulla che possa scusare o
giustificare le assenze. Così come ingiustificabile è il mancato
"pensiero" di "quattro righe", da parte di chi amministra
Militello, nei necrologi del quotidiano più letto in provincia.
Solo il Presidente ed il Segretario della Provincia regionale,
il Consorzio di bonifica 9 (presso cui lavoravano le vittime
dell'incidente) e le organizzazioni sindacali di categoria hanno
usato questa "gentilezza". Militello no! Militello si ricorda
solo delle morti "importanti" (vedi la recente scomparsa del
prof. Angelo Majorana, ndr). (alma)
Venerdì 4 Maggio
INCIDENTE SULLA
CATANIA-GELA: DOMANI IL FUNERALE DELLA VITTIMA MILITELLESE
Verrà restituito
nella tarda serata di oggi, ai famigliari, il corpo di Salvatore Ragusa,
tragicamente scomparso la mattina del 2 maggio nell'ennesimo
incidente mortale sulla "famigerata" SS 417 Catania-Gela.
L'ultimo saluto sarà dato alle ore 17.30 di domani nella Chiesa di San
Benedetto, alla presenza della cittadinanza e delle autorità.
Unanime il
cordoglio che si è levato dal mondo politico militellese.
Condoglianze sono state espresse dal deputato nazionale
Giovanni Burtone «per questa incredibile perdita.
Inammissibile perdere la vita utilizzando quella strada per
andare a lavorare e guadagnarsi onestamente da vivere».
Anche il deputato Vincenzo Oliva lancia il suo grido di
dolore: «Conoscendo personalmente la famiglia Ragusa, sono
loro molto vicino. Andare a lavorare e non tornare più a casa ci
invita ad una riflessione estremamente profonda».
L'eurodeputato Nello Musumeci esprime «profondo
cordoglio ai famigliari dei giovani deceduti percorrendo la
strada per andare a lavorare». Pippo Fucile,
presidente del Consiglio Comunale, è idealmente vicino ai
parenti della vittima: «Salvatore era un ottimo ragazzo.
Perdere la vita in questo modo per andare a lavorare è
semplicemente assurdo». (alma)
INAUGURATA LA NUOVA
SEDE DELLA BIBLIOTECA
Cambia
il "tempio" della cultura militellese. La biblioteca popolare
"Angelo Majorana" è stata ubicata nell'ex asilo Laganà-Campisi
(già convento di San Domenico), che ospita pure una galleria
d'arte ed una pinacoteca. oltre 50mila volumi sono stati
trasferiti dalla vecchia sede dell'ex monastero cassinese.
Pubblicazioni, manoscritti e testi vari sono stati sistemati in
antichi locali. Non mancano spazi per esposizioni di collezioni
e postazioni multimediali che potranno stimolare, con il
supporto della Soprintendenza, della Regione e del Comune, nuove
intese tra operatori pubblici e privati.
La nuova
sede è stata inaugurata lo scorso 30 aprile dal sindaco
Vittorio Musumeci e dall'assessore Salvatore Paolo Garufi,
che hanno sottoscritto un protocollo d'intesa con le facoltà di
Lettere e Fisica dell'Università di Catania, oltre che con
l'Accademia delle Belle Arti dello stesso capoluogo etneo.
Adesioni sono pervenute da Francesco Porto, Francesco
Catare e Angelo Pagano dell'Istituto Nazionale di
Fisica Nucleare presso l'Università di Catania, che hanno messo
in luce il rilievo culturale dell'iniziativa.
Secondo gli
amministratori comunali «esistono logiche culturali che
rientrano in un più ampio sistema. L'ex asilo Laganà-Campisi si
collega idealmente con la struttura dell'ex carcere, che non
ospiterà soltanto l'archivio storico. Sarà realizzato un museo
del libro e delle carte con oltre 4.500 volumi antichi». La
responsabile della biblioteca, Marina Marino, non ha
dubbi sulle «opportunità di rilancio di alcuni organismi
culturali. La nuova struttura della biblioteca potrà avviare
ulteriori attività con le fondazioni famiglia Majorana, Santo
Marino e Gaetano Compagnino».
Dopo
l'inaugurazione, alla presenza di cittadini e dell'on. Nello
Musumeci, lo spettacolo "U cuntu da Zizza" di Orazio Alba
e la presentazione del libro "La cresta a coltello, 10-15 luglio
1943: Vizzini nella Bufera" di Domenico Anfora hanno
concluso la serata. Al pubblico è stata aperta, infine, la
mostra documentaria "I pensieri e le opere" su Gaetano
Compagnino, Ettore Majorana e Santo Marino.
(Lucio Gambera)
Giovedì 3 Maggio
VANNO A LAVORARE,
TROVANO LA MORTE
Ancora
sangue sull'asfalto della strada statale n. 417 Catania - Gela,
tristemente nota come "strada della morte". A perdere la vita
sono stati due giovani operai a tempo determinato del Consorzio
di bonifica di Catania: Vituccio Minissale, 29 anni, di
Scordia, e Salvatore Ragusa, 34, di Militello in Val di
Catania. Proprio nel giorno di rientro al lavoro dopo la festa
del Primo Maggio, i due sono rimasti vittima, ieri mattina, alle
7,45 circa, al Km 42+300 dell'arteria (in territorio di Ramacca),
di un tragico incidente che ha coinvolto quattro veicoli e
rischiato di avere un bilancio ancora più grave. Quattro,
infatti, i feriti, uno dei quali - P.C., 27 anni, di
Scordia, che viaggiava con le vittime su una Fiat "Panda" - si
trova in prognosi riservata all'ospedale "Cannizzaro" di
Catania.
Minissale, Ragusa e il giovane ventisettenne ferito, come
ogni mattina, avevano preso gli attrezzi in un deposito di
fronte al distributore "Api" e, a bordo della Panda si
accingevano a raggiungere il canale di quota 100 per compiervi
lavori di manutenzione. A precederli c'era una motoape con due
loro colleghi di Caltagirone - R.P., 37 anni, e F.V.,
33.
Secondo
la ricostruzione compiuta dagli agenti della polstrada di
Caltagirone, intervenuti sul posto col coordinamento
dell'ispettore Emilio Ruggieri, la motoape, seguita dalla
Panda, percorse poche centinaia di metri in direzione di
Caltagirone, si è fermata nella propria corsia di marcia, in
attesa di svoltare a sinistra, per imboccare la strada
provinciale 421 che conduce al canale di quota 100. In quel
momento è però sopraggiunto sulla stesso senso di marcia un
autocompattatore della nettezza urbana. Il conducente - un uomo
di 39 anni di Mineo - ha frenato senza, però, riuscire a evitare
l'impatto con la Panda. La vettura, tamponata è finita contro la
motoape che la precedeva. Quest'ultima è stata sbalzata sulla
strada provinciale 421, ribaltandosi. La Panda con a bordo i tre
giovani di Scordia e Militello (con alla guida Ragusa) si è
invece ritrovata di traverso al centro della carreggiata.
È stato pertanto inevitabile il fortissimo impatto con
un'Alfa Romeo 155 che viaggiava in direzione Catania, condotta
da G.S., 43 anni, di Mascalucia. Minissale (che si
trovava a lato del guidatore) è morto sul colpo, mentre Ragusa è
spirato pochi minuti dopo. Il loro collega, seduto dietro, ha
riportato ferite e traumi gravissimi ed è stato trasportato in
elisoccorso al Cannizzaro di catania. Prognosi di 30 giorni per
l'autista dell'Alfa 155 (ricoverato all'ospedale di Militello),
di 15 e 10 giorni per i due operai calatini sulla motoape
(repertati all'ospedale di Caltagirone).
Illeso, ma in comprensibile stato di choc, il
trentanovenne al volante dell'autocompattatore. Sul posto, oltre
agli agenti della Polstrada di Caltagirone, sono giunti i
carabinieri di Palagonia, i Vigili del Fuoco di Catania,
ambulanze del 118, mezzi del soccorso stradale e personale dell'Anas.
Il traffico è rimasto bloccato per circa tre ore. Sul tragico
incidente indaga il sostituto procuratore di Catania, Lucio
Setola. (Mariano Messineo)
MORTI SULLA STRADA
DEL LAVORO
Per
i soccorritori non c'è stato nulla da fare. Salvatore Ragusa
e Vituccio Minissale, le ultime vittime della
Catania-Gela, hanno esalato l'ultimo respiro tra le lamiere
contorte della Fiat Panda su cui viaggiavano ieri mattina per
recarsi al lavoro. Al difficile intervento dei Vigili del Fuoco,
che hanno coordinato le operazioni di recupero dei due corpi
privi di vita, si è aggiunta l'impotenza dei sanitari, che non
hanno potuto far altro che constatarne il decesso: un politrauma
è stato fatale ai due ragazzi. Ragusa e Minissale sono stati
stroncati dallo stesso destino.
Lavoravano
come manovali per conto del consorzio di bonifica della Piana di
Catania. Ieri mattina avrebbero dovuto realizzare alcune opere
in una zona d'interesse rurale. Sulla Ss 417 Catania-Gela,
invece, sono andati incontro alla morte. Ragusa era celibe:
abitava a Militello, in piazza Municipio, nelle adiacenze del
Comune. La notizia della sua tragica scomparsa, ieri mattina, ha
subito fatto il giro del paese. Nelle ore pomeridiane e serali,
infatti, non era difficile incontrarlo al viale Regina
Margherita. Un esercente, Francesco Pisano, lo ricorda
come «un ragazzo normale, che ha perso la vita per il lavoro
e nel modo più assurdo».
Della prematura scomparsa del Ragusa, parlano al
Municipio alcuni dipendenti e amministratori. Alcuni vorrebbero
capire la dinamica del sinistro, che appare abbastanza
complessa. Tutti pensano alla disgrazia che si è improvvisamente
abbattuta nella casa dove il giovane abitava, attigua al palazzo
comunale. Salvatore avrebbe compiuto 34 anni il prossimo 20
agosto.
Anche a Scordia i sentimenti prevalenti sono la rabbia e
lo sconforto. Minissale lascia la moglie in attesa di un secondo
figlio, che, per un'atroce beffa del destino, non potrà
conoscere il padre. Il sindaco Salvatore Agnello parla di
«un'altra grave perdita sulle strade del circondario. Le
condizioni della Ss 417 Catania-Gela sono state spesso al centro
di incontri e proposte. Continua, intanto, la mattanza di vite
umane». Minissale è figlio di Rosario (noto per il suo
impegno politico quale capogruppo di Alleanza Nazionale in
Consiglio comunale) e nipote dell'attuale assessore comunale al
Bilancio. Assieme a quella del collega, la sua salma è stata
ricomposta all'obitorio dell'ospedale Garibaldi di Catania, in
attesa del nulla-osta della magistratura per lo svolgimento
delle esequie. (Lucio Gambera)
CATANIA-GELA: LO
SDEGNO DEL MONDO POLITICO
«Oggi è un giorno di lutto perché due giovani
morti e un terzo in gravissime condizioni hanno versato il loro
tributo di sangue sulla famigerata strada statale Catania-Gela».
Lo afferma il segretario federale del Movimento per l'autonomia,
Raffaele Lombardo, annunciando di «non partecipare
alla cerimonia di inaugurazione dell'aeroporto di Catania»
(prevista per l'8 maggio, ndr), giudicandolo «un
inopportuno teatrino». «Mentre il governo di Roma e l'Anas
fanno orecchie da mercante alle richieste di intervento
migliorativo che da tempo avanziamo - osserva l'eurodeputato
e presidente della Provincia di Catania - si allunga a
dismisura l'elenco degli incidenti mortali sulla strada statale
417, arteria di grande collegamento viario che attende ancora di
essere messa in sicurezza. Queste tragedie rendono, a nostro
avviso, incompatibile qualsiasi festeggiamento per
l'inaugurazione dell'aerostazione di Fontanarossa - sostiene
Lombardo - ancora più se a fare passerella dovessero
presentarsi autorità più o meno ministeriali che si sono
distinte per la precipitazione con cui ci hanno negato il Ponte
sullo Stretto e le infrastrutture a esso connesse, senza le
quali la Sicilia verrebbe condannata all'isolamento e alla
marginalità». «Anche il presidente e il governo della
Regione dicano cosa vogliono concretamente fare per fermare
questa lunga scia di sangue - ha aggiunto Lombardo -. Lo
attendono di sapere le migliaia di siciliani, che ogni giorno
viaggiano su quella maledetta strada mettendo seriamente a
rischio la propria incolumità».
«Servono interventi concreti, come la messa in
sicurezza dei tratti più pericolosi e la progettazione del
raddoppio delle corsie». Lo afferma il sindaco di
Caltagirone, Francesco Pignataro, secondo il quale «è
indispensabile che gli impegni assunti dai governi nazionali
succedutisi in questi anni diventino al più presto realtà.
Riconosco che qualcosa è stata fatta, ma è ancora largamente
insufficiente». «Altre due vittime si sono aggiunte alle
centinaia di questi anni. Tutti caduti sul posto di lavoro,
tutte vittime di un ingiusto destino». Lo affermano, in una
nota congiunta, le segreterie regionali ed etnee di Flai Cgil,
Fai Cisl e Filbi Uil.
«Ancora una volta dobbiamo fare i conti con gli
incidenti sul lavoro, questa volta doppiamente mortali. A morire
sono stati due giovani stagionali, assunti a tempo determinato
dal Consorzio di bonifica numero 9». Lo afferma il
segretario confederale della Cgil etnea, Concetta Raia.
L'onorevole Marilena Samperi presenterà una interpellanza
urgente per impegnare il governo affinché solleciti l'Anas a
presentare il progetto per il raddoppio della Sp 417 e,
nell'immediato, a realizzare tutti gli interventi necessari che
potrebbero quantomeno ridurne i rischi. Il presidente della
direzione regionale di Alleanza siciliana, Gino Ioppolo,
invita «l'Anas ad attivarsi immediatamente per la redazione
di un progetto esecutivo di messa in sicurezza della strada e
programmi, nel medio periodo, il raddoppio».
La «chiusura Catania-Gela per evitare altre stragi e
salvaguardare l'incolumità degli automobilisti siciliani» è
stata chiesta dal segretario nazionale del Codacons,
Francesco Tanasi. «Il problema della Catania-Gela ritorna
periodicamente di tragica attualità nel più assoluto
disinteresse dei governi nazionali che si sono succeduti negli
ultimi anni». Lo afferma Enzo Oliva, capogruppo del
Movimento per l'autonomia, e firmatario, assieme agli altri
deputati del Mpa, Carmelo Lo Monte, Sebastiano Neri,
Pietro Rao e Giuseppe Reina, di un'interrogazione
presentata al ministro delle Infrastrutture, Antonio Di
Pietro. «Oggi - osserva Oliva - chiediamo al
ministro Di Pietro quali siano i tempi previsti per la
realizzazione dei lavori per migliorare la sicurezza della
strada statale».
Mercoledì 2 Maggio
CONSEGNATI STAMANI 60
ALLOGGI POPOLARI
Un
lungo applauso ha "salutato" ieri, in via Grotte Bianche, a
Militello, la consegna ufficiale degli alloggi di edilizia
residenziale pubblica. Dopo oltre un decennio di attese, gli
appartamenti dell'Iacp di Catania (finanziati con i fondi ex
Gescal per un importo di 3.164.537 euro) sono stati
definitivamente aperti a 60 nuclei familiari di Militello. Le
unità abitative, che dispongono di autorimesse al livello
inferiore, sono state realizzate in tre piani. Impianti
funzionali, opere di arredo, ascensori e vari servizi, secondo
il progetto tecnico dell'ing. Francesco Finocchiaro, sono
stati previsti in due moderni edifici.
Non mancano spazi e aree esterne per la sosta temporanea
di veicoli. I lavori di costruzione (avviati il 12 luglio 2002)
sono stati completati il 7 giugno 2006. L'attestazione di
collaudo statico, il certificato di abitabilità e altre
autorizzazioni, invece, sono state rilasciate negli ultimi sei
mesi. Le chiavi degli immobili, dopo il taglio del nastro, sono
state formalmente consegnate dal presidente dell'Iacp, avv.
Vincenzo Gibiino, che ha personalmente seguito l'intero
procedimento. I nuovi inquilini, in virtù di una convenzione tra
Iacp e Comune, sono stati individuati all'interno di una
graduatoria definitiva.
All'incontro hanno partecipato il sindaco Vittorio
Musumeci, il presidente del Consiglio, Giuseppe Fucile,
l'assessore comunale Giuseppe Astorina e l'assessore
provinciale Rocco Leonardi. Gli ultimi adempimenti
burocratici, con la compilazione di appositi verbali, sono stati
eseguiti da un notaio e da alcuni funzionari dell'Iacp. Durante
l'iter, supporti sono stati dati da Salvina Cirnigliaro
(dirigente comunale), Elvira Salerno (assistente sociale)
e Rosetta Lo Faro (servizi sociali). (Lucio Gambera)
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