giovedì 2 aprile
L’appartenenza e i
campanili: "Militello nella storia" di Mario Abbotto
Chi si accosta alla storia di Militello in Val di Catania
rimane sorpreso dalla grande quantità di materiale documentario
che su di essa è stato tramandato. Conservare la memoria del
passato per comunicarla ai posteri è stato un tratto distintivo
di chi è nato in questo comune, definito da Giuseppe Gianizzo
la «più singolare città borghese dell’intera Sicilia», per
via di quello strano «miscuglio di sacro e di profano» che
si realizza nelle sue feste e nelle processioni. Mario
Abbotto non sfugge all'amore per il borgo natio, alimentato
da una storia familiare ricca di cultori di memorie militellane
e dalla lunga lontananza fisica dai luoghi dell'infanzia che gli
offre al tempo stesso un distacco critico e una nostalgia ricca
di affetto per i temi trattati.
Da dove derivano la tenacia nel mantenere vivo il ricordo
delle proprie radici, l'orgoglio del proprio passato, il senso
spiccato dell’appartenenza? Sono, in sé, un fatto culturale che
merita di essere segnalato. È evidente, inoltre, che la
ricchezza di documenti su Militello di cui oggi disponiamo è
frutto di un forte legame: non solo al paese, ma a questa o
quella parrocchia, a questo o quel rione. Stiamo, però,
descrivendo un fenomeno che ha diversi modelli. Da una parte
esso trova radici in quella passione del documento che fu tipica
del monachesimo occidentale. Si tramandavano i fatti come segno
del Fatto; così per secoli il cristianesimo in questa terra è
stato il clima culturale, l'aria che si respirava, la lente
attraverso cui leggere il presente e costruire il futuro.
Dall'altra, riscontriamo un influsso tipico del mondo
mediterraneo. È l'attaccamento al proprio campanile, che
facilmente degenera in campanilismo. ln questo contesto il
passato può essere la memoria che alimenta il presente, o può
divenire ciò che lo affossa. Questa posizione, comunque, è ben
altra cosa rispetto all'ideologia illuminista che fa piazza
pulita della storia, per proiettare il proprio progetto sul
futuro. Il modello che qui ci troviamo ad analizzare, e in cui a
buon diritto si inserisce il saggio di Abbotto, è più vicino a
quello descritto da Gilbert Keith Chesterton nel romanzo
"Le avventure di un uomo vivo". «Voglio dire - sostiene
il protagonista - che se per me c’è una casa su in cielo,
davanti ad essa deve esserci un lampione tinto di verde e una
siepe, o qualche cosa di concreto e inequivocabile come un
lampione verde e una siepe. E voglio dire che Dio mi ha ordinato
d‘amare e di servire un determinato luogo, e m’ha fatto fare, in
onore di esso, una quantità di cose anche bizzarre, affinché
questo luogo potesse servirmi a testimoniare, contro tutti
gl'infiniti e tutti i sofismi, che il Paradiso è in una data
località e non dappertutto: è qualche cosa di preciso e non già
qualsiasi cosa. E in fin dei conti non sarei troppo stupito se,
davanti alla mia casa su in cielo, ci fosse davvero un lampione
verde».
Un cittadino di Militello metterebbe, forse, al posto del
lampione verde e della siepe la cupola di San Nicola o il
campanile di Santa Maria, ma nella sostanza sottoscriverebbe le
parole del personaggio di Chesterton. Valorizzare la tradizione,
in ogni caso, vuol dire essere creativi nel presente. Quanto è
accaduto a Militello in questi ultimi decenni - per esempio con
la costruzione di due musei privati di rilevanza regionale - è
un segno di come l’appartenenza e l'amore verso il proprio
passato possa diventare fattore creativo di iniziative pensate
per durare. La creatività culturale a Militello s’è manifestata
anche attraverso un rifiorire di studi di carattere storico,
sociologico e antropologico - metodo - logicamente innovativi -
che hanno permesso di scrivere capitoli inesplorati della vita
del comune. ln quest’ottica, decisivi sono risultati gli apporti
venuti dal riordino e dalla valorizzazione degli archivi
(comunale, parrocchiali, notarili e privati).
ll saggio di Mario Abbotto si inserisce in questo clima:
l'Autore comincia ad aprire gli archivi della propria famiglia,
rendendo di pubblica fruizione documenti altrimenti destinati
all'oblio (La Sicilia Web/Giuseppe Di Fazio).
Ospedale di Militello
pronto in estate
Si concluderanno entro i prossimi mesi, a Militello, i
lavori di ampliamento dell’ospedale. Le nuove strutture del
presidio, che ha registrato interventi per oltre 17 milioni di
euro, potrebbero essere arredate e aperte all’utenza in estate.
Lo ha confermato la direzione del nosocomio, che ha espresso
soddisfazione per le ultime previsioni della riforma sanitaria:
«Alla decisione di mantenere l’ospedale militellese - ha
dichiarato il direttore sanitario, dott. Giovanna Pellegrino
- si sono aggiunti alcuni importanti atti d’indirizzo, che
riconoscono le legittime aspettative di un vasto circondario.
Nell’ambito del distretto del Calatino, peraltro, dovranno
essere definiti i nuovi criteri di organizzazione e le
specialità mediche. Il presidio non subirà, comunque, la perdita
effettiva di posti letto. Attendo di conoscere le prossime
disposizioni del direttore generale».
Sulle sorti future del nosocomio sono intervenuti il
sindaco Antonio Lo Presti e il presidente del Consiglio
comunale, Nino Lisciandrano: «Il nuovo piano sanitario
recepisce le esigenze di decentramento della sanità sul
territorio provinciale. Sono state salvate diverse
professionalità mediche e servizi all’utenza». Secondo il
deputato regionale di zona, on. Marco Falcone, che svolge
le mansioni di segretario nella VI commissione parlamentare ai
servizi socio-sanitari, «all’Ars sono state difese le
prerogative del nosocomio militellese. Le ultime determinazioni
rispettano i piani pluriennali di sviluppo edilizio e gli
investimenti finanziari, tutelando, nel territorio del Sud
Simeto, il diritto alla salute di circa 70 mila residenti».
(La Sicilia Web/Lucio Gambera)
sabato 4 aprile
Incontro culturale al
museo
Al "Museo civico Sebastiano Guzzone" di Militello, alle
18 di oggi, sarà presentato il libro "Militello in Val di
Catania nella storia" del capitano in congedo Mario Aurelio
Abbotto. (La Sicilia Web/Lucio Gambera)
Convention
ospedale"Ragusa"
Proseguono le azioni informative e formative dell’unità
operativa complessa di Ortopedia e Traumatologia (guidata dal
dott. Egidio Avarotti) del presidio ospedaliero "Basso
Ragusa" di Militello e dell’Asl 3 di Catania. Un incontro sul
tema "La conservazione del collo nella chirurgia protesica
dell’anca oggi. Quale futuro?" si svolgerà dalle 9,30 alle 13,30
di oggi all’Aga Hotel di Catania. (La Sicilia Web/Lucio
Gambera)
domenica 5 aprile
Convention sulla memoria
storica
Si è svolta, al "Museo civico Sebastiano Guzzone" di
Militello, una conferenza sul tema "La memoria storica come
identità collettiva". Ne hanno discusso, dopo i saluti del
sindaco Antonio Lo Presti e dell’assessore Giuseppe
Ragusa, la paleografa Salvina Bosco e la storica
Lina Scalisi. (La Sicilia Web/Lu. Gam.)
mercoledì 8 aprile
Catania-Gela, un
cantiere aperto
Sono in fase di realizzazione, ai km 62+800 e 66+500
della Ss 417 Catania-Gela, le opere di adeguamento di due
intersezioni, che saranno collegate alla Sp 207 e alla strada
comunale Fiumazzo. Con una spesa complessiva di circa 4 milioni
200 mila euro, secondo le previsioni della sezione
compartimentale dell’Anas di Catania, sarà parzialmente
modificato l’assetto viario in altri due tratti dell’arteria
statale, che registrano diversi accessi laterali da contrade
rurali e fondi privati. Ai margini della carreggiata, peraltro,
una squadra di operai ha avviato i lavori di sostituzione e
verifica dei guard-rail, collocando nuovi segnali verticali.
Dopo il ponte sul fiume Dittaino, nella zona limitrofa
all’area residenziale di Sigonella, sono previsti pure
rallentamenti dei veicoli e traffici a senso alternato, essendo
stata disposta l’urgente esecuzione di interventi di
manutenzione e sistemazione del manto. Seguirà la realizzazione
della segnaletica orizzontale. Al km 56 dell’asse viario resta
ancora al buio, intanto, la rotatoria in cui ha perso la vita -
a bordo di un autocarro, in un incidente autonomo - un
lavoratore di Catania.
Enti pubblici e parti tecniche non hanno ancora sciolto
gli ultimi "nodi" per l’attivazione dell’impianto
d’illuminazione, che renderebbe più sicuro il flusso dei mezzi
in uno dei tratti più "insidiosi" del comprensorio Calatino-Sud
Simeto. A seguito del sinistro, dopo aver incontrato il
sottosegretario ai Trasporti, Giuseppe Reina, il deputato
regionale Marco Falcone ha presentato un’interrogazione
scritta al presidente Raffaele Lombardo, chiedendo «una
convocazione urgente dei dirigenti siciliani dell’Anas».
(La Sicilia Web/Lucio Gambera)
giovedì 9 aprile
Respinto il ricorso: Lo
Presti resta sindaco
Pronunciando una sentenza definitiva, in camera di
consiglio, la terza sezione del Tar di Catania ha respinto il
ricorso elettorale di Giuseppe Astorina (candidato a
sindaco di "Libertà e autonomia" ed esponente Mpa) avverso
l’esito delle operazioni elettorali, che hanno sancito a
Militello, nella tornata del 15 e 16 giugno 2008, l’elezione del
sindaco Antonio Lo Presti (Pd) e di 15 consiglieri
comunali. L’organo di giustizia amministrativa - composto dal
presidente Calogero Ferlisi, dal referendario Dauno
Trebastoni e dal relatore Vincenzo Salamone - non ha
accolto la tesi di Astorina, che aveva lamentato la mancata
assegnazione di 115 preferenze e l’attribuzione a Lo Presti di
110 voti. Il Tar ha ritenuto inammissibili, peraltro, i motivi
aggiunti al ricorso principale, con il quale il ricorrente
avrebbe individuato, al termine delle verifiche delle schede
elettorali, ulteriori anomalie e vizi nell’espressione del voto.
Astorina è stato condannato, inoltre, alla rifusione di
onorari e spese del giudizio, che il Tar ha liquidato in 1.500
euro a favore del Comune, in 1.500 euro a favore di Lo Presti
(oltre Iva e Cpa) e in 476,29 euro a favore della Prefettura,
che ha ospitato dal 22 al 27 gennaio e il 2 febbraio le attività
di riesame delle schede elettorali. Dal dispositivo del
provvedimento, inoltre, nulla è emerso sui margini di recupero
dello scarto ufficiale di voti (45) che hanno assicurato il
successo di Lo Presti nei confronti di Astorina. Le parti in
giudizio sono state difese dagli avvocati Giuseppe Vitale
e Antonio Vitale (ricorrente), Francesco Garofalo
(resistente), Agata Burtone (Comune) e dall’Avvocatura
dello Stato (adunanza dei presidenti di sezione e ufficio
elettorale comunale).
«L’epilogo giudiziario - ha dichiarato Lo
Presti - sancisce la regolarità delle procedure elettorali,
confermando la mia incondizionata fiducia nell’operato dei
giudici e dei componenti dei seggi». Astorina ha annunciato,
invece, un’altra impugnazione: «Chiederò in un ricorso al Cga
ulteriori verifiche. Almeno un centinaio di schede presentano
espressioni di voto irregolari e censurabili». Con un
separato provvedimento, dopo un altro giudizio, infine, gli
stessi magistrati hanno accolto il ricorso del consigliere
Antonio Scirè Calabrisotto, proclamandolo eletto con 251
voti anziché con 214 e sollevandolo dalle spese, dopo aver
rilevato un’omessa trascrizione di 37 preferenze. (La Sicilia
Web/Lucio Gambera)
I carabinieri agli
studenti «Combattiamo l’alcolismo»
«Combattere l’alcolismo, vivere nella legalità»:
l’appello è stato lanciato, all’istituto «Orlando» di Militello,
dai carabinieri della Compagnia di Palagonia, che hanno
incontrato centinaia di studenti delle scuole superiori.
All’incontro, dopo la presentazione e i saluti del dirigente
scolastico, prof. Egidio Pagano, sono intervenuti i
marescialli Santo Zanghì (comandante del nucleo
radiomobile), Lorenzo Adamo (comandante di stazione) e il
brigadiere Andrea Diogene, che hanno puntato i riflettori
sulle attività di prevenzione dell’Arma. Il dibattito si è
soffermato, oltre che su nozioni di organizzazione e gerarchia
militare, sui controlli alla circolazione stradale e sugli
effetti dell’alcol. Due ragazzi sono stati sottoposti, inoltre,
a test di verifica del tasso alcolemico, che può causare, in
presenza di indici superiori a 0,5 g. per litro, il ritiro della
patente di guida, l’applicazione di sanzioni e il sequestro del
mezzo. (La Sicilia Web/L.G.)
domenica
12 aprile
Spaccio di droga, tre
rinviati a giudizio
Il Gup del Tribunale di Caltagirone, Marcello Gennaro,
ha emesso una sentenza di non luogo a procedere, «perché il
fatto non sussiste», nei confronti di due dei 9 indagati
nell’operazione antidroga (cocaina) condotta, a Militello e
Scordia, nel luglio 2007, dai carabinieri della Compagnia di
Palagonia. I due sono: M.S.R., 33 anni, di Scordia,
difeso dall’avv. Luca Fosco e D.F., 29 anni,
anch’egli di Scordia, assistito dall’avv. Franco Villardita.
Il giudice ha accolto le tesi dei difensori, che avevano
rilevato l’assenza di riscontri all’accusa di spaccio di droga,
sostenendo pertanto l’estraneità dei due ai fatti loro
addebitati.
Il Pm, il sostituto procuratore della Repubblica
Domenico Canosa, aveva invece richiesto il rinvio a giudizio
di entrambi. Le richieste della pubblica accusa sono state
accolte dal dott. Gennaro in relazione alla posizione di altri
tre imputati: N.G., 47 anni, di Militello (difesa
dall’avv. Sebastiano Bordonaro), S.R., 32 anni, di
Scordia (assistita dall’avv. Giuseppe Russo) e S.M., 27
anni, di Militello (avv. Rosaria Cundari). I tre sono
stati rinviati a giudizio e saranno processati, a partire dal 10
giugno, davanti al giudice monocratico del Tribunale di
Caltagirone - sezione distaccata di Grammichele. Le altre
quattro persone coinvolte nell’operazione avevano già definito
in precedenza le proprie posizioni con il patteggiamento.
Le ordinanze di custodia cautelare in carcere nei
confronti di 7 dei 9 (M.S.R. e D.F. furono soltanto denunciati)
erano state emesse dal Gip del Tribunale di Caltagirone,
Salvatore Acquilino, su richiesta del Pm Sabrina Gambino.
I carabinieri della Compagnia di Palagonia ricostruirono una
fitta rete di relazioni fra due gruppi di pusher e,
nell’abitazione di uno dei nove, sequestrarono una pistola
contraffatta di piccolo calibro, modesti quantitativi di
sostanze stupefacenti e somme di denaro ritenuti proventi dello
spaccio, oltre a due bilancini di precisione. (La Sicilia
Web/Mariano Messineo)
Pneumatici vicino il
torrente
Cumuli di rifiuti sono stati scaricati ai margini del
torrente Iatrini. Uno "spettacolo" desolante di materiali, in
una vasta zona paesaggistica, deturpa le aree limitrofe al corso
d’acqua stagionale. Ai lanci di sacchetti di spazzatura, dal
ponte sulla Sp 28/I (Militello-Scordia) che sovrasta il letto
del fiume, si è aggiunto l’abbandono indiscriminato di decine di
pneumatici usati. Le operazioni di scarico dei rifiuti speciali,
in "barba" ai noti divieti, sarebbero state periodicamente
ripetute da ignoti, che continuano, con un autentico oltraggio
ambientale, a creare condizioni di allarme igienico-sanitario e
ad offendere la natura dei luoghi.
Non sono da escludere, peraltro, i pericoli
d’inquinamento dei sottosuoli, in una località extraurbana che,
con le piogge invernali, alimenta le falde acquifere e le
risorse idriche del territorio militellese e scordiense. La
microdiscarica "fuorilegge" è stata già segnalata dalla polizia
municipale di Militello alle competenti autorità, nell’ambito di
un dossier che individua, con diverse note e fotografie, la
"mappa" degli ambienti più degradati. Le condizioni degli argini
del torrente Iatrini, peraltro, saranno al centro di una
relazione che sarà trasmessa alla Provincia regionale di
Catania: «L’intera area - ha dichiarato l’ispettore dei
vigili urbani, Sebastiano Ventura - richiede
interventi urgenti. Occorrono lavori di manutenzione alle
strutture laterali e ai muri del ponte, nonché opere di bonifica
dei terreni circostanti, che potrebbero essere esposti, nei
prossimi mesi, all’azione di piromani senza scrupoli».
(La Sicilia Web/Lucio Gambera)
Martedì 14 aprile
Militello "sparisce" dai
segnali stradali
Sulla Ss 417 Catania-Gela è “sparita” la città di
Militello. La segnaletica del nuovo svincolo - realizzato dalla
sezione Anas al km 55 dell’arteria - omette, infatti, qualsiasi
riferimento al centro barocco. Sui segnali stradali orizzontali
e verticali, in prossimità dell’incrocio, le indicazioni sono
limitate a tre centri: Caltagirone, Gela e Scordia.
Dell’antichissimo Comune, le cui origini, secondo diverse fonti,
risalgono al periodo dell’assedio romano in Sicilia, non c’è
alcuna traccia. Pure un mega pannello laterale, che a 250 metri
dal bivio annuncia l’uscita stradale, persiste nell’assurda
dimenticanza.
Maestranze e tecnici non hanno nemmeno pensato di
collocare la vecchia segnaletica direzionale, che ha assolto per
decenni, nel vecchio e dismesso svincolo, una funzione
«illuminante» sulla comunità del circondario. L’omessa
indicazione non è passata inosservata agli utenti militellesi
che percorrono ogni giorno la Catania-Gela. Dopo aver
attraversato le Sp 28/I e 30, la Ss 385 e la Sp 69/II, dalla
località di Serravalle ad Arcimusa, centinaia di lavoratori e
studenti militellesi affluiscono ogni giorno sulla Ss 417 per
arrivare nel capoluogo etneo. Molti operatori commerciali e
agricoli, con i rispettivi mezzi, raggiungono le aziende
produttive della Piana in diversi periodi dell’anno, mantenendo
stabili relazioni d’affari. La dimenticanza potrebbe avere,
inoltre, ripercussioni negative per i flussi turistici, che nei
prossimi mesi, in occasione di manifestazioni d’interesse
regionale e di vari eventi culturali, conosceranno indici
d’affluenza più elevati. A Militello, che ha dato i natali a
illustri personaggi dello spettacolo, della politica e
dell’arte, non sono stati riconosciuti nemmeno gli "onori"
dell’Unesco, che ha ufficialmente inserito il centro storico,
con i suoi monumenti in stile barocco, monasteri, conventi e
chiese, nella prestigiosa lista dei beni dell’umanità.
Sulla vicenda è intervenuto il presidente
dell’associazione turistica Pro Loco, Giuseppe Cannata
Galante: «La città di Militello non può essere ignorata
- ha dichiarato - da uno dei principali assi viari della
Sicilia orientale. La realizzazione del nuovo incrocio, che
assicura standard più elevati di sicurezza, non può tradursi in
una perdita d’opportunità e d’immagine per il nostro centro.
Serve un intervento urgente della Provincia regionale e
dell’Anas». (La Sicilia Web/Lucio Gambera)
Depurazione, 250
richieste di rimborso
Saranno consegnate oggi, alla Giunta comunale di
Militello, le istanze per il rimborso ai cittadini del canone di
depurazione. Circa 250 lettere di diffida saranno depositate,
dopo lo svolgimento di una petizione popolare, nei locali
municipali di largo San Domenico, all’Ufficio protocollo.
L’iniziativa sancisce l’avvio ufficiale delle procedure di
"messa in mora" dell’amministrazione, che dovrebbe restituire
agli utenti del servizio idrico circa 1 milione di euro. Dallo
stesso importo, tuttavia, potrebbero essere detratti gli oneri
del progetto e gli altri esborsi economici (circa 600 mila euro)
che l’ente ha già impegnato per la realizzazione del depuratore
intercomunale, che servirà pure Scordia.
Il procedimento è stato promosso dai responsabili del
circolo militellese di Rifondazione comunista, che hanno
incontrato il sindaco Antonio Lo Presti. Con il supporto
del segretario provinciale, Pierpaolo Montalto, i
dirigenti locali Giovanni Scirè Ingastone, Christian
Grifò e Santi Falcone hanno chiesto al primo
cittadino la liquidazione dei canoni di depurazione (dal 1994)
effettivamente versati alla tesoreria comunale: «Almeno 400
mila euro - hanno dichiarato i referenti di Rc - devono
essere immediatamente rimborsati, secondo le previsioni delle
ultime pronunce giurisdizionali». Dall’esecutivo non sono
emerse, tuttavia, disposizioni ufficiali e impegni finanziari.
Non sarebbe da escludere, con la redazione del nuovo bilancio di
previsione, l’apertura di un contenzioso giudiziario tra parte
pubblica e cittadini. (La Sicilia Web/Lu. Gam.)
mercoledì 15 aprile
Raid nella chiesa di San
Francesco di Paola
Sembrano in ripresa, a Militello, i furti di opere lignee
e di oggetti antichi. Ignoti, infatti, hanno effettuato un raid
notturno nella chiesa di S. Francesco di Paola, che costituisce,
nelle adiacenze del presidio sanitario, il luogo di maggior
assistenza spirituale. Vecchi crocifissi in ottone e in legno,
una cassettiera, due quadri sacri e altri oggetti sono stati
rubati nelle ore notturne, dopo l’irruzione dei ladri dalla
porta secondaria del vetusto edificio di culto. Sarebbe stato
l’assistente religioso dell’ospedale, padre Giuseppe
Calanducci, ad accorgersi dell’accaduto, ieri mattina,
assieme ad alcuni dipendenti e operatori dell’Azienda Usl 3 di
Catania. L’esatto inventario degli arredi e dei beni mancanti,
con l’indicazione dell’entità dei danni e del valore della
refurtiva, sarà reso noto ai carabinieri di Militello, che hanno
già eseguito un sopralluogo in chiesa.
I ladri avrebbero tralasciato paramenti e calici sacri: «Le
funzioni liturgiche in chiesa - ha dichiarato l’assistente -
si svolgono soltanto in alcuni periodi dell’anno. L’edificio
religioso è stato aperto ai fedeli in occasione della festività
delle Palme: vi si conservano poche antichità». Per accedere
nell’unica navata, gli autori del furto hanno forzato infissi e
scalini di un ingresso laterale, dileguandosi con la refurtiva
dal portone principale. L’intero immobile rientra nella
titolarità della parrocchia di San Benedetto Abate, la cui
amministrazione è affidata a don Michele Guzzardi.
Le sue origini sono antichissime. All’originario
impianto, che risale alla fine del XVI secolo, furono aggiunte
le strutture del convento dei Paolotti, che nel 1932 lasciò il
posto, con le generose elargizioni di Mario Basso Ragusa e di
altri benefattori, all’attuale ospedale civico militellese.
(La Sicilia Web/Lucio Gambera)
venerdì 17 aprile
Inaugurata una mostra di
arte sacra
Una mostra d’arte sacra è stata inaugurata al museo San
Nicolò di Militello, nei locali della Matrice. Le opere lignee
del maestro Carmelo Modica, nonché i lavori di altri
artisti, resteranno in "vetrina" fino al 26 aprile. Cittadini,
studenti e turisti, con il supporto del custode Umberto
Campisi e della responsabile Franca Barbanti,
potranno visitare gratuitamente gli allestimenti museali. (La
Sicilia Web/Lu. Gam.)
sabato 18 aprile
"Oltre l’espressione",
foto e pittura in mostra
Oggi alle 19 s’inaugura, al museo civico "Sebastiano
Guzzone" di Militello, la collettiva di fotografia e pittura
"Oltre l’espressione" a cura del Centro sociale San Paolo.
L’iniziativa rientra nel programma della "Settimana della
cultura" promossa dall’assessore Giuseppe Ragusa. (La
Sicilia Web/Lu. Gam.)
Le radici locali e i
processi di conservazione
Il senso d’appartenenza di una comunità, il legame con le
tradizioni e la storia: ruotano attorno a questi elementi, a
Militello, i processi di conservazione delle radici locali.
Momenti di confronto e d’analisi sono stati registrati, nei
nuovi locali dell’auditorium San Domenico, durante la conferenza
sul tema "La memoria storica come identità collettiva" (promossa
dal Cespos, in collaborazione con il Comune). All’incontro hanno
partecipato, con il sindaco Antonio Lo Presti e
l’assessore comunale Giuseppe Ragusa, la paleografa
Salvina Bosco e la storica Lina Scalisi, che hanno
messo in luce i consolidati processi di tutela di un vasto
patrimonio culturale.
Al pubblico è stato presentato, infine, il dizionario
"Militello dalla A alla Z" di Nello Musumeci, che ospita
in 310 pagine, con il contributo gratuito di numerosi
collaboratori, fotografi e studiosi militellesi, notizie su
personaggi, eventi, opere e cose, oltre a centinaia di foto
antiche. (La Sicilia Web/Lucio Gambera)
domenica 19 aprile
Mostra fotografica sul
barocco
Un poster turistico sulla città d’arte e una mostra
fotografica su "L’architettura barocca nel Val di Noto" saranno
presentati da Lamberto Rubino, alle 18, nei locali municipali
della biblioteca "Majorana" di Militello. Al museo civico "Guzzone"
sarà presentato alle 19, uno studio in ricordo del docente
universitario Gaetano Compagnino. (La Sicilia Web/Lu.
Gam.)
