Vestì
l'abito dei frati cappuccini e si distinse come predicatore di vasta dottrina. Nel 1752, presso Bisagni di Catania,
pubblicò Il profeta abborrito, ossia Cristo al Calvario, ed alla sepoltura, azione sacrotragica e nel
1755, presso Pulejo di Catania, Cristo condannato, azione sacrotragica. Scrisse, inoltre, altri sette
drammi di argomento sacro: Cristo nel presepio, Il ritorno di Egitto, La gara
dell'amore fra Gesù Sagramentato e Militello, Il vero omaggio a Gesù Sagramentato, Cristo
nei tribunali, Il Compedio della passione, Cristo resuscitato.
Tutto
il teatro del Laganà fu poi ristampato da un suo fratello presso la stamperia Valenza di Palermo nel 1763, col titolo
generale de Il teatro del Cattolico, Opere sacre abbozzate dal padre Franc. Benedetto da Militello
Predicatore Cappuccino della Provincia di Siracusa.
Il
pregio di queste opere è la versificazione accattivante e musicale, che ben si adatta alla recitazione all'aperto. Fu
anche autore di una Orazione panegirica in lode del glorioso martire S. Vito, protettore della città di Regalbuto,
pubblicata presso la stamperia Valenza di Palermo nel 1759. Altri manoscritti del Laganà erano conservati nella
biblioteca del Convento dei Cappuccini di Militello, prima che venisse trasferita altrove.
(A
cura di S.P. Garufi)
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