Riceve
la sua prima formazione poetico-musicale in un salone da barbiere, dove
incomincia a "maneggiare" la chitarra, sotto i modesti insegnamenti
del principale. Già a vent'anni intuisce la possibilità di far confluire
nell'attività di un'unica figura di artista da piazza le istanze spettacolari,
poetiche e musicali del cantastorie e quelle del canzonettista, nel tentativo di
ereditare il pubblico della canzone napoletana e quello emergente, negli anni
del dopoguerra, della canzone italiana. La ballata diventa la formula che
meglio della storia si adattava a compiere tale intermediazione. In
questa fase, che anticipa quella milanese degli anni Sessanta e Settanta
improntata sulla crescente "coscienza comunista rivoluzionaria",
Militello è il serbatoio delle storie di Trincale: spaccati di vita quotidiana
paesana di cui Trincale coglie tutta la dinamicità storica, sociale ed
ideologica.
Dagli
anni Cinquanta vive a Milano, dove ha esercitato anche il mestiere di tassista,
non smettendo di cantare per le piazze e le strade e di comporre testi sempre
vivacemente contestativi. Nel 1974 ha ricevuto a New York il Primo Premio nel
Festival del Folk dell'Accademia di Brooklyn.
Numerosa
la sua produzione discografica, nel 1999 ha festeggiato 40 anni di attività
musicale.
(Il
Cantastorie, Anno 37, n. 56; Il Calendario del Popolo, n. 367/99)
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