Con
tale pseudonimo (che probabilmente in parte derivò dalla sua ammirazione per il Carducci) Enrico Fagone pubblicò le
sue poesie ed i suoi saggi critici. I suoi volumi poetici più importanti sono: Luci ed ombre, Verso
le stelle, Aurora, Canti stellati, Sulle rive del silenzio. In essi lo
Sparito, col tipico ecclettismo degli autodidatti, abbonda nei prestiti da Petrarca, Alfieri, Foscolo e Pascoli.
L'effetto finale, così, oscilla tra alcune anacronistiche stranezze ed altrettanto anacronistici concetti scontati. Va
tuttavia apprezzata la musicalità del suo fraseggiare ed il rigore del suo messaggio morale. I suoi interventi
saggistici furono raccolti in: Foscolo e Leopardi, Processo al secolo, Maglio sonoro,
Opere e cervelli. Diresse, inoltre, La Rupe, un periodico di critica letteraria ed artistica.
Un
figlio suo, Enrico Fagone, è attualmente critico d'arte di fama nazionale.
(A
cura di S.P. Garufi)
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