Fu celebrato dal Caruso e dal Carrera come uomo di scienza e di assennata dottrina. Lo stesso Pietro Carrera, infatti, lo ebbe come maestro di logica. Appartenne ad una famiglia di ottima posizione sociale. Suo padre, Vincenzo Milana, fu uno dei capiscuola della giurisprudenza a Militello, allorché il principe don Francesco Branciforti decise la compilazione del Codice che porta il suo nome.

Troviamo, ancora, un dottore Antonino Milana fra i giurati della città nel 1628, quando venne fatta procura, presso il notaio Giovan Battista Sanzà, al conte Majolino Bisanzone per non permettere al principe di Scordia di continuare la fabbrica della città di Scordia.

(A cura di S.P. Garufi)

 

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