"Voglio che in Militello si fondi un Ospedale per ricoverarci i poveri miei compaesani ammalati ed esservi bene curati". Così recitava, a guisa di epigrafe, un passo del testamento olografo con il quale, il 6 ottobre 1908, Mario Basso La Bianca, disponendo del suo patrimonio, istituiva e nominava "detto Ospedale mio erede universale", inserendosi così nel solco tracciato da benefattori di più antico lignaggio, come i Laganà-Campisi, i Pappalardo-Lombardo, ed i Gulinello-Rizzo, esponenti di quella borghesia illuminata che aveva deciso di  patrocinare e finanziare opere pie ed istituzioni filantropiche (asili, ospizi, orfanotrofi).

Mario Basso Ragusa (che secondo l'uso dell'epoca associò al proprio cognome quello della madre Agrippina Ragusa), indicando chiaramente di revocare ed annullare "qualunque testamento o disposizione testamentaria che possa comparire con data anticedente a questo testamento", precisò che "detto Ospedale porterà il mio nome, che sarà amministrato da tre individui: il Parroco del tempo della mia Parrocchia di San Nicolò, il Sindaco del tempo del mio paese ed il Pretore del tempo, (che) a turno funzioneranno da Presidenti per un biennio", puntualizzando infine che, donando e legando alla moglie, "come legittima e come mia gratitudine per le sue premure (e) cure, l'intiero usufrutto di tutto il mio avere (...) l'Ospedale sarà impiantato e funzionerà un'ora dopo la morte di mia Moglie".

Non contento di ciò, riuscì a coinvolgere pure il fratello Giovanni (1840-1917), a cui raccomandò di non dolersene "se non gli lego cosa alcuna; che anzi Lui, essendo avanzato negli anni, farebbe bene di seguire il mio esempio, che io gli raccomando (di lasciare) tutti i suoi beni ai poveri del nostro paese, come attualmente faccio io".

E in effetti, qualche anno dopo, nel 1917, tramite un testamento pubblico, Giovanni Basso-Ragusa, seguendo le orme del fratello, istituiva e nominava eredi universali del proprio "patrimonio immobiliare urbano e rusticano, senza eccezione alcuna: nel mero usufrutto l'affettuosa mia cognata signora Assunta Denaro fu Antonino, vedova di mio fratello Mario, sua vita naturale durante… e nella nuda proprietà da consolidarsi all'usufrutto, seguita la morte naturale della pre detta signora Denaro, l'Ospedale di Militello V.C. fondato da mio fratello Mario Basso Ragusa".

Come è noto, la costruzione dell'Ospedale ebbe inizio nei primi anni '30 del secolo scorso, con l'inglobazione della preesistente struttura del Convento di San Francesco di Paola e la costruzione di un padiglione (inaugurato nel 1933) dovuto alla munificenza del dott. Antonio Astuti, anch'egli artefice di un lascito disposto con proprio testamento redatto nel 1926, nel quale dichiarava di istituire per suo "erede universale l'ospedale di Militello", al quale donava e legava tutti i suoi "beni urbani e rusticani".

(A cura di P.S. Basso)

 

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