Fu
parente del cronista secentesco Filippo Caruso, essendo figlio di un Pietro Focile e di una Fiomara Caruso. Esercitò
con onore la sua professione in vari uffici, per tre volte fu giudice della Corte Pretoriana di Palermo ed infine,
sempre a Palermo, ebbe l'incarico di giudice della Gran Corte.
(A
cura di S.P. Garufi)
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