L'unica
memoria che ci resta di lui è un epigramma del contemporaneo Pietro
Carrera, dove leggiamo che fu monaco nel convento
militellese di San Francesco di Paola e (con un gioco di parole sul suo cognome, tipico del secolo) uomo di vasto
sapere, nonostante fosse appena ventenne: Sunt quatuor vix lustra tibi... Scire cognomina gentis / Sunt tibi, scire
quidem, sic quoque Scire vocent (Pur s'hai appena quattro lustri... Sapere è il tuo cognome, tu che in verità hai il
sapere, così tu sia chiamato Scire, cioè Sapere).
(A
cura di S.P. Garufi)
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