Il
giorno prima della seduta di laurea va ad Erice a presentare il concorso di bellezza Miss Sicilia per poi ripartire
all'alba, su un camioncino, sdraiato tra frutta e verdura, e arrivare a Catania appena in tempo. È il 1959: Pippo Baudo
sa già che non diventerà avvocato come suo padre. L'anno dopo, infatti, approda a Roma e presenta Guida degli
emigranti e Primo piano. Il successo arriva nel '66 con Settevoci (inizialmente
dovevano essere solo sei puntate sperimentali, a Milano, presso gli studi della Fiera), programma musicale in onda di
domenica pomeriggio. La trasmissione diventa la sua pista di lancio. Nel '68 il presentatore militellese conduce la sua
prima edizione del Festival di Sanremo: deve riuscire a far dimenticare il suicidio di Luigi Tenco,
avvenuto nella riviera ligure l'anno precedente in circostanze misteriose. Ci riesce. Nel '72 conduce la prima Canzonissima,
con Loretta Goggi come partner e Marcello Marchesi e Dino Verde come autori. Poi altri programmi: La freccia d'oro
(1970), Senza rete (1974), Spaccaquindici (1975), Un colpo di fortuna (1975), Secondo
voi (1977), Luna Park (1979).
Un'apparizione
anche in teatro: L'ora della fantasia, nel '72, con Sandra Mondaini, in una riduzione di Maurizio
Costanzo. Una presenza costante, invece, come signore di Domenica in: dal 1979 - quando sostituisce
Corrado - all'85 (poi di nuovo nel '91). Ma dopo il biennio 1984-86 (binomio Fantastico 5 e Serata
d'onore) passa alla Fininvest come direttore artistico. Alla corte di Berlusconi rimane poco. Un anno di
riflessione e poi è di nuovo alla Rai: sulla seconda rete con una serie di Serate d'onore, sulla terza
con Uno su cento. Nel '90 il ritorno a RaiUno con Gran Premio e poi con Fantastico.
Lo
aspetta un altro decennio di successi: nel '91 Varietà e Domenica in, nel '92 Partita
doppia, nel '93 C'era due volte, nel '94 Numero Uno, Tutti a casa e Luna
Park, nel '95 Papaveri e papere e l'anno successivo Mille lire al mese. Ma Pippo
Baudo diventa soprattutto il deus ex machina del Festival di Sanremo, di cui ha già presentato le
edizioni '68, '84, '85, '87 e dal '92 al '96. Nel '94 ne assume la direzione artistica, stessa carica che ricopre per le
reti Rai fino al maggio '96.
Nel
'98 ritorna a Mediaset dove realizza un programma sulla storia della musica italiana (La canzone del secolo)
e alcune serate speciali (sulla moda, sulla musica classica). Poi di nuovo il rientro alla casa madre con un programma
su RaiTre dal titolo Giorno dopo giorno di Alvise Borghi con la regia di Maurizio Fusco. Nel 2000 conduce
la trasmissione Nel cuore del padre, in onore di Al Bano Carrisi. In seguito - a fine 2000 - conduce con grande successo
Novecento-Giorno dopo giorno, un programma dove fatti e vicende del Novecento vengono rivisitati in studio
con testimoni e protagonisti d'eccezione. E da gennaio 2001 è l'ideatore e il conduttore dello spettacolo di RaiUno Passo
doppio. Nel settembre 2001 conduce un programma di RaiUno su Padre Pio, dal titolo Una voce per Padre Pio.
Viene scelto per la conduzione e la direzione artistica del Festival di Sanremo del 2002.
(da
www.raidue.rai.it)
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