Dopo gli operosi primi vent'anni trascorsi interamente a Militello (era figlio adottivo di un militellese), soltanto durante il servizio militare imparò a leggere e scrivere. Nel 1947, però, si laureava in lettere con 110 e lode e diritto di stampa presso l'Università di Messina, discutendo una tesi sugli "antonelliani" (con particolare riferimento ad Antonello De Saliba). Nel 1960 fu insegnante di storia dell'arte e nel 1961 direttore negli Istituti Statali d'Arte, svolgendo intensa opera di organizzatore e di studioso di manifestazioni artistiche.

Fu Ispettore Onorario ai monumenti per la Città di Catania e critico d'Arte del Giornale dell'Isola, oltre che collaboratore de Il Corriere di Sicilia, La Sicilia, Messana (rivista dell'Università di Messina), La Giara (periodico dell'Assessorato alla Pubblica Istruzione della Regione Siciliana). I principali studi da lui scritti furono: Catania e Palermo, in Città e Paesi d'Italia, Novara, Istituto Geografico De Agostini; Il poema epico e cavalleresco de lo Steri di Palermo, Messina, Facoltà di Lettere e Filosofia; Un pittore siciliano in Umbria: Iacopo Santoro da Giuliana, Messina, Facoltà di Lettere e Filosofia; Iacopo del Duca da Cefalù, discepolo di  Michelangelo.

Merita di essere ricordata, infine, una sua pubblicazione dal titolo indubbiamente originale, Nulla, attualmente conservata nella Biblioteca Comunale di Militello.

(A cura di S.P. Garufi)

 

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