Dal
suo atto di morte ricaviamo che nacque a Catania da don Placido, farmacista, e da donna Giuseppa Lombardo, civile, e
che era sposato con donna Rosa Blanco Sferlazzo.
Con
testamento olografo del 24 agosto 1887 "legava il suo patrimonio per l'assistenza ai poveri caduti sul lavoro"
e in virtù di ciò la Congregazione di Carità (dopo la morte della moglie di Pappalardo, nominata a suo tempo "erede
universale usufruttuaria degl'immobili, rendite ed altro") stabiliva nel 1910 "la erezione di un
fabbricato... da erigersi nel vastissimo piano San Francesco di Paola", di cui il Comune concedeva "gratuitamente
un tratto". Tale fabbricato si sarebbe dovuto chiamare "Istituto di Beneficenza Gulinello-Pappalardo",
in quanto si era deciso di riunire in un unico progetto di beneficenza il lascito in questione con quello di Salvatore
Gulinello Rizzo (questi a sua volta aveva disposto che il suo patrimonio servisse "per educare n. 12 orfanelle
povere"). Pertanto, con atto del notaio Salvatore Basso del 18 giugno 1911 la Congregazione di Carità affidava
i lavori per la costruzione dell'edificio ("in base al progetto redatto dal Cavaliere Salvatore Sortino").
Senonché
le Opere Pie Gulinello e Pappalardo non coabitarono a lungo perché la Congregazione di Carità credette
opportuno scindere subito i due progetti. Sorsero pertanto due costruzioni: l'Orfanotrofio Gulinello Rizzo e l'Ospizio
Pappalardo "per la vecchiaia invalida (che oggi costituisce il piano terra dell'Ospedale Civico). Quest'ultimo
fu inaugurato nel 1912.
Di
Saverio Pappalardo Lombardo non si hanno altre notizie.
(A
cura di P.S. Basso)
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