Figlio
di Pietro Ragusa e di Agata Bombaro, vestì l'abito sacerdotale e divenne canonico della Chiesa Collegiata San Nicolò-Santa
Maria della Stella (nel 1710, infatti, per porre fine alla violenta rivalità che opponeva fra loro le due parrocchie,
il Vescovo Asdrubale Termini provò a riunirle in un'unica collegiata, esperienza che fallì dopo appena cinque anni).
Il
Ragusa ebbe grandi apprezzamenti per il suo talento letterario dopo la pubblicazione di una Orazione funebre per
l'esequie dell'illustre signor D. Giacomo Interlandi, de Barberà, Rizzo e Rao, Principe di Bellaprima, barone del
Casale, e feudi di Bucialca ecc. in Catania per il Bisagni 1711. Nell'opera sono evidenti il gusto secentesco
per le funambolerìe concettose e una vasta conoscenza dei classici latini.
(A
cura di S.P. Garufi)
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