Il
cronista secentesco Filippo Caruso ci informa che era particolarmente rinomato nella cura delle punture, o pleuritidi.
Dovette, comunque, appartenere ad una famiglia al tempo considerata fra le prime, poiché, come risulta dal registro
della Corte Vicariale, negli anni 1571 e 1572 era uno dei deputati alla fabbrica del monastero di Sant'Agata e si ha
notizia di un notaio Leonardo Gallotto (probabilmente, il padre, o un parente stretto) operante a Militello nel 1576.
(A
cura di S.P. Garufi)
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