Alla sua attività di patriota e liberale, purtroppo, mancò la soddisfazione di vedere l'Italia unita, ma contribuì non poco alla formazione di una coscienza nazionale, con l'esempio e con gli scritti. Dal 1812 al 1814 fu segretario del Parlamento siciliano e dal 1820 a 1821 ricoprì tale carica in quello di Napoli. Fu, ancora, intendente di Siracusa. Nel 1848 (l'anno delle Rivoluzioni europee) fu deputato a Palermo, dove pure diresse L'Osservatore, battagliero periodico politico. Fu, inoltre, cospiratore ed esule per motivi politici.

Della sua opera di storico (che venne lodata da Ettore Pais e da Carlo Gemmellaro) ci restano: Sulla storia de' litterati ed altri uomini insigni di Militello nella valle di Noto Discorsi tre, Napoli, tipografia di Francesco Del Vecchio, 1837;  Discorsi sulla storia antica della Sicilia (di quest'opera venne pubblicato il primo volume nel 1843, presso la tipografia di Francesco Del Vecchio di Napoli, mentre il secondo ed il terzo rimasero inediti); i saggi, apparsi nella rivista dell'Accademia Gioenia di Catania, Riflessioni per lo stato di Sicilia e Prosperità dell'isola all'epoca greca.

(A cura di S.P. Garufi)

 

Torna all'Home Page di www.militello.info

© 2001-2002 by militello.info® | webmaster@militello.info

Tutto il contenuto del sito è coperto da Copyright

Il sito è ottimizzato per Internet Explorer 5™ ed una risoluzione 800 x 600.