(la vera storia della questione religiosa di Mortarello)

di Nicolino Stellario

XVIII

(lunedì 18 dicembre 2006)

Armato solo di uno zufolo (non a caso era figlio innaturale del mitico Chuck dei Duchi di Barry), il giovane titolato partì all'inseguimento dei porcellini e in men che non si dica riuscì nell'impresa. Fu così che nacque la leggenda del piffero solitario, che qualcuno ha maldestramente cambiato in passero, mentre altri hanno visto nell'evento la genesi della storia del pifferaio di Hamelin, una contrada di Mortarello di chiara origine araba.

Fu tale la gioia dei mortarellesi che per ben due ore, 35 minuti e 48 secondi, svanirono magicamente tutti i dissapori tra le due fazioni. Venne organizzato uno spettacolo, il cui ricavato fu devoluto alle vittime dei fuochi patronali (in massima parte si trattava di sordi di entrambi gli schieramenti). Vedette assoluta dell'evento fu l'etoile Aldonza Cornafausi (cugina in XXIII grado dell'altra sciagurata e omonima nobildonna giustiziata per un improvvido errore culinario qualche secolo prima e di cui si è già fatto cenno), passata alla storia come Aldonza Simpiccau dopo la prematura dipartita, avvenuta allorquando, sporgendosi da una finestra del castello avito, lasciò la forte presa del marito Pierino Birresio detto “Piedino il malandrino” (anche lui provetto ballerino) che trattenendola per il collo con un arazzo ne causò involontariamente il soffocamento.

Il popolo, assiepato nella piazza grande, diede luogo ad incredibili manifestazioni di entusiasmo e di giubilo, richiedendo insistentemente il bis. Il povero Pierino dovette ripetere la scena con una serva, tale Zinnazza¹ (per decoro ribattezzata Zizza), la cui florida immagine, pur ingentilita alquanto nei tratti somatici, esposta alla pietà dei mortarellesi, sormonta da allora una grande vasca ottagonale in riparazione del suo sacrificio.

Intanto nuovi sconvolgenti eventi si materializzavano nel futuro di Mortarello. Nell'ambito delle nuove direttive papali sull'ecumenismo, si moltiplicavano in tutto il mondo le iniziative tendenti alla condivisione fra le genti di valori come amore, pace, fratellanza, sesso, droga e rock'n'roll. Il gemellaggio pastorale con la città nord-coreana di Ping Pong fu quanto di più deleterio si potesse immaginare. Un componente del consiglio parrocchiale aveva raccolto le confessioni di un cugino, Arturo Spergiuro, emigrato per oscure ragioni in quell'angolo d'Asia come aiuto cuoco nella spedizione di un tale Marco Polo, anche se non è mai stato chiarito di quale polo si trattasse.

² “sostantivo femminile regionale [sec. XIV; forse longobardo zinna, sporgenza]. Nell'Italia centr., poppa, mammella.”. Va da sé che l'accrescitivo in -azza sostanzia la portata inconsueta del muliebre attributo.

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