(la vera storia della questione religiosa di Mortarello)

di Nicolino Stellario

XXII

(Domenica 18 febbraio 2007)

La palla in questione, dopo avere a lungo titubato sul da farsi, si era infine limitata ad esplodere in aria, proprio all’altezza del chianu di Santa Maria, propagando migliaia di zagarelle colorate e denuclearizzate, in quanto, lo scaltro Spergiuro, novello James Bond, era riuscito ad infiltrarsi negli arsenali coreani riuscendo a sostituire in pochi minuti i 24.516 missili atomici ivi custoditi con degli inoffensivi, anche se assordanti, petardi siciliani a forma di cannolo.

Grazie al fatto che la scrittura cuneiforme non era ancora arrivata in Asia, il fallimento della bomba rimase un evento conosciuto e circoscritto all’area mediterranea, per cui la questione si chiuse lì senza ulteriori strascichi. I mortarellesi furono comunque estradati in Italia, dopo anni di sfibranti contatti diplomatici. Al loro ritorno ci si accorse che erano aumentati di numero, ma fortunatamente nessuno dei nuovi arrivati aveva gli occhi a mandorla, eccetto un piccolo trovatello che ripeteva come un pappagallo l’invocazione "Pluteggìti l’anima mia, Salvatole e Malìa", e che sarebbe stato il progenitore della comunità cinese (erroneamente ritenuta tale) di Mortarello.

Inutile dire che nessuno aveva (e avrebbe) mai visto la città di Ping Pong. In quanto ad Arturo Spergiuro, trasferitosi avventurosamente in Australia, dove divenne “Arthur The Kangaroo” (Arturo il Canguro), vi gestì una delle prime colonie penali colà impiantate da parte del governo di Sua Maestà britannica.

Tornando alla nostra innocua deflagrazione essa portò una insospettata ed imprevedibile pax, che tutti gli inviati delle maggiori testate nazionali si affrettarono ad enfatizzare. Non si contarono i servizi speciali ed i reportages, per cui ad un certo punto, per i massimi rappresentanti dei due bellicosi schieramenti fu giocoforza manifestare una certa accondiscendenza a certe non più velate richieste di tregua a lungo termine provenienti dagli osservatori dell’ONU, dai Paesi Arabi, dalla Confederazione dell’Oceano Pacifico (appunto!), dalla costellazione del Sagittario e da Emilio Fede.

Per chi era convinto che i due comitati fossero composti unicamente da irriducibili fu un colpo durissimo. La fronda si era annidata nel cuore delle opposte fazioni e operava trasversalmente, anzi diagonalmente, o come si dice oggi, aveva l’esecrabile difetto di essere bipartisan.

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