Era
figlio di un dottore in legge, Vincenzo, e di Francesca Ragusa. I suoi zii erano preti piuttosto reputati per la loro
dottrina. L'ambiente familiare, quindi, fin da giovanissimo lo invogliò allo studio. Ben presto si trasferì a Palermo
dove, grazie all'opera illuminata del vicerè marchese Caraccioli e del suo successore, principe di Caramanico,
cominciarono a nascere molte istituzioni di pubblica utilità (il primo Camposanto, l'osservatorio, le scuole normali,
l'orto botanico).
Il
Tineo, per la fertilità del suo ingegno, meritò di essere uno dei protagonisti, poiché, oltre ad essere cattedratico
all'università, fu il primo direttore dell'Orto Botanico. Incombenza, quest'ultima davvero difficile, se si pensa
che, prima che gli venisse affidata, venne mandato a spese pubbliche nelle scuole di Pavia, dove entrò in contatto coi
maggiori professori del tempo.
(A
cura di S.P. Garufi)
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