 Facente
parte dell'omonimo monastero femminile (sorto nei primi anni
del 1400), vi si venera la statua del Santo Precursore ed una insigne
reliquia del pollice del Battista. La Chiesa ha cinque altari ricoperti
di vetro, di cui il maggiore è dedicato al titolare, ed un bel
pavimento in maiolica seicentesca.
La
porta del vecchio monastero (ancora esistente) ha il monogramma
raggiante del nome di Gesù. Tale monastero, dopo la soppressione, fu
riscattato da suor Vincenza Attanasio nel 1887; in seguito fu venduto ai
privati, mentre la Chiesa fu ceduta nel 1920 al parroco di Santa Maria.
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