Il Castello

Baldanza

Baldanza-Denaro

Iatrini

Liggieri (ex Reforgiato)

Majorana della Nicchiara (dei Leoni)

Niceforo

Reburdone

Rejna

Tineo

Fontana della Ninfa Zizza

Porta della Terra

Militello in Val di Catania, vero museo a cielo aperto per la sua ricchezza di palazzi, monumenti e chiese di chiara impronta Barocca, che ne fanno uno dei più importanti centri della ex Val di Noto, mantiene tuttora viva questa tradizione e cultura inserita dall'Unesco, nel giugno del 2002, nel patrimonio mondiale dell'umanità. È sufficiente incamminarsi per le vie principali della città, non disdegnando una visita alla parte antica, il cosiddetto centro storico, dove è sufficiente volgere lo sguardo verso i balconi, i portali, le facciate delle antiche case.

Militello.Info vuole dare al "navigatore" la possibilità di far conoscere queste ricchezze con un piccolo viaggio virtuale che dovrà essere approfondito con una vera visita in questi luoghi.

Il turista o anche il militellese (residente o di ritorno per una vacanza) non tema di chiedere ai proprietari, all'amministrazione comunale, ai "fabbricieri" delle varie parrocchie l'apertura temporanea dei palazzi o delle chiese: troverà senz'altro la "vera" disponibilità siciliana nel far conoscere il proprio patrimonio, la propria cultura. A tal proposito si segnala la disponibilità del custode del Museo San Nicolò a far visitare le chiese ormai chiuse al culto che ricadono sotto la competenza della Chiesa Matrice di San Nicola, ma altrettanto si può fare chiedendo agli amici del Tesoro di Santa Maria.

In Piazza Municipio spicca l'ex Abbazia di San Benedetto (fondata nei primi anni del XVII secolo con l'identico modello tipologico del grandioso monastero di San Nicolò l'Arena di Catania). Nella stessa piazza si può ammirare il settecentesco Palazzo Baldanza-Denaro. Nella Via Umberto I, la Chiesa Madre S. Nicolò - SS. Salvatore (XVIII secolo). Sempre nella stessa via (ad angolo con Piazza Vittorio Emanuele) sorge il Palazzo Liggieri (ex Reforgiato). Nella citata piazza si può vedere un'edicola con la cinquecentesca statua della Madonna della Catena, che rimanda all'adiacente secentesca Chiesa della Madonna della Catena. Quest'ultima si caratterizza per l'elegante facciata e la fastosa aula interna le cui pareti sono decorate con una teoria di sante vergini in un tripudio di sculture barocche.

Proseguendo sempre sulla Via Umberto I, si può notare la Chiesa del Santissimo Sacramento al Circolo, con l'ampio prospetto concavo della metà del Settecento e, nella vicina Via Giambattista Baldanza, i settecenteschi Palazzo Niceforo (con "pilastri a telamone nel portale") e Palazzo Baldanza (ex Caruso della Sanzà).

Alla fine della Via Umberto I si arriva al Largo Santa Maria della Stella, sul quale si affaccia la chiesa intitolata a Santa Maria della Stella (XVIII secolo). Di fronte alla chiesa si erge il Palazzo Majorana della Nicchiara (o "dei Leoni"), dagli "ampi cantonali bugnati", che domina il tratto iniziale della Via Porta della Terra. Sulla stessa strada, poco più avanti, la Chiesa di San Sebastiano (1704). Nel vicino e antico quartiere di San Giovanni si trovano il Palazzo Iatrini, la Chiesa di San Giovanni Battista e la Chiesa dei Santissimi Angeli Custodi (con bellissimo pavimento in ceramica del 1785).

Ritornando sulla Via Porta della Terra e percorrendola per intero, dopo avere attraversato la Porta della Terra, si entra nell'atrio del Castello Barresi-Branciforte, nel quale predomina la secentesca Fontana della Ninfa Zizza. Poco più oltre, la Via Purgatorio porta alla omonima Chiesa del Purgatorio (1699).

Abbandonata l'area del Castello, risalendo verso le zone nord-orientali dell'abitato, si incontra il Palazzo Tineo e, dopo avere disceso una ripida scalinata, l'antica Chiesa di Santa Maria la Vetere, con il portale del 1506 attribuito ad Antonello Gagini.

Sempre proseguendo verso settentrione si incontra il Palazzo Reburdone ed il Palazzo Rejna e, in fondo alla Via Pietro Carrera, la Chiesa di Sant'Antonio di Padova (o Sant'Antonino) con lo "straordinario campanile del 1719" e la cinquecentesca cappella quadrangolare del Santo Sepolcro che "costituisce un unicum nel panorama architettonico siciliano di quel tempo". Ancora più oltre si trovano la Chiesa dell' Immacolata e il complesso dei Cappuccini, con l'annessa Basilica di Santa Maria degli Angeli (che contiene un dipinto di Filippo Paladini raffigurante la Madonna degli Angeli). Altre chiese cittadine sono quelle di San Francesco di Paola, del Calvario (con il portico progettato da Francesco Battaglia nel 1762, sotto il quale si rappresenta la Passione di Gesù Cristo nel giorno del Venerdì Santo), di Sant'Agata, di San Domenico, di Santa Maria dello Spasimo e di San Leonardo. A queste si devono aggiungere alcune chiese di campagna come la Chiesa di Santa Maria delle Grazie, la Chiesa di Santa Croce (con "una crociera con costoloni" che si fa risalire alla prima metà del Quattrocento) e la Chiesa del Santissimo Crocifisso al Franco.

Alla lista delle chiese e dei palazzi più importanti si devono aggiungere infine i molteplici edifici caratterizzati da decorazioni barocche nelle mensole e nei timpani dei balconi, nelle facciate e nei portoni, che rendono Militello una vera miniera per gli studiosi dell'arte.

Torna all'Home Page di www.militello.info

© 2001-2007 by militello.info® | [email protected]

Tutto il contenuto del sito è coperto da Copyright

Il sito è ottimizzato per Internet Explorer 5™ ed una risoluzione 800 x 600.