Scultore e pittore, fu chierico e forse parente del letterato Paolo Baldanza (meglio noto come Abate de Angelis). Nel 1601 scolpė San Leonardo per l'omonima Chiesa; nel 1621 scolpė San Nicolō di Bari, titolare della Chiesa Madre di Militello; nel 1631, sempre per la Chiesa Madre di San Nicolō, scolpė dodici statuette rappresentanti gli Apostoli; nel 1644 scolpė un San Paolo. Fu, inoltre, autore delle bare di Santa Maria della Stella (1624), di San Giovanni Battista (1651) e delle porte del tabernacolo di Santa Maria della Stella.

Gli esemplari sopravvissuti della sua produzione si fanno ammirare per certa elegante morbidezza di forme, pur in una distribuzione di volumi che trasmette l'idea di una ferma dignitā. I maggiori lavori pittorici del Baldanza di cui abbiamo notizia furono i Sant'Isidoro (1630) e la Madonna dell'Itria (1631) per la Chiesa di San Francesco di Paola, San Biagio per la Chiesa di Sant'Antonio di Padova, Sant'Agata per la sacrestia del Monastero omonimo e l'enorme quadro dell'Altare Maggiore della Chiesa di San Benedetto (1646), dove il Santo, in mezzo ai suoi seguaci e ad alcuni personaggi armati di spada, indicava il libro della sua Regola tenuto da un monaco in ginocchio.

Purtroppo una colpevole indifferenza nei confronti del patrimonio artistico ha provocato in anni recenti l'irrimediabile perdita dell'opera.

(A cura di S.P. Garufi)

 

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