Lo
storico Vincenzo Natale rilevò "la benignità della sua indole, la soavità del costume, la sociabilità".
Egli, infatti, fu sempre vicino ai poveri della città, prestando gratuitamente la sua opera di medico e spesso
sostenendoli economicamente nell'acquisto di medicine, o semplicemente del pane.
I
suoi primi studi furono di botanica e di chimica, discepolo del celebre cattedratico dell'Università di Catania, Matteo
di Pasquale. Abbracciò poi la medicina, praticamente da autodidatta, frequentando la clinica di Luciano Rejna fino alla
laurea.
Degno
di particolare lode fu il suo impegno nel tenersi aggiornato nella scienza medica, testimoniato da una ricca biblioteca.
(A
cura di S.P. Garufi)
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