Il
suo nome di battesimo era Nicolò, nacque
da Giuseppe Fazio e da Francesca Di Natale e si fece monaco francescano, vivendo nel convento di San Francesco d'Assisi.
I suoi scritti di storia patria presero lo spunto polemico da Orazione genetliaca del frate cappuccino Francesco
d'Aidone dove, con una fantasia davvero barocca, le origini di Militello venivano collocate nell'antica Ninive di
Babilonia. Ad essa il Fazio rispose con Il Militello vendicato, ossiano Ragioni
Storiche dell'amico sincero a Pisandro Antiniano, colle quali si dimostra favolosa l'orazione genetliaca recitata in
Militello V. di N. dal Padre Francesco d'Aidone Cappuccino nel dì 8 settembre 1756, disposte da Franco
Martellatore da Nesos, in Catania per le stampe del Pulejo 1757. Successivamente scrisse Breve ragguaglio
dello stato antico e presente della città di Militello Val di Noto del celebre storico D. Pietro Carrera, disposto da
fra Ludovico Fazio Francescano Conventuale nell'anno 1758. Al di là della modestia esibita nel titolo,
l'opera non può considerarsi una mera trascrizione delle notizie date dal Carrera. In essa, piuttosto, l'autore dà
prova di una grande capacità di mettere in ordine tutti i precedenti studi storici. Nella prima parte, infatti,
appoggiandosi al Carrera, narra le origini della città e, appoggiandosi al
Caruso, elenca i signori di Militello. Nella
seconda parte tratta delle chiese, dei conventi, dei monasteri, delle confraternite e dei religiosi che ebbero fama.
Nella terza si sofferma sugli uomini illustri. Lo storico Vincenzo
Natale, inoltre, attribuì al Fazio lo scritto
anonimo La Verità in trionfo, ovvero Ragioni storiche colle quali si sostiene Santa Maria sotto il titolo della
Stella, Unica e Singolar Padrona della Città di Militello Val di Noto. Raccolte, e disposte da un divoto battezzato
nella chiesa di S. Nicolò a 25 Settembre dell'anno 1707. Dedicate al Santo dei miracoli, e miracolo dei Santi San
Nicolò il Grande Arcivescovo di Mira.
(A
cura di S.P. Garufi)
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